SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Riportiamo di seguito una lettera di Nicola e Sabina Perna, genitori di un alunno della scuola materna di via Alfortville, che si mostrano sconcertati per lo spettacolo a cui hanno partecipato i ragazzi del centro ricreativo estivo il 1° agosto, al Teatro Concordia.
Mia moglie d io abbiamo deciso di iscrivere nostro figlio di 4 anni al centro ricreativo estivo proposto dal Comune di San Benedetto del Tronto presso la scuola materna ed elementare di Via Alfortville e gestito dalla Cooperativa Systema. In tal senso abbiamo deciso di scegliere quanto proposto dal Comune di San Benedetto rispetto all’alternativa proposta dal CSI (Centro Sportivo Italiano), peraltro presso lo stesso istituto, sulla scia del buon risultato riscontrato dalla scuola materna, in quanto nostro figlio era sempre stato contento di andarci.
Venerdì 1° agosto tutti noi genitori, con invito esteso anche ai parenti, siamo stati invitati a presenziare presso il teatro Concordia allo spettacolo finale che avevano preparato per noi i nostri piccoli durante la loro permanenza al centro estivo.
Mia moglie ed io, insieme ai parenti, ci siamo recato presso il Concordia attendendo con trepidazione, come tutti i genitori, di vedere nostro figlio sul palcoscenico.
A questo punto, dopo aver fatto le riprese dell’inizio dello spettacolo mi sono trovato ad assistere a qualcosa che, pian piano, mi stava mettendo a disagio, facendomi infine interrompere le riprese.
La trama dello spettacolo verteva su una strana voglia dei protagonisti delle favole (Biancaneve, Cenerentola, Principe Azzurro, ecc.) di uscire dai propri panni e diventare più “progressisti” e più “emancipati”, rivisitando il proprio ruolo in veste moderna.
Questa “splendida idea” veniva proposta da un personaggio delle favole interpretato da una delle partecipanti adulte (forse una delle “maestre”).
A questo punto tutti i protagonisti delle favole davano la loro idea su come “modernizzarsi” tra cui quella del Principe Azzurro che, testualmente, diceva: “basta con tutto questo romanticismo, con queste smancerie… ci vuole più sangue“.
Avete capito bene: più sangue, per poi precipitarsi insieme ad altri protagonisti maschili a prendere spade e coltelli (nell’occasione di plastica). E non è finita qui (solo le mie riprese sono terminate qui per lo stupore).
A questo punto, riassumendo brevemente la trama, i protagonisti delle favole venivano invitati alla trasmissione “Amici” di Maria De Filippi, dove il Principe Azzurro faceva da tronista e le protagoniste delle favole facevano le ragazze che cercavano di conquistarlo.
Ma… colpo di scena: il Principe Azzurro è gay e sceglie alla fine un uomo come suo compagno!
Non c’è nulla da ridere, ma solo da preoccuparsi seriamente, visto che questo increscioso episodio, al quale erano presenti anche esponenti dell’Amministrazione Comunale, segue quello dei giochi diabolici donati ai bambini lo scorso Carnevale al Palasport Speca.
Se questi sono i valori che il Comune di San Benedetto per tramite di pseudo associazioni e cooperative varie vuole trasmetterci noi non ci stiamo!
Ricordiamoci che siamo responsabili dell’educazione e dei valori che un giorno i nostri figli si ritroveranno come dote e che determineranno il contributo di ognuno al bene comune.
Siamo responsabili di come li educhiamo e questo ci impone di scegliere per loro i valori da condividere per una proficua partecipazione al bene della intera comunità, impedendo che qualcuno, abusando del ruolo che ricopre, li distolga dalla retta via indicata da noi genitori.
Lascia un commento
vorrei rispondere a questa lettera. il problema secondo me non è tanto il fatto che "Ma… colpo di scena: il Principe Azzurro è gay e sceglie alla fine un uomo come suo compagno!" perchè non c è niente di male a far conoscere ai bambini che ci sono, passatemi il termine, forme sessuali """"""diverse"""""", ma il problema è un altro, ancora piu grave. "Ricordiamoci che siamo responsabili dell'educazione e dei valori che un giorno i nostri figli si ritroveranno come dote e che determineranno il contributo di ognuno al bene comune. Siamo responsabili di come li educhiamo e questo ci… Leggi il resto »
Non ho visto la rappresentazione, ma immagino la scena. Di sicuro si è sviluppata in chiave umoristica e critica nei confronti di questa televisione sempre più vuota di valori. Quindi l'omosessualità a mio parere non c'entra nulla.
