SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Lo scorso 29 ottobre Nazzareno Torquati, a nome del comitato di difesa della Costa Picena, consegnava all’amministrazione 10 quesiti sull’opera esterna al Molo Nord. Due giorni dopo il sindaco assicurava: «Replicherò alle dieci osservazioni anche se non capisco a cosa serva, visto che per tutti questi mesi sono state offerte tutte le delucidazioni. Una cosa è comunque certa: risponderò esprimendo le mie idee e non quelle che gli altri vogliono che abbia». Abbiamo già pubblicato queste domande ai primi di dicembre, e ci vediamo costretti a farlo di nuovo in assenza di risposte di qualsiasi genere. Un silenzio che non ci piace, come abbiamo scritto nel titolo, e che dovrebbe al più presto trovare le appropriate risposte per rispetto della stampa e dei cittadini.
LE 10 DOMANDE SULLA CASSA DI COLMATA
1. Sa il sindaco quante casse di colmate sono state realizzate in Italia ed in quale località a forte connotazione turistica ne è stata realizzata una immediatamente prospiciente le concessioni balneari?
2. Sa il sindaco in quale località soggetta alle procedure di Parco Marino e avente nel suo territorio una riserva naturale è stata realizzata una cassa di colmata?
3. Sa il sindaco che l’innalzamento dei parametri inquinanti per le casse di colmata sono state autorizzate onde permettere lo smaltimento di fanghi provenienti dalle aree fortemente degradate quali Bagnoli, Piombino, Ravenna e Porto Marghera?
4. Sa il sindaco che delle cinque casse di colmata previste per le Marche quella di San Benedetto si doveva realizzare per ultima e invece è stata la prima essendo una tecnica sperimentale per il mare aperto?
5. Non ha suscitato allarme nel sindaco il fatto che l’Arpam abbia dichiarato che le analisi dei fanghi abbiano riguardato solo i metalli e non quelle batteriologiche e tossicologiche, che si sono rivelate altamente inquinanti?
6. Non ha suscitato allarme nel sindaco la visione video e fotografica di riversamento nella cassa di colmata di oggetti metallici, plastica, reti e cavi d’ acciaioche potrebbero lacerare i teloni isolanti?
7. Secondo il sindaco la cassa di colmata è un primo passo per il terzo braccio del porto: ma sa il sindaco che essa non potrà mai essere utilizzata quale banchina non avendone le caratteristiche costruttive e non potrà essere utilizzata per la collocazione di manufatti non avendone la solidità prevista dalla legge?
8. Sa il sindaco che è improprio parlare di terzo braccio al porto non avendo un progetto esecutivo per cui la cassa di colmata può essere definita abusiva?
9. Sa il sindaco che quotidianamente si riscontra un deflusso di acque nere dalla cassa di colmata che considerati i valori inquinanti possono seriamente compromettere l’ecosistema marino? Non crede il sindaco che andrebbe monitorata costantemente la fascia costiera anche con il tramite dell’Unicam che ha uno specifico settore di scienza della terra?
10. Considerato il pluriennale problema, comune ad altre città della costa marchigiana e abruzzese, creato sia dall’insabbiamento dei porti che dell’erosione delle coste non crede il sindaco che sarebbe il caso di fare fronte comune per conferire l’incarico a strutture altamente specializzate, tipo il Lic (Laboratorio di ricerca e sperimentazione per la difesa delle coste) afferente al Politecnico di Bari, affinché, anche grazie alle simulazioni in vasca, elabori un progetto risolutivo?