Secessione. Quando nei giorni scorsi ho usato la parola “secessione” in senso di rivolta per la mancanza di un nostro rappresentante (Paolo Perazzoli) tra gli assessori regionali, qualcuno ha ritenuto esagerato il mio disappunto. Che era motivato dal fatto che Paolo Perazzoli (a differenza del morbido Donati, forse per questo nominato assessore) era stato il candidato di centrosinistra che più di altri aveva promesso ai suoi concittadini che avrebbe speso il meglio di se stesso per combattere un Anconacentrismo, con picchi fabrianesi talmente evidenti che più evidenti non si può. E’ stato il leit motiv della prima presidenza Spacca e tutto lascia prevedere che lo sarà anche la seconda, visto che il suo primo obiettivo sembra quello di non aver ostacoli, principalmente interni alla maggioranza. Anche l’opposizione, saltato Vignoli, è poco interessata alle nostre terre, al nostro mare.
Il fatto che sia stata la Lega a chiedere che le Marche vengano divise in tre parti, una umbra, una pesarese, una picena-maceratese non significa che il partito di Bossi dice cavolate perchè non è così. Almeno in questo caso che credo di conoscere meglio di altri. Il problema, infatti, non è la secessione ma il concetto legato alla richiesta che spiega la realtà in maniera chiarissima. Io come cittadino voglio principalmente trasparenza e la Lega ha trasparentemente dichiarato che il governatore Spacca vuole che tutto giri intorno ad Ancona, dalla sanità, all’ambiente, a tutto il resto. Lo ha fatto con una parola grossa per dire a Spacca: o cambi o il popolo marchigiano ti isola. Per me il concetto è giusto e, per questo motivo auspico una “ribellione” interna da parte dei consiglieri saggi di maggioranza ed una protesta seria e vera da parte dei saggi del centrodestra affinchè appoggino la minaccia della Lega fino a quando la giunta regionale non cominci a mettere in pratica un inversione di tendenza o meglio una gestione più democratica della regione in cui viviamo. Per ora, tra l’altro, non si può dar torto a chi dice che era meglio il passaggio di consegne al centrodestra. Se non altro per metterlo alla prova visto il primo governo Spacca.
Ecco un esempio che finirà per mettere zizzania tra Ascoli e San Benedetto: nel piceno, è stato detto in Regione nei giorni scorsi, nascerà un grande ospedale in riferimento a ciò che dovrà diventare il “Mazzoni” di Ascoli. Alla faccia dell’ospedale di vallata che pareva (secondo me strumentalmente) essere l’obiettivo (falso?) di sambenedettesi e ascolani. San Benedetto destinata, quindi, ad aggiungere un’altro ex ai tanti finora collezionati: ex Madonna del Soccorso.
A San Benedetto si dice che le chiacchiere fanno i pidocchi ed in effetti è così. Le cose scritte e parlate passano e spesso non lasciano il segno grazie all’abilità dei politici di ignorarle e all’incapacità degli elettori di prenderne atto. La Lega è passata ai fatti e, vedrete, che adesso qualcosa succederà.
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Non inserire Paolo Perazzoli nella Giunta Regionale è un errore. Pensare di utilizzare la spauracchio della "secessione regionale" è un'altro errore.
Oggi, superata ogni forma di "campanilismo" abbiamo bisogno di unità e dialogo!
Se il Presidente della Repubblica è simbolo dell'Italia Unita, il Presidente della Regione è il simbolo dell'Unità Regionale.
Spacca si è fatto vedere a SBT 2 volte in 5 anni. Forse bisogna offrirgli qualche cena in più, visto che da noi il pesce viene cucinato meglio che ad Ancona.
La possibilità che il “popolo marchigiano” isoli un signore che è appena stato rieletto con il 53,17% dei voti mi pare alquanto improbabile. Inoltre paventare una “dissidenza dei volenterosi” è quanto meno da irresponsabili almeno che non si auspichi per le Marche la situazione che la regione Lazio vive dal giorno seguente l’insediamento della Governatrice. in fine mi risulta difficile capire come chi sperava per il bene della regione in Paolo Perazzoli assessore possa dire anche che “non si può dar torto a chi dice che era meglio il passaggio di consegne al centrodestra”.. a meno che non pensasse ad… Leggi il resto »
Direttore; in linea di fondo concordo, ma mi sento di muovere una critica. Spacca è stato appena rieletto per il suo secondo mandato; e nel primo aveva già chiaramente esposto la sua posizione anconacentrista. Gli elettori gli hanno votato con un'ampia maggioranza; vuol dire che ai più questa cosa va bene…. Lamentarsi ora mi sembra un po' ipocrita, ci si poteva pensare quando abbiamo votato… invece di pensare a quale padroncino locale affidarsi (in pieno stile feudale) si poteva votare per un governatore per la regione e non per Ancona. Possiamo indignarci quanto ci pare ma se le masse continua… Leggi il resto »
Gentilissimo direttore, che il nostro amato Piceno sia stato penalizzato, per non dire marginalizzato, nel corso di questa gestione regionale è indubbio. Come è indubbio che Paolo Perazzoli fosse un candidato autorevole caparbio e capace, e per tali ragioni ha raccolto il consenso degli elettori ed oggi è consigliere regionale. Fatto, anche questo al di là da dubbi, è che gli elettori hanno ravvisato le stesse qualità anche in altri rappresentanti del piceno (penso ad Antonio Canzian che proprio al piceno ha avuto la delega). Quindi, ed è questo che mi premeva dire, credo che ci sia un po’ troppa… Leggi il resto »
Vorrei ricordare a molti lettori,che prima delle votazioni si parlava di dare una scossa al centro sinistra in quando noi del Piceno dalla Regione non abbiamo avuto un ugual trattamento delle altre PROVINCE, ora si deve battere il pugno sul tavolo che conta sperando che ci sia uno capace, io non ci credo che c’è. In tal caso ci daremo tanti pugni sul petto (MEA CULPA MEA CULPA MEA GRANDISSIMA CULPA), adesso la LEGA che ha perso il seno della ragione e non da oggi purtroppo dice di risolvere il problema facendone uno più grande evidentemente loro non avendo ancora… Leggi il resto »
Chiacchiere? No fatti. Spacca sta rappresentando il suo stile Anconetano/ Fabrianese di alto potere. Questo è il modo indolore per far contenti tutto e tutti, portare a termine la legislatura, tanto nessuno si permetterà di alzare il dito e, FORSE, come da patti sotterranei decise nelle salottiere e ben conosciute case marchigiane consegnare la Regione nelle mani del FUTURO Presidente candidato del Centro Destra Ciccioli. Fumo? Fantasia? No! Analisi dell’andamento del voto, della composizione delle liste nelle Marche, il silenzio assordante prima della presentazione delle liste e per ultimo, l’uscita in ogni luogo di articoli su chi ha portato alla… Leggi il resto »
Ma che dispiacere se dovesse chiudere quella macelleria della Madonna del Soccorso…