SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un capodoglio nel medio Adriatico, RivieraOggi.it documenta la notizia con queste due immagini scattate dal motopesca di Martinsicuro “Ariete” della ditta Caselli Alberto e c.
Le coordinate di avvistamento sono 43°28′ N. – 014°55′ E.
Il bellissimo mammifero marino è stato avvistato giovedì 8 aprile dal comandante Fiorenzo Martiniani e dal direttore di macchina Alberto Caselli, che ringraziamo per le due suggestive istantanee.

Il capodoglio si ciba prevalentemente di totani e calamari (da wikipedia una delle fonti in Rete per saperne di più). Il punto dove è stato avvistato (acque internazionali, 40 miglia al largo della Riviera delle Palme) è molto conosciuto dalle imbarcazioni sambenedettesi. E in base ad alcune impressioni che abbiamo raccolto, sembra che negli ultimi tempi quel capodoglio sia un “aficionado” di quel pezzo di mare. Forse per la presenza di colonie di totanetti, cibo del quale il cetaceo va molto ghiotto.

Alba marina, colori poetici, suoni indimenticabili: il nostro caro Adriatico non smette di stupirci. Non abbiamo la competenza etologica per sapere se la “trasferta” di un capodoglio nel nostro mare sia un qualcosa di buono o un brutto segnale. Speriamo ovviamente nella prima ipotesi, speriamo che l’imponente abitante del mare possa vivere in pace con la vita globale, come ha fatto per millenni. In un mare pulito, con pescatori come i nostri che lo rispettano e non lo cacciano, ma che se ne lasciano accompagnare come da un buon presagio, spettacolo unico della complessità del creato. Come accade per i delfini, come accade per le tartarughe marine che finiscono nelle reti e che vengono meritoriamente lasciate in mare, vive e libere, e se serve anche curate.

E che gli uomini non lo disturbino troppo, il capodoglio principe del buio marino, nella sua sontuosa esistenza per gli abissi e nei suoi salti in superficie a “pescare” ossigeno dal proprio “sfiatatoio”, per mostrare al mondo superiore i suoi respiri, rari e imponenti, lontani anni luce dai criteri di noi piccoli uomini. Mammiferi come lui. Ma a volte, ahinoi, lucidi distruttori dell’armonia.