MARTINSICURO – Ottanta poesie rappresentative delle molteplici emozioni ed ispirazioni dell’animo: la quotidianità, l’amore, il susseguirsi delle stagioni, il nascere e il morire, la natura nelle sue bellezze ma anche nelle sue catastrofi. La pubblicazione dell’Antologia poetica 2009 “Città di Martinsicuro” (Leonida Edizioni) giunge a sintesi della prima edizione del Premio letterario Internazionale organizzato la scorsa estate nella città truentina: nelle 123 pagine del volume scorrono i componimenti più rappresentativi selezionati tra gli oltre mille che hanno partecipato al concorso.

La raccolta include non solo autori locali ma anche provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero, i cui versi sono l’esternazione delle più varie emozioni: i rapporti filiali e i ricordi d’infanzia (A mio padre; Padre; Tepore di madre – sapor di farina), le suggestioni nei nettagli del vivere quotidiano (Oltre lo specchio; Miraggio d’un meriggio d’estate; Il silenzio – Vulcani di musica e poesia), dell’amore (Ritrovarti; In te illusione; Addio), della natura (Timido airone; Un tramonto nuovo; Eppur si placano; In campagna).

In numerosi componimenti inoltre riecheggia la tragedia del terremoto a L’Aquila (06 aprile 2009; Ed è già domani…; Pietre d’Abruzzo; Sotto le macerie; Se piove), che viene raccontata in tutte le sue sfaccettature, tra sgomento, terrore, incertezza, rassegnazione, rabbia e speranza. Non mancano infine tematiche come l’esaltazione della vita nella sua primordiale dimensione (Espressioni di un neonato non ancora nato), le sfumature e le ricchezze della diversità, (Autismo) e la sempre tragica e attuale realtà della miseria e delle morti nel terzo mondo (Nadir).

L’antologia comprende anche la speciale sezione dedicata ai ragazzi, i quali si avvalgono di rime baciate per raccontare non solo la spensieratezza dell’universo giovanile come la scuola, l’amicizia, le vacanze e il divertimento, ma anche il dolore e lo sgomento che hanno vissuto a seguito del sisma aquilano.

Un volume dalla lettura scorrevole, nel quale risulta piacevole trovarsi e confrontarsi con una moltitudine di versi e di stili, di pensieri e di argomenti, da cui scaturiscono anche numerosi spunti di riflessione. D’altronde – come citato nella stessa introduzione del volume, da un passo di D’Annunzio – «il verso è tutto; può definire l’indefinibile e dire l’ineffabile, può abbracciare l’illimitato e definire l’abisso; può, infine, raggiungere l’Assoluto».

Per info: http://www.editrice-leonida.com/http://www.premiomartinsicuro.it/