SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Una donna di Castel di Lama trascinata a giudizio nel tribunale di San Benedetto per stalking e danneggiamento. Su di lei pende l’accusa d’incendio di una vettura e minacce via sms inviate al suo ex fidanzato. L’uomo si è costituito parte civile al processo del 19 febbraio.Il dibattimento si è aperto con la deposizione del 35enne sambenedettese, parte lesa e teste principale del processo. Riguardo alle molestie iniziate dopo la rottura del rapporto, il teste ha confermato al Pm il disagio materiale e morale che sembrerebbe avergli creato l’azione della donna. Confermati anche alcuni sms nelle mani della magistratura che all’epoca dei fatti l’uomo ha denunciato ai Carabinieri.

Circa l’incendio del suo fiat Doblò avvenuto il 13 marzo 2008, M.S. ricorda il boato alle prime luci dell’alba e la corsa in cortile per arginare le fiamme che fuoriuscivano dalla sua macchina.

La stessa notte, secondo il teste, i Carabinieri hanno ritrovato nei pressi dell’incendio una borsa appartenente alla donna che lui stesso ha riconosciuto come «la borsa della mia ex». In merito a quest’ultimo dettaglio la parte civile ha riferito che fu il Carabiniere a mostrargli l’oggetto e dal documento all’interno sono risaliti alla donna oggi imputata.

Sembrerebbero aggiungersi tasselli alla storia durante la deposizione del secondo teste: un poliziotto che la notte dell’incendio ha pattugliato la città. I particolari sono ancora al vaglio degli inquirenti in attesa del prossimo dibattimento.