Cari genitori, non fate i paladini dei poveri bambini indifesi. La cronaca ha già dimostrato a cosa porta il vostro eccesso di apprensione, mi riferisco all'oramai conclusa vicenda di Rignano Flaminio, dove si è dimostrato che quelle gravissime accuse erano immotivate.
Provate una volta a guardare dal punto di vista dei vostri figli e non dal vostro.
Più che per il principe gay, io mi preoccuperei che del fatto che a dei bambini venga fatto simulare "amici" di De Filippi…
Il pretesto è lo stesso, ma la trama risulta completamente distorta. Mi riferisco a una splendida commedia teatrale di due argutissimi autori romani: il titolo era "Favolescion" di Paolo Quattrocchi e Mauro Cattivelli e io mi ritrovai molto indegnamente a comporne la parte musicale. Anche lì le favole, ormai in piena crisi per via del mezzo televisivo, subivano (badate bene… SUBIVANO) la pressione dei nuovi mass media. Ma in quella storia chi proponeva il restyling di personaggi come Pinocchio, Cappuccetto Rosso, Biancaneve e il Principe Azzurro, perché giudicati anacronistici e non al passo con i tempi, era il cattivo della… Leggi il resto »
"La retta via indicata dai genitori" e' quantomeno una frase inquietante. Non conosco lo spettacolo messo in scena se non dalle parole del genitore che lo racconta, quindi non posso esprimere un parere se non su cio' che e' stato riportato in un modo sicuramente alterato dall'indignazione e dalle perplessita'. La "splendida idea" dell'emancipazione dei personaggi delle favole, a mio avviso, e' realmente un'ottima idea: la fantasia dei bambini viene stimolata, i valori caratteristici dei personaggi vengono trasposti ai giorni nostri, e l'ironia di un principe azzurro che abbandona le vesti tenere e romantiche per vestire quelle dell'eroe moderno non… Leggi il resto »
Veramente Amici-Uomini e Donne-Voglio più sangue non sono invenzioni delle maestre. Si vedono tutti i giorni in televisione sui vari canali e sono i tipici giochi dei video games: perchè si scandalizzano questi genitori? Perchè qualcuno gli ha sbattuto in faccia lo splendido mondo in cui vivono i bambini di oggi? Complimenti invece alle persone che hanno gestito il centro estivo: forse qualche genitore scioccato dalla realtà smetterà di tenere il proprio figlio davanti alla tv e ai videogiochi quest'inverno, passando le giornate a leggere le fiabe di Andersen, Perault etcc…….COMPLIMENTI COOP. SYSTEMA!!!!!!!!!!!BRAVI!!!!!!!
Misterxxx, permettimi un piccolissimo appunto a delle cose che dici e che ritengo fondamendalmente corrette.
Credo che a dei ragazzini di scuola materna ed elementare sia molto complesso spiegare i concetti a cui fai riferimento, se non in termini "Macro", cioè il razzismo tout-court. Credo, altresì, che alla fine così facendo si vada a creare una gran confusione nei cervelli di questi ragazzi che ancora non hanno la capacità di arrivare a codificare determinati elementi o magari li apprendono in modo distorto. Concetti che gli stessi genitori faticano a "digerire" o addirittura respingono.
Forse stiamo pretendendo troppo?
Mi permetto di entrare nell'argomento dato che sono babbo (si proprio babbo, non genitore) di un bambino di 2 anni ed otto mesi. Premesso che l'educazione dei figli, proprio perchè tali è un diritto ma prima di tutto un dovere del padre e della madre che li hanno concepiti e nessun altro uò sostituirli salvo situazioni particolari. Data tale premessa sono assolutamente d'accordo su quello che hanno detto i coniugi Perna. Sul fatto che il commento di misterxxx chieda se i genitori siano sulla buona strada io a mio modesto parere dico che lo sono, non tanto sui temi (su… Leggi il resto »
liberi di far tutto, liberi di voler un principe azzurro splatter colto da raptus contro cenerentola, una biancaneve allucinata, un Pippo fattone (ah Pazienza!!!) oppure un pollicino che dissemina per terra monete preziose invitando le nuove generazioni a staccarsi dall’economia monetaria. Citando loro Nietzsche, Deleuze o Aristotele. siamo liberi di tutto, ma se si avvertissero i genitori – che pagano oltretutto – che lo spettacolo non segue un modello classico e rassicurante, PER LORO rassicurante (e loro pagano), sarebbe meglio… e che ci vuole? basta scrivere a margine della brochure, per esempio, che “i personaggi interpretati in questa piece si… Leggi il resto »
Ci sono 2 considerazioni da fare: 1. E' opportuno provocare e far ragionare dei bambini su temi legati alla sessualità? Probabilmente se il bambino ha 4 anni NO. Con i bambini di 10, ma anche di 8 anni SI', lo si deve fare. 2. Solo se si ha una mentalità ultraconservatrice, capace di provocare danni pazzeschi ai cervelli dei più piccoli, si può criticare la scelta sessuale di un personaggio. Un gay merita lo stesso rispetto di un eterosessuale. Il fatto che erano gli stessi bambini a recitare mi fa credere che i contenuti siano stati elaborati e discussi prima… Leggi il resto »
Quale sarebbe la retta via?
