SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Auditorium pieno, personalità politiche della Regione e della Provincia. Apre il presidente del consiglio comunale Giulietta Capriotti: “No a passerelle politiche, vogliamo risposte dagli imprenditori”.

Interviene l’ospite politico più atteso, il governatore Gian Mario Spacca, giunto da una riunione con le realtà industriali in difficoltà ad Ascoli: “Governo di sinistra deve pensare al lavoro come priorità. Crisi economica globale, calano le esportazioni, era impossibile che ciò non toccasse le Marche e il Piceno, ma da noi c’è la massima determinazione. Manovra regionale anticipata a settembre per misure straordinarie oltre quelle previste normalmente, contratti e contributi di solidarietà, ammortizzatori sociali in deroga per la cassa integrazione alle imprese con meno di 15 dipendenti, artigianato, commercio, terziario e primario, assegni alle famiglie dei lavoratori- 28 milioni di euro per il Piceno, 10 solo per San Benedetto, deroghe sperimentate per la prima volta in Italia nel Piceno, nel 2005. Ma anche nel pesarese ci sono le difficoltà, in Val di Chienti, non solo qui. Strategia è proteggere i lavoratori, Istat dice che base occupazionale totale non si è modificata rispetto a prima della crisi, la differenza è che a giugno 2008 erano dentro le fabbriche, ora sono occupati ma sono coperti da ammortizzatori sociali.”

“La manovra – prosegue Spacca – continuerà nel 2010, tutti gli ammortizzatori sociali, anticipazione della cassa integrazione quando l’Inps ritarda nell’erogazione degli assegni. Ieri accordo con sindacati per ulteriori misure nella formazione, e altre iniziative per le famiglie disagiate, con persone non auto sufficienti, misure per integrare i servizi a loro destinate, ci sono altri cinque milioni di euro per questo. Ma forse la manovra più importante è quella che riguarda la riduzione dell’Irap, che nessuno osava pensare….lo Stato ci sta provando ma è scappato a gambe levate….lo facciamo grazie al risanamento dei conti della sanità regionale, che nel 2007 è tornata in pareggio….la pressione fiscale è ridotta del 47% nella nostra legislatura, soprattutto per l’addizionale Irpef e ora per l’Irap. Meccanismo semplice, imprese con 500mila euro di produzione netta che assumono una persona nel prossimo anno, hanno l’azzeramento dell’Irap. Tra 500 e un milione e mezzo che ne assumono due, hanno l’azzeramento, e così via”…

“Alle imprese serve liquidità, ma la Banca Europea degli investimenti conta su di noi, e arriveranno 200 milioni di euro per investimenti che stanno venendo messi a bando. Per l’accordo di programma sul Piceno e per la Zona Franca, il Governo non sembra avere grande volontà, eppure una Zona Franca verrà istituita a Ventimiglia, guarda caso il collegio elettorale del ministro Scajola”…

Ancora Spacca: “Strategia duplice: proteggere i lavoratori con gli ammortizzatori sociali, che però non durano in eterno. E poi strategia di attacco, reindustrializzazione, sperando di avere sostegno dal Governo per accordo di programma Val Vibrata-Val Tronto e zona Franca. Ma il Piceno non è abbandonato dalla Regione (Spacca ha diffuso un dossier con le misure della Regione per la crisi economica picena, ndr)… ”

Interviene il vice presidente di Confindustria Ascoli, Tommaso Caroselli Leali, che presenta un documento di richieste al governatore Spacca e parla di “Patto sociale” fra le forze che sono sul campo, che devono raggiungere un accordo perché sono cambiate le condizioni della situazione economica.
“Prima ogni componente dell’economia voleva per sé i maggiori benefici possibili, banche, imprenditori, lavoratori. Ma ora questo è finito, c’è il quinto giocatore che è la crisi, che purtroppo non durerà poco, ho dati terribili in mano che riguardano alcuni settori in fortissima difficoltà”.

“C’è la condizione storica e le condizioni politiche per questo Patto, e bisogna che ogni categoria cambia la percezione della controparte, non più nemico ma collaboratore”…
“Ridefinire i rispettivi ruoli, non creare aspettative destinate a essere disilluse e a creare conflitto sociale, che non portano da nessuna parte. Ridefinire il ruolo dell’impresa, del lavoratore, delle banche, che non sono le aiutanti delle imprese….Prima fase è andare sul tavolo imprese e lavoratori”…Infine un monito: “Nessuno può vivere bene in un posto in cui tutti vivono male”…

Intervento del commerciante Stefano Gaetani (proprietario di un supermercato): “Perchè non si parla di ammortizzatori sociali per i proprietari delle attività?”. Poi parla Roberto Giobbi, dipendente della Roland. “Noi non parliamo di crisi, la viviamo”…Parla della petizione popolare della associazione Lavoro & Welfare. “Voglio parlare di infrastrutture, ad esempio la bretella. Se ne parla dagli anni ’70, e ancora non l’abbiamo”. E poi dei bonus che a suo dire spetterebbero alla produzione di strumenti musicali.

