MARTINSICURO – La Riserva Naturale della Sentina che include anche una parte di Martinsicuro: un’opportunità secondo alcuni, solo un impiccio per altri. Nel dubbio intanto l’amministrazione Di Salvatore «non resta con le mani in mano», come spiegato dallo stesso primo cittadino, e si è mossa attraverso la Regione per fare in modo di riportare entro i confini marchigiani il perimetro della Zona di Protezione Speciale, che secondo la cartografia del Ministero dell’Ambiente interesserebbe invece anche un modesto tratto della parte nord della città truentina.
Con una delibera firmata il 30 novembre scorso la Giunta regionale «non condivide la perimetrazione della zps “Litorale di Posto D’Ascoli (la Sentina)” per la porzione ricadente nel territorio della Regione Abruzzo» e chiede pertanto al Ministero dell’Ambiente di riportare i confini della stessa alla zps della sola Regione Marche.
Tra le contestazioni elencate nell’atto stesso ci sono «il livello di urbanizzazione dell’area considerata nel Comune di Martinsicuro e la mancata conoscenza dell’esistenza della zps in questione».
Con l’istituzione dell’area marchigiana sottoposta a riserva, inoltre, «non si è in alcun modo inteso istituire la zps anche nel territorio abruzzese, non essendo stata interessata in nessuna fase la partecipazione della Regione Abruzzo, come invece previsto dalla legislazione vigente».
Ad avvalorare tale tesi addotta dalla giunta regionale c’è la documentazione cartografica, sulle quali l’area che ricade sul territorio di Martinsicuro non è mai stata segnalata, nonostante le zps siano sottoposte a periodici aggiornamenti ufficiali.
Insomma, la Riserva Naturale nell’ultimo tratto abruzzese esiste sulla cartografia del Ministero dell’Ambiente, – come specificato dalla Direzione Protezione Natura del Ministero, attraverso una lettera indirizzata a tutti gli enti preposti lo scorso mese di settembre – ma non risulta sulla documentazione ufficiale della Regione Abruzzo e del Comune truentino.
«E’ possibile che ci sia stato un errore nella delimitazione dei confini – ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Micozzi – e dato che per legge lo scritto prevale sulla documentazione grafica, la zps non esiste a Martinsicuro».
Attraverso la delibera quindi la Regione chiede ufficialmente al Ministero di procedere «per gli adempimenti di competenza» correggendo la cartografia in questione «per riportare i confini della zps in esame in coerenza con i decreti ministeriali istitutivi delle zps e con le deliberazioni adottate dall’amministrazione regionale».
Ora la parola passa nuovamente al Ministero dell’Ambiente, che dovrà pronunciarsi sulla richiesta avanzata dall’amministrazione regionale abruzzese.
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Non avevamo dubbi sull'alto livello amministrativo del territorio della "nuova " regione Abruzzo. Anche qui , partito del mattone. Senza sentina per preservare le "bellezze" di Martinsicuro? Una volta giunse un mio amico per un convegno a martinsicuro e rimase esterefatto dalla bruttezza del posto e dalla quantità di prostitute ciroclanti. Tutto di guadagnato se 'sti abruzzesi si tolgono dalle scatole. Più facile la gestione
Pensavo che il comune di Martinsicuro ne avesse un bel po' di terreno da lottizzare fino a Villa Rosa, tanto da fare anche per la zona nord invece. Mi piacerebbe che tutta questa frenesia e impegno ci fosse semmai per realizzare un benedetto collegamentoclabile con sbt…
Un’altra occasione persa per la valorizzazione del quartiere Tronto, e Dio sa quando ne ha bisogno, dobbiamo ringraziare i nostri amministratori che ancora una volta non hanno capito, (o non hanno voluto capire) cosa volesse dire che, una parte del nostro territorio, potesse far parte della Z.P.S. della Sentina.
Non lamentiamoci, questo è il motivo che fa di Martinsicuro, la cenerentola della riviera, stretta fra San Benedetto e Alba Adriatica.
Si poteva risolvere più facilmente il problema depuratore con la pista ciclabile, che attraverso la Sentina ci collegava a San Benedetto un’opera tanto attesa.