SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’estate, nonostante ufficialmente manchino ancora una decina di giorni, è arrivata. Il clima comincia ad essere torrido, i turisti si stanno già catapultando sulle spiagge sambenedettesi e la città si sta, proprio per questo motivo, tirando a lucido.
Qualcosa però andrebbe ulteriormente aggiustato. Ci riferiamo alle condizioni dei torrenti, grandi e meno grandi, che interessano in rapida serie il litorale sambenedettese.
Piccoli interventi di bonifica di erbacce e sporcizia varia, che tuttavia migliorerebbero – e non poco – l’estetica di una realtà che fa della stagione calda il suo punto di forza.
Partendo dall’Albula, la situazione appare sostanzialmente decorosa verso foce, mentre le cose tendono a mutare negativamente in direzione ovest, con la zona Ospedale che magari necessiterebbe di una sostanziale ripulitura delle enormi sterpaglie presenti.
Discorso peggiore per il torrente Acqua Chiara: anche qui la malerba tocca vette imponenti andando addirittura a coprire il tracciato d’acqua diretto a mare. Non solo, non pochi sono i rifiuti gettati nel fosso, tra i quali spunta pure uno di quei paletti d’arredo urbano che delimitano i marciapiedi. Da est fino al Viale Dello Sport, situazione identica.
Infine, il torrente Ragnola. Il tragitto adiacente al nuovo Hotel in costruzione versa tutto sommato in buono stato, per poi guastarsi sempre verso “monte”: terra, piante alte, persino un trattore, mollato nei paraggi che si presume serva per porre rimedio al contesto. E’ ciò che ci auguriamo.
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Sono assolutamente indecorosi e anche abbastanza puzzolenti, e poi le erbacce incrementano il proliferare di insetti e parassiti fastidiosi. Non c'era una volta un progetto che prevedeva una pista ciclabile che risaliva l'albula fino alla zona Ponterotto?! Forse servirebbe a tenere il torrente più pulito e presentabile!
@Black: contrariamente alle nostre indicazioni, quel progetto non risolverà nulla, giacchè si tratta di una pista ciclabile "a sbalzo" (dunque con vista fogna). Noi invece eravamo per una riqualificazione tipo quella del torrente S. Egidio che attraversa Cupra: vi invito ad andare a vederla, e a confrontare i due tratti in corrispondenza con la statale. Quella soluzione sarebbe stata semplice, tutto sommato economica, avrebbe fornito una strada ciclabile in assoluta sicurezza e avrebbe risanato ambientalmente tutto il torrente, con una parziale rinaturalizzazione.