SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «La Provincia non contribuisce più alla messa in sicurezza del Fosso dei Galli?». A chiederselo è il capogruppo dei Verdi di San Benedetto Andrea Marinucci che spiega: «Sulla base di uno studio di fattibilità erano stati ipotizzati vari interventi di messa in sicurezza del fosso, sia in caso si verifichi la piena del fiume Tronto sia nelle condizioni di piena del fosso stesso e nei quali erano stati coinvolti il Comune di Monteprandone e quello di San Benedetto del Tronto. Anche la Provincia di Ascoli Piceno aveva manifestato il proprio interesse all’operazione».

«Era stato quindi previsto – entra nello specifico il capogruppo consiliare – un importo necessario per i lavori di 362 mila euro così suddivisi: 104 mila euro a carico del Comune di Monteprandone, 104 mila euro a carico del Comune di San Benedetto del Tronto, 104 mila euro a carico della Provincia di Ascoli Piceno e 50 mila a carico della Provincia di Ascoli Piceno a valere sui Fondi Regionali».

Prosegue Marinucci: «Pare invece che ora la Provincia abbia dirottato questi fondi su un generico capitolo “Altri interventi su patrimonio provinciale”. Non avendo rappresentanti del mio partito in consiglio provinciale, chiedo ai garanti della sambenedettesità, tra cui Pasqualino Piunti e Bruno Gabrielli, che fine hanno fatto questi soldi».

A prevedere queste operazioni di messa in sicurezza era stato il Pai, Piano di Assetto Idrogeologico del fiume Tronto, evidenziando la criticità del fosso dei Galli in relazione al possibile rischio di esondazione del fiume Tronto e della conseguente onda di rigurgito che avrebbe coinvolto sia il Comune di San Benedetto che di Monteprandone che ora, secondo le affermazioni di Marinucci, dovranno finanziarselo da soli.