SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Senza mezzi termini: facciano sapere quel che vogliono fare. Arriva dai vertici del Partito Democratico provinciale uno stop dichiarato a Nazzareno Menzietti e Libero Cipolloni, consiglieri comunali del Pd di area “donatiana” che, un giorno sì e l’altro pure, hanno lasciato intendere di voler sfiduciare il sindaco Giovanni Gaspari, sempre del Pd.
Mauro Gionni, segretario provinciale, a nome dell’intera segreteria e dei coordinatori di circolo, si fa carico di non abbandonare Gaspari e anzi di richiamare «i due componenti» (mai citati per nome in pieno stile veltroniano: non portò bene, per la verità) pienamente all’interno della maggioranza.
«Eventuali problemi di carattere politico debbono essere esplicitati nei luoghi deputati ma nel rispetto della democrazia interna del partito: posizioni individuali di dissenso non possono mortificare coloro che si impegnano con lealtà dedizione e disinteresse, nelle varie amministrazioni locali» scrive Gionni.
«Biasimiamo, pertanto, le dichiarazioni e l’atteggiamento assunto da due nostri iscritti e rappresentanti al Comune di San Benedetto esprimendo la nostra approvazione all’operato del sindaco. Giovanni Gaspari, responsabilmente, nel rispetto dell’impegno preso con i cittadini, deve portare avanti la legislatura considerato anche il delicatissimo momento economico, senza precedenti, di tutte le nostre città. Ipotizzare oggi un commissariamento del Comune di San Benedetto significherebbe, fra l’altro, far abbattere sui cittadini, in particolare i più deboli, in maniera ancora più forte la crisi economica ed occupazionale che l’intero territorio sta attraversando»  è la considerazione del segretario provinciale.
Quindi: «Invitiamo tutti i nostri rappresentanti ad assumere un atteggiamento di responsabilità e le altre forze politiche che compongono la maggioranza a condividere le scelte della giunta al fine di poter concretizzare tutte quelle progettualità che l’amministrazione sta portando a termine. Qualunque iniziativa personale da parte di rappresentanti istituzionali, espressioni del Partito Democratico, in pubblico e palese contrasto con la linea politica del Pd, dovrebbe essere ormai valutata dagli organismi competenti al fine di assumere le conseguenti decisioni».