ANCONA – Dopo l’adozione del Piano Energetico Ambientale Comunale, si registra un ulteriore passo avanti dell’Amministrazione di Ascoli Piceno sul “fronte” della tutela ecologica del sistema territoriale.

Nella giornata di ieri lunedì 14 giugno il sindaco Guido Castelli ha partecipato in Ancona nella sede della Regione Marche a Palazzo Raffaello, alla presentazione del Progetto City-Sec e alla firma del “Sec Strategy Paper”. Presenti il rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Marco Pacetti, il presidente di Sviluppo Marche, Gianni Giaccaglia e il project officer dellEaci per il progetto City-Sec, Martin Eibl.

Il progetto ha visto coinvolti tredici comuni marchigiani, tra cui i cinque capoluoghi di provincia, che saranno chiamati a sviluppare azioni concrete e misurabili per la riduzione di emissioni inquinanti e per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Il Progetto City-Sec, ideato e promosso da Svim, la società di sviluppo della Regione Marche, è stato approvato dall’Agenzia europea per la competitività e l’innovazione nell’ambito del programma “Energie Intelligenti per l’Europa” e mira all’adesione dei Comuni al Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors), documento stilato in sede europea che impegna le amministrazioni a superare entro il 2020 l’obiettivo di ridurre del 20% le emissioni di CO2.

«Il progetto ambisce a fare un decisivo salto di qualità della nostra città – ha dichiarato il sindaco Guido Castelli – in tema di risparmio energetico e utilizzo di fonti rinnovabili, secondo quanto stabilito dalle direttive comunitarie e dalle politiche regionali».

Il progetto ‘City Sec’ durerà trenta mesi, coinvolgerà partner di sei paesi europei e nei territori di ciascun paese partner sono stati individuati i Comuni destinatari dell’azione di coinvolgimento nel Patto dei Sindaci. Per le Marche sono stati selezionati oltre al Comune di Ascoli Piceno, anche Ancona, Fabriano, Jesi, Senigallia, Osimo, Pesaro, Urbino, Fano, Macerata, Civitanova Marche, Fermo e San Benedetto del Tronto. I Comuni andranno a formare una ‘Sec’ (Sustainable Energy Community), una comunità per l’energia sostenibile che coinvolgerà gli attori locali in iniziative (visite di studio, scambio di buone prassi, eventi pubblici) per diffondere la conoscenza della situazione energetica e per promuovere la consapevolezza della necessità di un cambiamento.

«Una volta aderito al Patto dei Sindaci – ha concluso Guido Castelli – in ogni Comune verrà attuata un’analisi della situazione di partenza e verranno elaborati Piani di azione per l’efficienza energetica e lo sviluppo delle rinnovabili, con misure che potranno riguardare l’alimentazione degli edifici, l’illuminazione, il trasporto pubblico ma anche iniziative che inducano i cittadini ad un uso intelligente dell’energia. I Comuni saranno tenuti a rendere conto agli organismi europei dei progressi ottenuti, fino al raggiungimento degli obiettivi fissati».