SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il bilancio di previsione del Comune verrà discusso durante la seduta del Consiglio comunale convocata per mercoledì 23 dicembre alle ore 19,30 all’auditorium “Tebaldini” di viale De Gasperi 120. L’assise sarà inoltre chiamata all’approvazione dei progetti preliminari per il nuovo campo da rugby e di un tracciato per il pattinaggio nel quartiere SS. Annunziata, nonché a formulare indirizzi per la realizzazione di una “grande opera” architettonica da parte della Fondazione Carisap in Riviera. I punti all’ordine del giorno sono dodici.
Nel caso mancasse il numero legale, o l’assemblea votasse contro il bilancio di previsione, il sindaco Giovanni Gaspari ha annunciato che prenderà la decisione di dimettersi.
Tornando al punto degli impianti sportivi, al momento sono stanziati 300 mila euro per il campo da rugby e 165 mila per la pista (un tracciato di circa 420 metri).
Tra le maggior spese preventivate in bilancio per il 2010, si prevedono i soli adeguamenti Istat nel settore sociale per oltre 127 mila euro e di 100 mila euro nel settore ambientale. Crescono inoltre i costi per la concessione delle agevolazioni sociali per la tassa rifiuti (+ 45 mila euro) e quelle legate alla raccolta differenziata (+ 90 mila). L’indispensabile lotta al “punteruolo rosso”, che mette in pericolo la sopravvivenza delle palme sul territorio cittadino, comporterà un onere aggiuntivo annuale di 40 mila euro.
Fra le minori entrate annuali si segnalano i 200 mila euro da accertamenti ICI e i 90 mila euro causati da un taglio del trasferimento previsto dal Fondo Unico Regionale per i Servizi Sociali (l.r. n.43/98). Un altro fattore negativo è la forte contrazione delle entrate legate ai contributi di costruzione (D.P.R.380/2001 – ex Bucalossi).
Un grosso contributo al “pareggio” di Bilancio è stato fornito dal completamento dell’ammortamento di alcuni vecchi mutui (nel 2010 vanno a fine ammortamento rate complessive per quasi 470 mila euro, nel 2011 per ulteriori 306 mila euro, nel 2012 per ulteriori 42.700).
A seguire, il Consiglio è inoltre chiamato ad approvare la convenzione tra Comune e RFI per l’apertura di un accesso alla stazione da via Paolini. Tra le principali clausole, il fatto che i lavori sono a carico del Comune (partiranno non appena le stesse Ferrovie daranno il via libero definitivo e dureranno al massimo un mese) e il pagamento di una cifra di oltre 8.500 euro all’anno da parte del Comune alle Ferrovie per la pulizia del sottopassaggio. Una volta completati i lavori, tutti coloro che sono diretti alla stazione potranno parcheggiare in piazza del Pescatore, via Colombo, via Dari e zone limitrofe. L’accesso da via Paolini sarà comunque chiuso di notte.
Infine, quanto all’area sulla quale la Fondazione Carisap intende effettuare un’opera architettonica, il sindaco Gaspari proporrà i seguenti indirizzi: uso dello strumento dell’accordo di programma, l’individuazione dell’area all’interno della zona delimitata a nord dal fosso Acquachiara a sud dal fosso Collettore, ad est dal mare ed a ovest dal tracciato dell’autostrada A14 compresa l’area comunale ex Ballarin.
L’accordo verrà attivato previo esperimento di procedura ad evidenza pubblica per l’acquisizione delle manifestazioni di interesse.
Oltre a donare l’area alla Fondazione, il privato che è interessato all’accordo di programma si impegna con il Comune per realizzare un mega insieme di opere pubbliche. In cambio, il Comune concederebbe una variante al piano regolatore, quindi cubature da costruire. Una quantità molto ingente, se guardiamo alle opere pubbliche che realizzerebbe il privato: realizzazione e cessione all’Amministrazione comunale di una piscina, realizzazione e cessione a RFI di una sottostazione comprensiva di tutti gli impianti tecnologici di collegamento alla rete ferroviaria ed elettrica in sostituzione di quella esistente posta in via Piemonte; riqualificazione del Ballarin secondo le linee progettuali che saranno individuate dalla giunta prima dell’avvio della procedura ad evidenza pubblica; cessione all’Amministrazione comunale di quota dell’area “Brancadoro” da destinare a parco urbano o attrezzature pubbliche con prevalenza di verde.
Funzionerà?
In merito all’opera che la Fondazione andrà a realizzare l’atto del Comune precisa i seguenti indirizzi: realizzazione di una grande opera architettonica, di richiamo nazionale, destinata prevalentemente ad attrezzature civiche di interesse urbano ed opportunamente integrata da altre funzioni di uso pubblico, volta a qualificare il territorio di riferimento e l’intera area costiera; l’opera dovrà essere preferibilmente ubicata in vicinanza delle principali vie di comunicazione; l’opera da realizzare dovrà essere caratterizzata da elevati standard di accessibilità, risparmio energetico, utilizzo di fonti rinnovabili, materiali ecosostenibili secondo i principi della bio-architettura moderna; la Fondazione dovrà poi attivare un urban center e la gestione dell’opera dovrà essere improntata alla più ampia funzione senza scopo di lucro.
