MARTINSICURO – Approvato il Piano Casa a Martinsicuro. La legge regionale n.16 del 19/8/2009, al suo secondo passaggio in Consiglio comunale dopo il rinvio dello scorso mese di aprile, è stata recepita dalla maggioranza Di Salvatore. Anche stavolta non sono mancati gli scontri con i gruppi di opposizione, tanto che il primo punto all’ordine del giorno è stato oggetto di discussione per diverse ore.

In base alla legge è possibile ampliare edifici esistenti – aventi una superficie pari o superiore al 50% d’uso residenziale – del 20% della superficie esistente entro i 200 metri cubi, e del 35% della superficie utile nel caso in cui l’intervento preveda l’ampliamento degli edifici esistenti con un integrale intervento di demolizione e ricostruzione con bioedilizia e fonti rinnovabili.

A questa percentuale può essere sommato un ulteriore 30% della superficie utile dell’edificio da demolire, nel caso in cui l’intervento preveda la ricostruzione in altre aree del territorio comunale e la cessione gratuita del terreno al Comune che lo utilizzerà per opere di urbanizzazione primaria o secondaria.

L’amministrazione Di Salvatore ha voluto sfruttare l’opportunità offerta dalla legge individuando a Martinsicuro alcune zone dove poter realizzare parcheggi o aree verdi, qualora i proprietari intendessero demolire i propri immobili cedendo l’area al Comune. La scelta è caduta su quelle zone dove insistono edifici fatiscenti o abbandonati che, una volta abbattuti, permetterebbero di intervenire con opere di urbanizzazione atte a riqualificare l’area e ad offrire un impulso al settore edilizio.

La prima area (ambito A) è quella che comprende gli edifici (tutti fatiscenti e inutilizzati) dell’isolato tra le vie Michetti, Roma e Paolucci, e su cui il Comune vorrebbe intervenire con opere di urbanizzazione primaria; la seconda (ambito B) riguarda l’edificio e l’area tra via Parini e via Roma, che una volta abbattuto, permetterebbe di congiungere le due vie, separate appunto da questo immobile; le zone C e D includono gli stabili all’incrocio fra via Roma e via Piemonte, mentre l’ambito E l’incrocio tra via Bolzano e la Statale 16, dove potrebbe sorgere una rotatoria.

Oggetto del contendere nel corso del Consiglio Comunale è stato soprattutto l’ambito A, poiché il criterio di applicazione della legge è riferito ai singoli edifici, ossia l’ampiezza dell’area che il Comune dovrebbe acquisire (e di conseguenza le relative opere da realizzare) dipenderà esclusivamente dalla volontà di uno o più proprietari di demolire i rispettivi immobili.

Questo aspetto non è piaciuto ai gruppi di opposizione, che a più riprese hanno rimarcato come alla volontà di riqualificare l’area nel centro di Martinsicuro non corrispondesse un progetto pianificato e coerente di sviluppo urbano portato avanti dall’amministrazione.

Critiche si sono avute anche per non aver preso in considerazione edifici fatiscenti nel quartiere Tronto o in zone di Villa Rosa.  

Nel corso del dibattito, in alcuni passaggi piuttosto acceso, l’assessore all’Urbanistica Micozzi ha proposto tre emendamenti alla legge, costituiti da altrettanti ambiti: F, delimitato dall’angolo fra Via Roma, via Meucci e via Volta a Villa Rosa, G all’incrocio di via Piave, e H compreso tra l’incrocio di via Roma e la Statale,  nei pressi della nuova rotatoria, dove ci sono due abitazioni che se abbattute potrebbero permettere la realizzazione di una rotatoria.

Il Piano Casa alla fine è stato approvato con il solo voto della maggioranza. Città Attiva e il Pd hanno votato contro, mentre gli ex An al momento del voto sono usciti dall’aula.