SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Non potevamo esimerci – davvero – dalla domanda. Perché giustamente il 14 dicembre 2009 fa il presidente della Regione Marche aveva affermato che non intendeva commentare o rispondere ai nostri quesiti perché sulla vicenda del ripascimento con sabbie scure millenarie (stoccate a Marina Palmense e spalmate poi da Civitanova a Grottammare) era in corso una indagine della magistratura su denuncia di Legambiente.
La settimana scorsa la Procura di Fermo ha prosciolto gli imputati da ogni accusa sulla legalità dello stoccaggio nella riserva di Marina Palmense, e così la questione politica è riemersa: è giusto o no utilizzare le sabbie scure per combattere il problema dell’erosione?
Va dato atto a Spacca di aver, in qualche modo, ammesso l’errore, e questo per un politico più che un segno di debolezza è un modo realistico di porsi di fronte agli elettori. A memoria di chi scrive, infatti, non esiste amministratore o politico che abbia ammesso – se ancora in carica – uno sbaglio (presto seguirà anche video-intervista).
«Abbiamo dovuto accettare una sperimentazione in questo senso nel 2003 – ha detto Spacca alla platea presente al Concordia – e tutto è andato avanti fino al 2005, quando si è deciso che per il problema dell’erosione dovevamo modificare strategia perché lo stoccaggio di sabbie millenarie non dava risultati soddisfacenti». Lo stoccaggio di sabbia scura da Marina Palmense alle spiagge meridionali delle Marche è stato realizzato dal 2007 al 2009, ma Spacca spiega che «queste azioni erano consequenziali a quanto progettato in precedenza, posso però assicurare che non avverranno in futuro perché ci stiamo muovendo con la realizzazione di scogliere, abbiamo infatti realizzato nelle Marche ben 28 chilometri di scogliere in 5 anni»
Diversa poi la contestazione di queste cifre da parte dei due antagonisti. Marinelli del centrodestra ha fatto riferimento alla sua esperienza amministrativa a Civitanova: «E’ ovvio che modificare il colore della sabbia è grave e non ci siamo opposti, noi abbiamo preferito spostare le scogliere e i risultati si sono visti. Per fare questo lavoro su tutta la costa marchigiana servono 170 milioni di euro, noi ne possiamo spendere 5 milioni ogni anno…»
Rossi della sinistra invece ha contestato duramente Spacca: «La politica è schiava di interessi forti: io non sono contrario al ripascimento, ma già da sindaco di Grottammare mi parlavano di analisi granulometriche dettagliatissime, qui invece si è addirittura cambiato il colore. La procedura adottata dalla Regione è viziata da procedimenti che meriterebbero una attivazione giudiziaria, tante sono state le incurie dimostrate. Da presidente della Provincia per bloccare tutto ciò ho persino dovuto denunciare Fermo».