ROMA – Il Presidente Confcommercio San Benedetto Fausto Calabresi e la Presidente provinciale del Sindacato Italiano Balneari Confcommercio Enrica Ciabattoni hanno accompagnato a Roma gli operatori della propria categoria. Erano in prima fila insieme a oltre 5 mila imprenditori balneari per l’Assemblea Generale delle Imprese Balneari. Tra i tanti amministratori dei Comuni d’Italia anche la città di San Benedetto era presente con la partecipazione di Giulietta Capriotti. In mancanza di risposte precise e in tempi brevi alla vicenda legata all’infrazione comunitaria che modifica la durata delle concessioni demaniali, le 28 mila imprese balneari italiane rischiano di chiudere e con esse l’attività di oltre quattrocentomila addetti. Questi i motivi della protesta della categoria.
Il presidente di Sib-Confcommercio, Riccardo Borgo, ha  sollecitato le forze politiche ad «emanare entro fine anno una norma che appiani provvisoriamente il contenzioso con l’Ue, salvaguardando allo stesso tempo le imprese con l’adozione di criteri guida in grado di tutelare attività e investimenti». Poi ha avvertito: «Periodi di proroga di 3 o 5 anni non ci soddisfano perché manca il respiro necessario per completare gli investimenti e salvaguardare l’occupazione. Un periodo di 20 anni – ha aggiunto Borgo – ci consentirebbe un passaggio non traumatico tra i due regimi normativi».

Il Ministro Fitto secondo l’associazione di categoria ha infine annunciato che il governo «sta lavorando a un progetto di proroga di 5-6 anni per le concessioni balneari». «E’ in ogni caso aperto ormai da tempo – conclude – un confronto all’interno dell’Ue. Auspico che le  associazioni delle imprese balneari partecipino al tavolo interministeriale per la ridefinizione dei canoni demaniali».