Ma chi è questo misterxxx, paladino delle libertà? Così autorevole da chiedere ai coniugi Perna di dimenticarsi del loro ruolo di genitori e quindi di principali educatori dei loro figli. Sbagli misterxxx, e di grosso. Ti scandalizzi di fronte a due genitori i quali, vivendo ogni giorno la preoccupazione per l'educazione del loro bambino, protestano quando vedono che al proprio figlio viene proposto, in modo del tutto arbistrario e gratuito, una visione della realtà da loro assolutamente non condivisa e questo avviene durante la recita finale di un centro estivo. Parli di libertà sessuale riferendoti a un bambino di 4… Leggi il resto »
Concordo con gli interventi precedenti. La cosa davvero preoccupante è scimmiottare le trasmissioni della De Filippi, quelle sono quanto di più diseducativo si possa mostrare a dei bambini.
Continuiamo ad insegnare ai nostri figli la PAURA del diverso, dell' extra comunitario, del cane cattivo, dell' uomo nero, spaventiamoli piu che possiamo mi raccomando.
quando passo davanti alle scuole e vedo i bambini di varie nazionalita giocare insieme senza differenze capisco che la scuola è la prima arma per combattere il razzismo e il pregiudizio.
Abbiamo tanto da imparare dai nostri bambini.
I coniugi Perna si lamentano, "e non perché si sceglie di portare in scena figure gay, ma perché lo si fa senza dialogo con le famiglie, senza pensare che a 4 anni qualcosa possa sfuggire, senza realizzare che i bambini a questa età prendono tutto per vero". Ma per scegliere di portare in scena figure etero c'era comunque bisogno del dialogo con le famiglie o c'è l'esenzione pontificia? E nulla sfugge, a 4 anni, delle relazioni eterosessuali? E, infine, se prendono un amore gay per vero, il problema dove sta? (…)
<a href="http://noirpink.blogspot.com/2008/08/tendenze-il-principe-azzurro-si-tinge.html">http://noirpink.blogspot.com/2008/08/tendenze-il-principe-azzurro-si-tinge.html</a>
Vorrei ricordare al sig. Pulcini che di recente un bambino si è ucciso perché tacciato dai compagni di essere gay. Veniva puntualmente deriso e sbeffeggiato. Un giudice, il dott. Tosti, solo per essersi rifiutato di tenere udienza in un'aula ove era esposto il crocifisso, ha subito una pesante condanna. La storia dei corcifissi tolti e dei gay difesi a spada tratta è solo teoria, in realtà accade il contrario, almeno nella cronaca. Da bambino il sottoscritto ha ricevuto, come molti altri, un'educazione cattolica piuttosto rigida, senza avere affatto la libertà di scelta. E non si è trattato di assistere una… Leggi il resto »
Sono un genitore di un bambino di quasi quattro anni che attualmente frequenta la struttura di Via Alfortville gestito dal CSI e che lo stesso giorno si è divertito nell'ammirare la gioia dei bambini che stavano ballando e recitando senza aver avuto il bisogno di "travestire" il Principe Azzurro, andando cosi a modificare una favola che tutti conosciamo perchè nel corso dei decenni ci è stata raccontata dai nonni, dai genitori, tramandata da generazione in generazione. Da un quotidiano nazionale questa storia è stata definita "RECITA CHOC AL CENTRO COMUNALE DI SAN BENEDETTO DEL TRONTO" e sulla stessa linea rimaneva… Leggi il resto »
La favola è un racconto fantastico con intento morale. Leggendo quest'articolo quello che mi preoccupa maggiormente non è tanto il fatto che il Principe Azzurro sia stato fatto gay. Qui la cosa grave, anzi GRAVISSIMA, è che è stato fatto tronista!!! Se è vero (e lo è) "che siamo responsabili dell'educazione e dei valori che un giorno i nostri figli si ritroveranno come dote e che determineranno il contributo di ognuno al bene comune" mi chiedo quali siano i valori e i principi della trasposizione teatrale di questa favola?? Fare riferimento ad una trasmissione frivola come "Uomini e Donne" è… Leggi il resto »