Poi l’intervento del segretario provinciale della Cgil Giancarlo Collina: “Crisi del settore edile, di quello agroindustriale. Bene questa occasione di ascolto da parte delle istituzioni, ci vuole attenzione sul territorio, speriamo che le nostre imprese anche piccole possano fare rete, muoversi sulle filiere di maggior respiro, con la collaborazione delle rispettive associazioni di rappresentanza nell’industria e dell’artigianato, delle ditte individuali. Chiediamo che venga messo in pratica il protocollo Tronto val Vibrata, lo stipulammo con Bersani nel governo Prodi, ne riparlammo a settembre nella Marcia del Lavoro per il territorio, quel documento è grande opportunità, è il momento che oltre alle nostre sollecitazioni, a quelle della Regione (3 incontri con Scajola, ripete Spacca), giungano anche quelle della Provincia. Poi bisognerebbe cercare di creare un marchio produttivo del Piceno. Per la reindustrializzazione, occorre intravedere la possibilità di trovare nelle aree industriali dismesse la possibilità di reinserire nuove imprese del Piceno. Una difficoltà dell’ascolano è che non c’è molta dinamicità nella costituzione d’impresa oltre quella individuale”. “Metropolitana di superficie, dinamicità della cantieristica portuale sambenedettese, chiediamo alla Regione un impegno (Spacca ribadisce che la Regione ha anticipato per il 2010 i fondi che dovranno poi arrivare dai fondi europei Fas)”.

Andrea Marinucci,   consigliere comunale dei Verdi: “Economia deragliata a causa dei piloti ubriachi, delle multinazionali, della globalizzazione, dell’iper liberismo…il grande mercato mondiale non esiste, perché solo il 30% della popolazione mondiale può acquistare i loro prodotti, e allora per abbassare i costi il lavoro finisce sotto i tacchi”, “maggiore attenzione all’ambiente, vere energie alternative, non inceneritori come vuole fare la Provincia con il presidente Celani, sviluppiamo il turismo natura, poli logistici ferroviari, il Parco Marino, l’economia del ben vivere è una buona soluzione per uscire dalla crisi “…

Marucci (Ugl): “Assessore Donati delegato al Piceno, e si lamenta perché è senza portafoglio…sui casi Arena e Foodinvest è mancato un ruolo forte della Regione per sostegno ai lavoratori e sviluppo dell’impresa. Ma ci vuole anche impegno del Governo. E poi sosteniamo l’ipotesi di sviluppare i patti fra i produttori”.

Interviene Francesco Vagnoni, del comitato di indirizzo del Distretto Agroindustriale: “La crisi? Nel Piceno è pioggia sul bagnato…”… “noi stiamo lavorando da anni a un progetto, che di fatto era stato chiamato inizialmente patto programmatico, con incontri fatti con la Regione, con gli assessori Petrini e Badiali, e si sono messe a punto cose che stanno nel vostro attuale documento programmatico. L’Accordo di Programma? Dovrebbe integrare assi come infrastrutture, ricerca, sviluppo, promozione, formazione, ricollocamento dei lavoratori. Su queste questioni, abbiamo fatto un’indagine preliminare, sentendo 34 aziende, dell’agroalimentare, dell’energia, del turismo, del manifatturiero innovativo, disponibili a investire 194 milioni di euro nonostante la crisi, supportati però dalla mano pubblica. Secondo i calcoli, porterebbero a 540 posti di lavoro diretti, più 1300 persone di incremento indiretto. Ci sono possibilità di sviluppo da parte di imprese locali, perciò”.

Luigi Orlandi, segretario comunale Udc: “Problema è giunto quando banche hanno prospettato ai risparmiatori e alle aziende che l’investimento finanziario frutta più degli interessi sul risparmio”…”e poi i risparmi sono stati bruciati…” “la politica deve tornare a parlare con le banche” “quando i gruppi finanziari venivano a comprare le aziende poi andate in crisi nel Piceno, ricordiamoci che i nostri politici ci andavano a braccetto, con questi imprenditori di carta. Premiate chi costruisce mura, chi dà lavoro vero, non chi punta alla mera speculazione finanziaria sui marchi”.