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Così, a prima vista, io direi che la proposta che verrà fatta in consiglio comunale è l'ennesimo proclama che attesta la navigazione "a vista" di questa amministrazione. Se questo accordo di programma fosse una buona idea – mi pare, per la verità, una cosa abbastanza banale, una scorciatoia tutto sommato tutt'altro che originale – ci sarebbe da chiedersi perchè una simile iniziativa non è stata presa tre anni fa. La motivazione è una: tre anni fa questa coalizione si candidò promettendo di fare un piano regolatore, non megavarianti e piani particolareggiati, e non poteva permetterselo, in primo luogo perchè i… Leggi il resto »
Suggerisco al Sindaco di condurre un'analisi SWOT o in alternativa EASW per identificare l'area idonea per la struttura. Con un metodo ben strutturato si evitano molti errori.
Ale84, certo, suggerisci una cosa simile ed ecco pronti alla porta fior di consulenti cui pagare l'ennesima prestazione! Penso che ti sia chiaro che "evitare gli errori" è un'accortezza che certa politica non può permettersi, dal momento che è l'errore stesso la nota costante che ne permette la sopravvivenza. :-)
Personalmente, anche per una piccola esperienza sul campo, non darei grande peso alle progettazioni di fine mandato.
Sovente è uno sterile elenco dei "vorrei ma non posso", una specie di simbolo totemico da mostrare alla propria tribù adorante.
L'amara constatazione è che sono ancora in tanti ad abboccare.
Con la scusa di risolvere il "problema" dell'area per la grande opera della Fondazione Carisap, Gaspari & c. presentano il loro nuovo programma elettorale che, come un maxi emendamento, va a sostituire quello delle elezioni 2006 e, conseguenzialmente, rappresenta la candida ammissione del fallimento della loro esperienza amministrativa. Questo è il frutto del "ribaltone" che si prepara per il consiglio comunale del 23 dicembre, nuova maggioranza, nuovo "programma" elettorale. Comunque, visto che c'erano, potevano metterci pure la riqualificazione del lungomare nord, così facevano tombola!!! C'è qualcuno ancora in città che crede alle promesse e ai propositi di questa Armata Brancaleone?!… Leggi il resto »
@AlessandroB: sui progetti di fine mandato la vedo come te. Sulle proposte metodologiche non vedo la necessità di chiamare consulenti: sono metodologie relativamente semplici e se un sindaco non le conosce è meglio che si dimetta. Per portare a termine un'analisi SWOT ben fatta basta una giornata di duro lavoro per la EASW magari richiede più tempo in quanto richiede l'interazione con i diversi portatori di interessi ma sono cose che ormai le pubbliche amministrazioni d'europa fanno da tempo. Se i politici non sono capaci di farle è meglio che si levino di torno per il bene della città!
Non sarei così drastico sui retroterra culturali tecnici di cui un sindaco dovrebbe dotarsi. Un primo cittadino e la sua maggioranza vengono votati per la loro proposta di creazione del benessere diffuso per la comunità che si accingono a governare, in pratica mettono le idee sotto forma di indirizzo politico. Non pretendo che sia il sindaco a fare un'analisi opportunità/minacce. Sarei però contento che il politico abbia una sensibilità tale da chiedere ai dirigenti preposti di attivarsi affinché un qualunque della maggioranza venga sottoposto a tutte le verifiche del caso (economicità, flussi finanziari, "vestito" normativo). Temo che la pubblica amministrazione… Leggi il resto »
@AlessandroB: Sono d'accordo con te che un Sindaco deve fare una proposta per la città ma è anche vero che spesso deve fronteggiare situazioni non programmate e deve avere le capacità di tirasene fuori con il massimo del benefificio possibile.
Signor Sindaco oramai siamo stufi di questi proclami…fumo tanto!! frutto di futili chiacchiere da corridoio, di fatti utili alla nostra città nulla!! siete nella fase calante!! Sii reattivo e torniamo al voto, la parola ai Sambenedettesi! saluti
Renato Palestini
Tanti proclami, tanti annunci, tante promesse… e pochi fatti. Attenzione, questa è la stessa politica del nostro governo, con l’unica differenza che le promesse di livello nazionale poi si può far finta di averle mantenute, mentre per quelle di livello locale è più difficile. E le conseguenze si pagano, soprattutto se il momento di nuove elezioni si avvicina.
Per portare a termine un'analisi SWOT ben fatta basta una giornata di duro lavoro per la EASW magari richiede più tempo.
Sareste così gentili da dirci che significano queste "parolacce" ?
La SWOT è una metodologia usata per valutare punti di forza, punti di debolezze minacce ed opportunità di opzioni strategiche (ad esempio il luogo scelto dove costruire con i soldi della fondazione). Dunque è un approccio Top-down dove magari il Sindaco individua una serie di opzioni candidate e tramite quest'anlisi si evidenziano le pecularità di ogni opzione eventualemnte può essere completato il quadro o con un sistema di rating delle opzioni o con una gap analysis. La metodologia EASW è una metodologia bottom-up finalizzata alla ricerca di un accordo con i portatori di interessi (dunque gli abitanti delle zone limitrofe… Leggi il resto »