SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Crisi della marineria del pesce azzurro, l’assessore regionale Sara Giannini martedì mattina incontra pescatori e istituzioni. Cassa integrazione e indennità di disoccupazione nell’immediato, fermo biologico anticipato a giugno, e accordo tra le Regioni Marche, Abruzzo e Puglia da proporre poi in ambito nazionale, per stabilire comuni misure di controllo della qualità del pescato, dall’arrivo in porto al consumatore. Infine, istituzione di un tavolo regionale che affronti tutte le altre problematiche della pesca, oltre a quelle relative al pesce azzurro.
È questa la sintesi dell’incontro tra la Giannini, l’Amministrazione comunale di San Benedetto, il consigliere regionale Paolo Perazzoli, la marineria e i commercianti del settore, che si è svolto nella mattinata di martedì 4 maggio nella sede sambenedettese di Confindustria. I politici si erano incontrati in precedenza in Comune, anche per un confronto con i veterinari dell’Asur zona 12 sul tema del parassita Anisakis, che crea qualche apprensione, nonostante non vi sia alcun rischio per la salute dopo la cottura o il congelamento del pesce.
L’assessore Giannini afferma di aver già contattato i colleghi di Abruzzo e Puglia, e intende quindi percorrere la strada di controlli di tipo uniforme su tutto il territorio nazionale.