MARTINSICURO – E’ stata denominata “Due mari” l’operazione dei Carabinieri di Alba Adriatica che ha portato nella giornata di giovedì 22 ottobre all’arresto a Martinsicuro di due liberiani e un ganese che da Napoli arrivavano ogni fine settimana nella città truentina per spacciare ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti.

Viaggi puntuali dei tre extracomunitari clandestini che dal capoluogo campano portavano la droga a Martinsicuro utilizzando i mezzi pubblici, per passare inosservati ed evitare controlli, scegliendo ogni volta percorsi sempre differenti, con più cambi di pullman e treni.  

Giravano poi per la città con grossi borsoni, fingendosi venditori ambulanti, tanto che nella giornata di giovedì, quando è scattato il blitz a Martinsicuro in alcuni appartamenti di una palazzina dove avevano la base operativa per lo smercio, hanno cercato di difendersi dicendo che erano semplici venditori di fazzoletti.

Le perquisizioni dei militari hanno permesso di trovare 19 ovuli da 5 grammi di eroina ciascuno, 100 grammi di droga sfusa, 9mila euro in contanti e alcuni cellulari. I tre extracomunitari non rifornivano i tossicodipendenti, bensì i cosiddetti “cavalli”, ossia gli spacciatori al dettaglio che acquistavano i singoli ovuli da cui poi ricavavano le dosi per la vendita. E’ stato calcolato che se tutto il quantitativo di droga fosse stato immesso sul mercato si sarebbe ricavata una somma di circa 20mila euro. Cifre quindi di una certa consistenza, che ogni settimana i tre incassavano dallo smercio della droga portata da Napoli.

Dopo gli arresti le indagini si sono concentrate anche sui titolari (tutti italiani) degli appartamenti nei quali alloggiavano i tre spacciatori a Martinsicuro: dovranno infatti dimostrare di aver stipulato regolari contratti di affitto, per non incappare in condanne penali in base all’art 12 del d. lgs 286 del 98 (comma 5-bis) che punisce con la reclusione da sei mesi a tre anni chiunque affitti un immobile a cittadini stranieri non in regola con il permesso di soggiorno. Qualora vengano riconosciute responsabilità, la condanna implicherebbe anche la confisca dell’immobile.

«Sarebbe il primo provvedimento di confisca attuato nella zona – ha affermato il Capitano Pompeo Quagliozzi». A tal proposito le Forze dell’ordine hanno ribadito l’importanza di intensificare i controlli proprio sugli affitti degli appartamenti per punire i proprietari che non stipulino regolari contratti e disincentivare così la permanenza sul territorio di extracomunitari irregolari.