SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Partiamo dalle notizie ufficiali: Loredana Emili si è dimessa dall’incarico di assessore alle Politiche Sociali. A confermarlo è stata la segretaria generale Serafina Camastra, dopo aver preso visione della lettera inviatale dalla stessa Emili lo scorso week-end.
Detto questo, l’obiettivo si sposta sulle voci, sulle ipotesi e sulle teorie, tutte in attesa di conferma. Innanzitutto ci si domanda cosa abbia spinto l’esponente del Partito Democratico a mollare anzitempo il mandato. La tesi più battuta in queste ore lega l’addio alla riunione di giunta svoltasi giovedì sera, nella quale l’assessore si sarebbe ribellato all’ennesimo turn-over di dirigenti nell’organigramma comunale e se ne sarebbe andato anzitempo sbattendo la porta. Un’argomentazione che però il sindaco Gaspari, intercettato in Comune lunedì mattina, nega drasticamente dando a sorpresa addirittura un’altra spiegazione, stavolta strategica, alla faccenda.
«Non ho avuto ancora modo di chiacchierare con Loredana, ma penso che le dimissioni siano legate alla promessa fatta in campagna elettorale. Voleva non sembrasse una furbata o un modo di dire». Poi rivela: «Nel suo gesto leggo inoltre una mossa legata ad un’accelerazione di quel nuovo progetto politico nato nel famoso consiglio del 23 dicembre 2009».
Chiaro il riferimento al “salvagente” Udc, che proprio grazie al recente sostegno capace di permettere al primo cittadino di mangiare il panettone e arrivare probabilmente a fine quinquennio, ora potrebbe assicurarsi un assessorato. «Non per forza quello della Emili» puntualizza Gaspari ammettendo che il rimpasto potrebbe provocare, come in una partita a scacchi, più di un unico movimento.
«Ho incontrato Ciccanti e lo rivedrò sabato. Con lui – continua – definiremo i modi e i termini dell’accordo, che sicuramente non riguarderà dei consiglieri comunali». Escluso dunque dalla corsa Edio Costantini e porta aperta ai cosiddetti “esterni” del partito, come Gabriella Ceneri e Luigi Orlandi.
Per ora tuttavia la first-lady del neo consigliere regionale Perazzoli resterà in stand-by: «Voglio parlarle e comprendere se sia davvero questo il senso del suo abbandono». E a chi gli chiede conto dell’esistenza di vecchie ruggini con l’assessore, il sindaco sbotta: «Ma come, fino a ieri eravamo gli alleati di ferro e oggi dei nemici?».
La notizia del terremoto in maggioranza aveva già in precedenza scatenato delle reazioni: «Sono sgomento e dobbiamo valutare la vicenda – ha affermato il capogruppo del Pd, Claudio Benigni – ma di certo la storia della riorganizzazione non c’entra niente».
«Dispiaciuta sotto il profilo umano e politico» invece Giulietta Capriotti. «Ha rispettato la parola data durante la campagna elettorale. Ora la delega della Sanità spetterà sicuramente a Gaspari, escludo altre opzioni». Evidentemente la Presidente del Consiglio non era stata ancora avvisata delle ultime novità.
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A mio parere non è corretto che ad un anno delle elezioni si vadano nuovamente a riorganizzare gli uffici del Comune e a organizzare dei concorsi a tempo indeterminato per i dirigenti.. Sarebbe più giusto aspettare l'anno prossimo per consentire al nuovo sindaco o a Gaspari stesso se rieletto di poter pianificare la nuova piangta organica. (magari fra un anno il nuovo sindaco potrebbe cambiare tutto di nuovo). penso che ci sono cose più urgenti da fare per una giunta che non penso lascerà un segno tangibile nella storia amminsitrativa della nostra città e che si regge a mio avviso… Leggi il resto »
Proporrei per l'assessorato ai servizi sociali il sig.JONNI PEROZZI,
ragazzo DISABILE impegnatissimo per far valere i diritti dei più deboli e bisognosi.
Persona che verrebbe direttamente dal popolo,totalmente apolitica,che potrebbe rappresentare tutti i sambenedettesi in difficoltà.
Questa è una mia proposta personale…
Appoggio pienamente la candidatura di JONNI PEROZZI come primo interlocutore dell'assessorato ai servizi sociali della nostra città, come proposto da @Marco Di Marco.
Non accetto questo sindaco. Ma quale progetto? Quale progetto è nato il 23 dicembre? Non c’è nessun progetto, nessuna novità, se non ulteriori mesi di agonia e svilimento per un mandato che ha prodotto il NULLA. Un mandato fallimentare, una città mummificata, piena di proclami persi nel vento. Felicetti e Costantini hanno responsabilità grandissime e spero i sambenedettesi avranno buona memoria il prossimo anno. Le elezioni regionali sono state l’apoteosi del masochismo, con il Piceno che ha premiato il governatore uscente che nulla ha fatto per il nostro territorio. Il prossimo anno, alle comunali, non deve finire alla stessa maniera.… Leggi il resto »
Non è corretto parlare in questo modo. I cittadini non hanno votato alcuna coalizione di governo con l'Udc, e chi ha votato l'Udc si è posto contrario alla candidatura Gaspari (se poi Costantini non la pensa così, forse ci siamo sbagliati noi quando li abbiamo ospitati in diretta nella nostra redazione quali antagonisti e non alleati…). Ciccanti non è cittadino sambenedettese, Ciccanti non si è candidato a San Benedetto, Ciccanti NON PUO' operare operazioni di potere a San Benedetto. Permettere una cosa del genere significa non avere il minimo rispetto per le istituzioni, significa delegare la parvente democrazia cittadina a… Leggi il resto »
Completamente d'accordo con Pier Paolo Flammini