SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Marco Lorenzetti e Pino Nico (Udc) esprimeranno voto contrario all’approvazione del bilancio di previsione 2010, che verrà portato in consiglio comunale nella seduta del 23 dicembre.
Ma non firmeranno la mozione di sfiducia al sindaco elaborata dal centrodestra e definita “fallita in partenza”. La decisione è stata comunicata ufficialmente dai due esponenti di centro, in una lunga nota in cui forniscono un dettagliato rapporto del vertice Udc tenuto il 7 dicembre alla presenza del direttivo comunale, del segretario cittadino Luigi Orlandi, del parlamentare Amedeo Ciccanti e del segretario provinciale Sergio Corradetti.
E’ una chiara risposta (negativa) all’auspicio espresso dal sindaco Gaspari sabato scorso, quando il primo cittadino ha parlato dell’Udc come forza politica “responsabile” auspicando un suo voto favorevole al bilancio di previsione. Un documento importantissimo, che se bocciato spalancherebbe le porte alle dimissioni del sindaco.
Lorenzetti e Nico, nel resoconto dell’assemblea, forniscono una panoramica delle posizioni espresse da tutti gli esponenti Udc presenti. Secondo quanto dicono, Amedeo Ciccanti ha sostenuto la necessità di un confronto con la giunta comunale su alcuni temi fondamentali della città, compreso il bilancio, e ha ribadito la contrarietà ad una fine anticipata dell’amministrazione Gaspari. Il segretario comunale Orlandi, anch’egli sulla linea di evitare il commissariamento della città, ha chiesto al partito un ulteriore incontro. Lorenzetti e Nico, che sono coloro che andranno in consiglio il 23 dicembre, han detto no al bilancio e ai fini dell’attesa seduta del 23 dicembre è quanto ha più rilevanza. L’altro consigliere Udc, Edio Costantini, (candidato sindaco nel 2006 per An e Udc) non si è espresso.
Vediamo nel dettaglio le posizioni espresse da Lorenzetti e Nico con le loro stesse parole:
«L’Udc di San Benedetto vuole rimanere forza di opposizione responsabile e alternativa sia al locale Pdl che al Pd e alla sua coalizione, la cui azione politico-amministrativa si sta mostrando inefficace, contraddittoria e vacua, danneggiando così la nostra città».
«Intendiamo continuare un’opposizione non preconcetta all’amministrazione Gaspari fatta di proposte costruttive, esprimere voto contrario all’approvazione del bilancio della giunta Gaspari nel consiglio comunale di prossima convocazione, coerentemente a quanto espresso nelle precedenti sedute; vogliamo continuare il confronto leale e costruttivo con il sindaco Gaspari su temi importanti della città ampiamente condivisi dalla cittadinanza sempre che quest’ultimo permanga sorretto dalla propria maggioranza. Non intendiamo promuovere o avallare nessuna iniziativa mirante a formalizzare eventuali mozioni di sfiducia che dovranno eventualmente scaturire dalle forze critiche interne alla stessa maggioranza e solo successivamente essere votate con coerenza in Consiglio Comunale».
Poi una valutazione di Lorenzetti e Nico sulla posizione complessiva del loro partito: «Dall’ampio dibattito scaturito dall’incontro la stragrande maggioranza dei presenti si è espressa in sintonia con la nostra posizione. Non possiamo quindi che rilevare, data l’ampiezza e le risultanze delle consultazioni, che quella espressa sia la posizione più adeguata e riconosciuta dal nostro elettorato. Tanto dovevamo per rendere utilmente informata l’opinione pubblica e per sgombrare il campo da equivoci e provocazioni che parlano di prezzi o di poltrone».
Facendo riferimento, con questa nota polemica, alle ipotesi fatte in più ambienti che avrebbero visto l’Udc in attesa di entrare nella giunta Gaspari con un proprio assessore, come “compendio” a un eventuale voto favorevole al bilancio di previsione. Così non è, e le dichiarazioni d’intenti del partito centrista in questo senso sono inequivocabili.
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Il fatto di non votare a favore del bilancio di previsione e poi non firmare la sfiducia a questa giunta comunale che ormai non è più sostenuta da una maggioranza in grado di governare, mi sembra il voler tenere un piede in due staffe e approfittare della situazione a proprio vantaggio!!! Praticamente un comportamento che cozza con la frase: "sgombrare il campo da equivoci e provocazioni che parlano di prezzi o di poltrone"
La citta' non possiede armonia di governo da diversi anni come se forze esterne al consesso comunale determinassero una sorta di geverno parallelo alla volonta' dei cittadini cosiddetti di serie B. La risultante in effetti e' la paralisi della citta' intera. Riguardo alla sfiducia non sembra proprio che vada in porto per capacita' di chi la sostiene anche perche' non ci capisce quale possa essere l'alternativa all'attuale Sindaco. Poco e' dire che siamo messi male.
Con questo commento fatto dall’Udc, la politica di fatto diventa una cosa di scambio, infatti non comprendo il fatto che una parte politica, l’Udc, è all’opposizione e il voto contrario al bilancio lo dimostra, ma questo partito non vota la sfiducia alla giunta, dimostrando ormai tutto è radicato nello scambio o meglio accomodamenti di poltrone. E’ impensabile dialogare con il Sindaco, perché la Giunta non esiste, e questi credono che, come hanno detto sopra? ” vogliamo continuare il confronto leale e costruttivo con il sindaco Gaspari su temi importanti della città ampiamente condivisi dalla cittadinanza sempre che quest’ultimo permanga sorretto… Leggi il resto »
Fateci caso,
ormai i politici hanno raggiunto una tale isteria che non solo "mentono sapendo di mentire", non solo "riscrivono la storia", ma cambiano il significato alle parole.
Tra un po' qualcuno dirà "idiota" al suo avversario, sostenendo che non si tratta di un offesa, ma di un complimento.
Lo avevo scritto già per quanto riguardava Menzietti e Donati, lo riscrivo ora sul filo diretto Lorenzetti-Nico/Ciccanti. Dico una cosa ovvia ma eretica per la nostra pratica politica. Amedeo Ciccanti non mi risulta essere cittadino sambenedettese, come invece Nico e Lorenzetti. Non vedo quindi perché Nico e Lorenzetti debbano sottrarre il proprio mandato rappresentativo e democratico, ottenuto con il voto dei sambenedettesi, ad una autorità superiore che risponde al nome di PARTITO, e che si arroga il diritto, da sinistra a destra passando per il centro, di consigliare e indirizzare ed essere un elemento di potere del tutto estraneo alle… Leggi il resto »
Mi trovo in piena sintonia con Pier Paolo non capisco come una Città come San Benedetto debba essere ostaggio di Donati e Ciccanti uno di Acquaviva e uno Ascolano Nico Lorenzetti Menzietti e Cipolloni riuscite a ragionare co la testa vostra? State a fà il gioco di Donati e Ciccanti per avere cosa? Chi vivrà vedrà!