GROTTAMMARE – Una sede più funzionale per il progetto “Autismo Marche 21”. È la “Casa di Alice”, il Progetto Autismo che si realizza a Grottammare da dieci anni, che verrà inaugurata venerdì 11 giugno alle 18 in via Cantiere, nei locali della ex biblioteca comunale.

La struttura ospiterà il centro diurno dedicato al “Progetto Autismo Marche 21” che vede l’unione di Grottammare (ente capofila), Cupra Marittima, Monsampolo del Tronto e San Benedetto del Tronto attorno al mondo complesso di una particolare e grave disabilità.

«Casa di Alice – commenta il sindaco Luigi Merli – rappresenta un centro di eccellenza sotto l’aspetto sociale e sanitario ma è anche la chiara dimostrazione di come la collaborazione in rete tra Comuni possa riuscire ad offrire servizi sempre più qualificati e rispondenti ai bisogni di una delle fasce più sensibili delle nostre comunità. Siamo particolarmente orgogliosi di questo ulteriore passo avanti nella costruzione di un contesto sociale sempre più attento alle esigenze dei più deboli e alla qualità della loro vita».

La sede è stata oggetto nei mesi scorsi  di lavori di ristrutturazione finalizzati a rendere gli spazi idonei a questo tipo di accoglienza. Le opere sono state realizzate su una superficie di 230 metri quadrati (precedentemente il centro era ospitato in un appartamento da 140 metri quadrati), per un valore di 45 mila euro, di cui 38 mila finanziati quasi interamente con i fondi regionali del Progetto Autismo Marche, la restante somma con fondi comunali.

La nuova “Casa di Alice”  è composta da un ingresso ufficio, da una grande e luminosa sala di accoglienza, un laboratorio per le attività manuali e uno spazio adibito a palestra per le attività fisiche. Una stanza, inoltre, è dedicata alle attività individuali e dotata di tre postazioni computer. La cucina-refettorio è collegata a uno spazio destinato alla residenzialità breve, con due posti letto e servizi riservati.

Gli ambienti sono caratterizzati da colori differenti sia per qualificare le attività che vi si svolgono sia per mettere a proprio agio gli utenti, attualmente 8, secondo gli studi più moderni sulla cromoterapia.

Nessun cambiamento dal punto di vista della gestione del servizio, che rimane a cura della cooperativa sociale “Filo di Arianna”.