Interviene Mariano Vesperini, cittadino: “Visto che Spacca in questo momento non c’è, mi rivolgo agli assessori. Non so se avete visitato i luoghi di rifacimento delle spiagge, a Grottammare e nella zona di Marina Palmense. Soldi spesi, quanto ci costa questo movimento di sabbia? Alla prima mareggiata tutta la sabbia messa a maggio verso il Tesino, è scomparsa in autunno…”. Eppure Spacca sostiene che il ripascimento della costa la Regione lo fa solo con le scogliere, con i massi…. ma evidentemente non ricorda che nel 2008 la Regione finanziò il ripascimento della spiaggia di San Benedetto con il dragaggio del porto (clicca qui per leggere l’articolo di rivieraoggi.it dell’epoca).

L’imprenditore delle energie rinnovabili Giovanni Cimini: “Nella crisi, solo chi si innova si può affermare. Occorre reinventarsi, e le eccellenze del territorio, il merito, i risultati, vanno premiati..non va invece premiata l’autoreferenzialità di chi non ha lo slancio di portarsi in avanti. Lavorare per creare un distretto dell’energia. Un ottimo brand per la Provincia potrebbe essere un albergo autosufficiente energeticamente. I politici non dovrebbero mettere i bastoni tra le ruote all’innovazione. E inoltre, la politica paghi borse di studio ai giovani promettenti per andare a specializzarsi all’estero”.

Paolo Perazzoli (segretario regionale Confesercenti): “Occorre riprendere il discorso strategico iniziato con il rapporto di Massimo Rossi con le forze sociali, lavorare assieme su progetti condivisi e basati su esigenze concrete. Nel breve periodo, faccio una proposta: si parla tanto di Piano Casa, la Regione ha approvato legge positiva, ma se non si creano condizioni affinchè i giovani acquistino le case, è difficile farle. Serve intervento pubblico per creare un fondo di garanzia verso le banche, negli acquisti delle abitazioni…Nel turismo, che crea occupazione e regge alla crisi, buono l’impegno dell’assessore Solazzi verso il governo nella continuità temporale delle concessioni demaniali, la continuità dà certezza nella prosecuzione dell’investimento…” “sulle scogliere, chiedo che Regione metta soldi per scogliere, meno spiaggia sono meno soldi nelle casse di imprenditoria sambenedettese”…

Un lavoratore della Itac di Grottammare (lavanderia industriale con 250 dipendenti oggi chiusa) sostiene che “non ci sono i soldi per la riconversione dei lavoratori... per la formazione…. viene fatto un corso di formazione per sole 30 persone, e sembra pure che sia una sorta di regalo, perchè la Provincia non ha i soldi”…

L’assessore Carboni di Grottammare: “attenzione a viabilità ed energia, semplificazione del fare impresa,puntualità nei pagamenti della pubblica amministrazione ai fornitori privati, vicinanza delle banche al territorio,,,, queste sono le condizioni per ritrovare un modello di sviluppo per il Piceno..a Grottammare 600 persone che fra due tre anni non avranno più gli ammortizzatori sociali che hanno ora, e non avranno messo su una impresa in proprio, che fra l’altro hanno una incomprensibile criminalizzazione. Problema serio, per famiglie, aziende e tutti gli enti pubblici…”

Amedeo Ciccanti, parlamentare Udc: “Crisi qui è maggiore perchè qui fino al 1990 Cassa del Mezzogiorno e poi si andò avanti con quei criteri di produzione assistita, preda di delocalizzazione…poi ora la crisi globale finanziaria…. qui i distretti non hanno attecchito al di là dell’agroindustriale che poi non è decollato… questo da una parte non ha dato propulsione, però dall’altra ha riparato dalla crisi globale del territorio legata alla crisi di un solo settore..qui possiamo compensare la crisi di un settore con la buona tendenza di altri settori…qui ora abbiamo micro multinazionali tascabili, che vanno aiutate con centri servizi e con il sistema universitario per la trasmissione della conoscenza sul territorio. Protocollo d’intesa Valditronto Valvibrata è rimasto fermo da un anno e mezzo.. gli enti locali non hanno nominato i propri rappresentanti nel gruppo di coordinamento, il Governo non nomina i suoi dirigenti.. ora però se domani il Governo convoca il gruppo, qual’è la proposta degli enti locali? Non l’abbiamo, non abbiamo mappatura di necessità per formazione, credito e innovazione. Eppure ci sono filoni finanziari da leggi già approvate… qualcuno si deve prendere la responsabilità di portare un pacchetto di proposte al Governo… Zone Franche Urbane, i soldi sono finiti, finiti i soldi stanziati da Finanziaria 2007, quindi ora non illudiamo le persone, è promessa che non si può mantenere…” (ma Spacca contesta dicendo che il Comitato interministeriale per la programmazione economica ha stanziato 300 milioni per le aree di crisi, quindi anche per Zone Franche o accordi di programma….) ma Ciccanti insiste: “i criteri devono essere riformulati su misura per il Piceno, chi ci assicura che venga fatto?” e Spacca risponde “la Regione Marche ha fatto richiesta solo per il Piceno” ….”Sgl Carbon, avete deciso che i 30 milioni, se ci sono, vanno per la creazione di infrastrutture residenziali, e non per il Parco Tecnologico”,,,, “Elettrificazione ferrovia Ascoli-Porto d’Ascoli a me non convince, secondo me serve per il centro logistico Marconi, ma allora si faccia arrivare fino a lì, non fino ad Ascoli…ma quei fondi servano per cambiare il tracciato dell’attuale ferrovia, ricollocando la stazione ferroviaria di San Benedetto….”.

