ANCONA – La rabbia dei Pendolari dell’Adriatico. Di fronte al taglio indiscriminato di fermate tra Marche e Abruzzo dei servizi di Trenitalia (a San Benedetto resteranno appena 2 fermate sulle attualie 14), il Movimento Pendolari dell’Adriatico fa conoscere tutta la sua incredulità: «Denunciamo la modifica peggiorativa dell’offerta dei servizi di Trenitalia. Sono state soppresse importanti fermate a Giulianova, San Benedetto, Porto San Giorgio, Civitanova Marche, Senigallia, Falconara Marittima e Fano. Altri treni, come l’Es9780, ha subito altre modifiche peggiorative, dato che è stato posticipato di oltre un’ora, probabilmente per assecondare le esigenze sulle tratte ad alta velocità delle Regioni del Nord».
«E’ un danno enorme per centinaia di pendolari interregionali che hanno necessità di collegarsi con Bologna e Milano, ma sono certi anche i risvolti negativi sul turismo» si legge nella nota.
Ad esempio, il treno Es9780 è l’unico collegamento in mattinata verso Bologna e Milano: arriva a San Benedetto alle 7,13, ad Ancona alle 8,15 e a Pesaro alle 8,52: per tutte le città intermedie è stato soppresso e posticiparlo di 60 minuti rispetto all’orario indicato significherebbe «vedere precluso l’utilizzo di questo servizio fondamentale».
L’associazione fa notare che «è inammissibile che Trenitalia comunichi una notizia del genere solo attraverso delle “indiscrezioni”, ed è inammissibile che Marche ed Abruzzo, già penalizzate dal fatto di essere le uniche due Regioni non toccate dall’alta velocità, continuino a dover subire pesanti disservizi».
I firmatari del comunicato stampa, oltre al Movimento Pendolari dell’Adriatico, sono Cittadinanza Attiva Marche, Adiconsum Marche, Adoc Marche, Federconsumatori, Assoutenti-Utp Marche, Comitato Treno per Amico, Movimento Difesa del Cittadino Marche.