SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Battute finali per la redazione del piano energetico comunale, un atto che indirizzerà i regolamenti edilizi verso il risparmio energetico e promuoverà l’installazione di impianti di energia alternativa negli edifici di proprietà comunale.
Il documento redatto dal docente della Politecnica delle Marche Fabio Polonara è stato oggetto di una riunione di maggioranza mercoledì pomeriggio e il 22 febbraio approderà in commissione consiliare, passo propedeutico alla discussione e all’approvazione in consiglio comunale.
L’assessore all’Ambiente Paolo Canducci spiega: «Dopo l’approvazione del piano energetico ambientale regionale, seguito dallo stesso Polonara, la Regione ha finanziato i Comuni sopra i 30mila abitanti per l’elaborazione di piani locali. Assieme ai tecnici del Comune, Polonara ha svolto un iter di studio e di analisi sui consumi energetici a San Benedetto, sia nel settore privato che nel pubblico».
Cosa sarà concretamente il piano energetico comunale? Si tratterebbe di un atto di indirizzo con il quale il consiglio comunale darà mandato agli uffici tecnici e alla giunta di portare avanti politiche di efficienza e risparmio energetico nei vari ambiti di competenza del Comune, come l’affidamento del global service per l’illuminazione pubblica che è attualmente allo studio. La procedura d’appalto per la scelta dell’impresa a cui affidare il servizio, dunque, dovrebbe prevedere punteggi più alti alle imprese che investono in tecnologie di risparmio energetico.
Un’altra direttrice del Piano riguarderà gli impianti di produzione energetica a partire da fonti rinnovabili. L’impegno è quello di installare mini centrali (pannelli solari, impianti eolici) su edifici e terreni di proprietà comunale. L’ordine di priorità decrescente va dagli edifici comunali alle aree parcheggio. «Solo in ultima analisi consentire di installare impianti sui terreni agricoli di proprietà comunale, peraltro pochissimi a San Benedetto», specifica Canducci.
L’assessore poi mette in evidenza che lo studio di Polonara – costato 30mila euro da fondi regionali – ha una importanza analitica in quanto compie un monitoraggio settoriale dei consumi energetici a San Benedetto. Negli edifici abitativi, come prevedibile, il consumo maggiore riguarda gli impianti termici, perciò nei regolamenti edilizi bisognerebbe mettere il vincolo della coibentazione per le nuove costruzioni. Nei settori industriali (terziario e industria del freddo) il consumo maggiore riguarda l’energia elettrica.
Entro il 2015, mettendo a punto queste strategie, l’attuale consumo energetico comunale pari a 17mila tonnellate equivalenti di petrolio potrebbe dimezzarsi, sarebbe un gran successo.
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Sul piano antenne Canducci aveva usato gli stessi toni e ci siamo trovati tutte le antenne piazzate e pronte ad ammalare i nostri bambini, ora, conoscendolo, ci troveremo distese di panneli sui campi da coltivare…..un obrobrio!!!!
come gia' ho commentato su un altro articolo
perche' non installare pannelli fotovoltaici sulla copertura della tribuna dello stadio???
una superfice bella grande no….
Concordo con quanto scritto sopra. Del resto il progetto di Spina sarebbe quello di installarli sopra i settori scoperti dello stadio se non sbaglio o fare dei parcheggi con coperture fotovoltaiche come al BB, molto meglio che appiccicarli sopra i terreni agricoli. Stessa cosa potrebbe essere fatta al ballarin sulla tribuna "scoperta-coperta" che tanto al di fuori del gossip che si fa lo stadio rimarrà lì sennò il carnevale, le ambulanze sotto la sud e il campo da rugby dove vanno a finire.
Rispondo alle accuse infondate di Marco P. che in qualsiasi articolo riguardante Canducci e i Verdi tira fuori sentenze false e fuori luogo. Ci limitiamo per l'ennesima volta a smentire pensando alla buona fede di questa persona. Il Decreto Legislativo 198/2002, noto come Decreto Gasparri o decreto “salva antenne”, semplifica e velocizza l’installazione delle antenne per la telefonia mobile sul territorio nazionale. Tale legge da pochi margini di operatività agli enti pubblici ed è nettamente a favore delle compagnie telefoniche. Il Comune può solo opporre un buon piano delle antenne e dopo enormi battaglie e sacrifici i Verdi e Canducci… Leggi il resto »