Piero Celani (presidente della Provincia): “Due atti, una delibera di giunta regionale del 13 marzo 2007 con cui sono state individuate le aree economicamente depresse delle Marche, e poi il 27 marzo protocollo Valvibrata Valtronto, certificano che il Piceno è in crisi e abbiamo diritto a finanziamenti…lavorare sull’immediato e sulle casse integrazioni, secondo binario è quello degli interventi strutturali, dove il Piceno è rimasto indietro…fare sistema sul territorio, un Patto sociale per il territorio…. stiamo facendo concertazione, incontri tematici, mirati… quello di Rossi è stato molto un buon lavoro, ma ora occorre mirare sui singoli temi”. Sulla Zona Franca, Celani dice che il Comune di Ascoli di cui era sindaco dice che la richiesta la fece anche sapendo che non si rientrava nei parametri…ma lo abbiamo presentato lo stesso per sperare di rientrare in un eventuale abbassamento dei parametri, che comunque erano legati al 2005. Sull’elettrificazione della ferrovia Ascoli San Benedetto, Celani parla di progetto strategico, abbiamo individuato quali sono le stazioni lungo la tratta, perché in una città territorio il trasporto su rotaia è fondamentale per turismo, lavoro, trasporto. “Il progetto di fatto non c’è, però lo faremo subito, stiamo facendo convenzione con Ferrovie dello Stato in modo che lo facciano loro e si faccia un appalto integrato, loro anticipano un milione e mezzo, poi arrivano i fondi Fas”.”Accordo di programma, gli enti locali hanno indicato i nostri rappresentanti al tavolo del ministero, ora attendiamo che loro mettano i propri dirigenti, diamo informazioni corrette. Sgl Carbon? L’operazione è partita nel modo giusto, si è deliberato per il che cosa fare, i fondi stanno nel calderone della reindustrializzazione delle aree industriali dismesse, ora il primo problema è la bonifica, altrimenti abbiamo un’altra cattedrale nel deserto per 50 anni, venerdì prossimo spero che sia la finale Conferenza dei Servizi. E il polo tecnologico scientifico può dare sviluppo e innovazione”…
Spacca in chiusura: “Patto sociale? Esiste già… Accordo di programma? Manca il decreto del ministero per lo Sviluppo Economico, serve per stimolare nuove attività, avere incentivi. Se non c’è, ci sarà per forza la Zona Franca, il Cipe ha stanziato 300 milioni di euro che vanno localizzati fra Piemonte, Sicilia e Marche”…

Il sindaco Gaspari conclude ringraziando tutti i partecipanti
“Dobbiamo capire qual’è il progetto complessivo di questo territorio, stasera occasione per ascoltare e capire quali progettualità hanno la Regione e la Provincia…Dobbiamo riflettere e focalizzare meglio le nostre risposte. I settori che individuiamo sono il porto, il turismo, con il Piano Casa regionale che ha recepito la nostra proposta di incremento volumetrico per demolizione e ricostruzioni degli alberghi, progetti assieme alle nostre due università per la tutela del mare e per le risposte alla crisi economica. Poi voglio chiedere una cosa, uno sforzo dalla Regione per intensificare la lotta contro il punteruolo rosso, che a Palermo ha ucciso 5000 palme, da noi ci sono Comuni che stanno abbandonando la lotta impari contro questo parassita delle palme…L’ultima questione è il commercio, da concertare le deroghe alle aperture con l’Abruzzo. Ora saranno utili report mensili o bimestrali alle forze sociali e politiche dello stato di attuazione di questi percorsi”
“Non è stata passerella elettorale, perchè sono momenti cruciali a Roma per l’approvazione di importanti provvedimenti”