Il Consiglio comunale, convocato in seconda seduta mercoledì 26 maggio, ha avuto come momenti centrali la discussione sulla piazza San Pio X° e soprattutto la variante di Piano Regolatore necessaria per approvare il punto 14: la realizzazione di un supermercato da parte della ditta Central Frigor Marconi in area Cardarelli (tra Teatro Concordia e Parco Saffi).

Dopo la diserzione, lunedì scorso, di Forza Italia, Udc e Margherita, la serata vedeva la presenza completa del gruppo azzurro, mentre Cipolloni e Di Francesco della Margherita erano nuovamente assenti.

La discussione si è aperta con l’arringa di De Vecchis (An), presidente del Consiglio temporaneamente tornato nelle vesti del consigliere. Fermamente contrario all’approvazione, quello di De Vecchis è stato in realtà l’intervento più lucido e preciso contro la Giunta Martinelli (leggi qui: De Vecchis affonda la Giunta Martinellihttp://www.sambenedettoggi.it/?p=5494).

Dopo Felicetti (Pri), anche lui contrario alla delibera e sferzante verso alcuni membri della maggioranza (“Lunedì non siete venuti, e volete candidarvi per la Provincia?), è stata la volta di Evangelisti di Forza Italia (leggi qui: ”C’è un tentativo di oppressione verso l’imprenditore Marconi”: http://www.sambenedettoggi.it/?p=5496). Evangelisti ha difeso l’idea di un supermercato (“Ce lo chiedono i cittadini”) e la ditta Marconi.

L’opposizione con Gaspari e Calvaresi ha ribadito quanto espresso da De Vecchis: perché riportare in Consiglio una delibera bocciata due anni fa, per la quale il Tar ha chiesto soltanto che vengano espresse le motivazioni della bocciatura? Perché continuare a colpi di varianti, mentre viene elaborato il Piano Regolatore?

L’assessore Lorenzetti, che ha presentato la delibera, ha precisato che la sua riproposizione era imposta dal Tar. A questo punto c’è stato il colpo di scena: Marinangeli di Forza Italia ha chiesto cinque minuti di pausa per la riunione dei capigruppo. La spaccatura tra An e Forza Italia era evidente: dopo la pausa, Rosini della Lega Nord ha ripresentato un emendamento precedentemente ritirato e ha espresso parere negativo sulla delibera. Capriotti di Rifondazione Comunista, si è presentato per la votazione “solo perché il mio voto era determinante per la bocciatura della delibera” (preventivava un’assenza totale dopo che lunedì scorso diversi consiglieri non si erano presentati).

Forlì di Forza Italia ha avuto qualche diverbio con Capriotti e Gaspari: “Rigettiamo le gravissime allusioni di Capriotti circa le pressioni esterne, passibili di denuncia penale! Rigettiamo le brutte ipotesi di Felicetti, che parla di pressione agli uffici del comune! Questo è un voto legittimo, e Forza Italia dà parere favorevole!”

Intanto Alleanza Nazionale, per bocca del relatore Benito Rossi, dichiarava la propria contrarietà, così come tutta la minoranza. Si andava al voto: la delibera veniva bocciata con undici voti contrati e dieci favorevoli (Giudici e Chiarini non potevano votare per incompatibilità). La Giunta Martinelli cadeva alle 2 di mattina, ma per il sindaco non ci sono problemi: “Il punto discusso non era nel nostro programma, per cui ritengo questa spaccatura fisiologica. Siamo stati costretti a portare questa delibera in consiglio: sarebbe stato comunque utile dare ai nostri cittadini un supermercato in una zona che ne è sprovvista”.