SAN BENEDETTO DEL TRONTO – I parlamentari piceni Amedeo Ciccanti e Luciano Agostini presenteranno un emendamento al testo della nuova legge Finanziaria per convincere il Governo a eliminare i vincoli di inalienabilità decennale sui beni immobili che gli enti pubblici acquistano dal Demanio dello Stato. È il caso dello stadio Ballarin, che il Comune ha acquistato dall’Agenzia del Demanio con l’intenzione di cederne la proprietà alla Fondazione Carisap, che vi avrebbe dovuto realizzare un’opera architettonica di pregio firmata dall’archi-star internazionale Bernard Tschumi. Ma poi il Comune ha appurato che ogni tipo di cessione delle aree sdemanializzate era vietata prima del trascorrere di dieci anni di tempo, secondo quanto stabilito dalla Finanziaria del 2005 in una norma che ha la ratio di evitare ogni rischio di speculazioni. Il vincolo, infatti, si applica su ogni bene immobile che un ente pubblico acquista dal Demanio godendo di un diritto di prelazione.

La nuova legge Finanziaria sta iniziando il suo iter di discussione alle Camere. Ciccanti, che fa parte della commissione Bilancio della Camera dei deputati, ha avuto un incontro con il sindaco Giovanni Gaspari venerdì mattina. All’uscita, il parlamentare ascolano dell’Udc ha manifestato ottimismo: «Anni fa ebbe successo una mia iniziativa alquanto simile, per sbloccare il vincolo sull’area del tirassegno ad Ascoli, che era del Demanio militare. Speriamo di avere successo anche ora, l’investimento di dieci milioni di euro della Fondazione Carisap sarebbe davvero una bella cosa».

Alcune settimane fa, il sindaco Gaspari era tornato a parlare della vicenda Ballarin, manifestando un moderato ottimismo sul fatto che si potesse riaprire la partita per cedere la proprietà alla Fondazione Carisap.