Ho visto dei bambini correre in su e in giù per un prato sul quale era apposto un segnale che invitava chiaramente a non calpestarlo. Qualche alieno ha avuto l’ardire di richiamarli ma è stato prontamente e vigorosamente preso a male parole da genitori intervenuti a difesa dei loro poveri bambini. A Colonnella, qualche giorno fa, mentre Massimo Bubola e la sua band suonavano gratuitamente in piazza, alcuni bambini facevano un baccano terribile (in tal modo disturbando non solo l’ascolto ma anche la concentrazione dell’artista che a più riprese se ne lamentava) senza che i loro genitori si sentissero in… Leggi il resto »
@... galie Io non ho genericamente descritto l'Italia di oggi, ma il contrasto di alcune situazioni che in essa vengono a verificarsi. Il mio intento non era sintetico, ma analitico. Non volevo generalizzare, ma dettagliare alcune specifiche casistiche che sono sotto gli occhi di tutti. Rimane profondamente sacrosanto, tuttavia, – ed è questo il motore primo della discussione da me portata avanti – il riconoscere a ciascun genitore la libertà di educare i propri figli secondo i propri convincimenti culturali, morali e religiosi. Anche sbagliando, ma possibilmente senza interferenze dall'esterno. Come ho letto saggiamente in un articolo della nostra concittadina… Leggi il resto »
IL ' caso' non esiste, niente sociologismi e pedagogismi. non scomodiamo ne la MONTESSORI o LAING. Sposterei il focus sui formatori e sui genitori in questo caso, parte lesa. Se il FORMATORE sente il bisogno di rappresentare a un bimbo le problematiche OMOSESSUALI, dei TRONISTI, della DEFILIPPI, è sicuramente lui che deve essere resettato, o capire come mai queste associazioni intervengono, se sono preparate per il compito assegnato e tante piccoli particolari. Se l'EDUCATORE si pone di far divertire un bimbo di quattro anni con delle fiabe classiche e reinterpretarle in chiave POWERFLOWER DEVE AVERE IL CONSENSO DEI GENITORI, COME… Leggi il resto »
PER ULTIMO: purtroppo svolgo allenamento con i ragazzi nelle strade adiacenti e sulla bonifica, per due ore passiamo vare volte davanti alle donnine, i frequentatori ?' PERSONE STIMATE, MACCHINE DI LUSSO, GIOVANI E ANZIANI CON MOTORINI???.
Mogli puritane e scandalizzate state attente, molto attente.
Perfettamente d'accordo con il signor Girolami.
Al di là di tanti ragionamenti, è questo il vero nocciolo della questione.
Poi si può anche non discutere sulla buona fede con cui ha agito la cooperativa, per carità. Sicuramente il testo è stato sviluppato nel corso delle attività del centro, però un minimo di ingenuità e di superficialità c'è stata, secondo me, soprattutto in considerazione dell'età dei partecipanti.
Una domanda mi porge spontanea:
ma come fate a giudicare se non siete stati alla rappresentazione nè conoscete la trama dello spettacolo nè il percorso che questi ragazzi hanno fatto durante il campo estivo?
Parliamo di morale, di giusto o sbagliato ma il giudicare a priori senza conoscere fatti, persone, o situazioni, è giusto o sbagliato?
Ditemelo voi…
la cosa più giusta da fare a questo punto è cercare una
registrazione dell'opera, che ai più è un'opera di qualità
e con contenuti pedagogici elevati.
In alcuni casi, la trasmissione solamente orale del fatto
si complica e si amplifica o si minimizza a secondo di chi
la divulga è più o meno coinvolto.
Riconoscendo a tutti la buona fede e togliendo il ciarpame
del buonismo sociologista e finto libertario tutti alle FONTI.
ALLE FONTI……
I bambini della recita devono avere paura dei loro genitori (quei pochi, quella minoranza di ridicoli bigotti) che si sono scagliati contro una recita ottima, divertente, simpatica e soprattutto MAESTRA DI TOLLERANZA.Prima di tutto non c’è stata nessuna dichiarazione di “gayezza” del Principe Azzurro (e anche se ci fosse stata non sarebbe stato nulla di male, anzi), in secondo luogo c’è da rimanere AGGHIACCIATI di fronte a quella minoranza di genitori bigotti che si sono scandalizzati per NULLA, che dicono che i bambini “assorbono quello che vedono e che sentono” e che malgrado questo non trovano nulla di strano o… Leggi il resto »