SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dall’assessore alla Cultura del Comune di San Benedetto, Margherita Sorge, riceviamo e pubblichiamo.
Alla quotidiana ricerca di visibilità e di notizie “ad effetto”, i responsabili della Pro Loco stavolta hanno scelto di prendersela con il Santo, o meglio con il programma di celebrazioni che il Comune, il Comitato festeggiamenti e la Curia hanno allestito per celebrare la ricorrenza del 13 ottobre.
Ma il desiderio di polemizzare è stato talmente irrefrenabile da impedire una lettura attenta del programma: altrimenti ci si sarebbe accorti che la figura del Santo ha caratterizzato una miriade di appuntamenti. A cominciare dall’incontro promosso dal Circolo dei Sambenedettesi nella mattinata di sabato 10 ottobre, con grande partecipazione di cittadini e studenti, nel corso del quale sono intervenuti gli studiosi Pietro Pompei, Gabriele Cavezzi mentre il nostro Vescovo ha svolto un interessante intervento proprio sul profilo umano e religioso di Benedetto. A quell’incontro era presente anche il dottor Romani il cui interessantissimo e documentato volume sul Santo ha in passato giustamente ottenuto il sostegno comunale e la nostra doverosa presentazione in Auditorium. Del martire Benedetto si è anche parlato nella presentazione, coronata anch’essa da una larga partecipazione, del volume “Vele ritrovate” svoltasi lunedì pomeriggio a Palazzo Piacentini.
Ma anche la parte più prettamente ludica del programma è stata caratterizzata dal costante pensiero verso il santo Patrono: con questo spirito si sono disputati la “Maratonina del Santo” con centinaia di partecipanti partiti da Cupra Marittima, luogo del martirio, e una “pedalata del Santo” con 218 ciclisti che hanno attraversato i Comuni della Diocesi.
Quanto alla sfilata in costumi d’epoca, non si è trattato di un evento estemporaneo: la città ha ospitato per il secondo anno la “Parata delle rievocazioni storiche”, giunta alla decima edizione e organizzata dall’omonima associazione che raccoglie i comitati e gli enti che si occupano delle più importanti tradizioni delle Marche.
Piuttosto dunque che distribuire accuse gratuite e senza fondamento, la Pro Loco torni ad organizzare eventi come aveva iniziato a fare: liberamente, in autonomia, senza che nessuna autorità comunale possa o debba metterci mano. Se poi il riconoscimento da parte del Comune serve per accedere a finanziamenti regionali, lo si dica chiaramente senza tanti giri di parole.
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Assessore Sorge, non le sembra riduttivo tutto quanto lei ha elencato ??. Contributi Regionali, Il riconoscimento da parte del Comune per una cosi importante realtà ,dovvrebbe essere quanto meno d'obbligo, invece siete in evasione giornaliera sulla questione,avete paura di riconoscvere la Pro Loco. Lei paladina della correttezza e dei dirittied è parte viva , vitale della giunta di questo Comune, crede di fare e di dare un servizio consone alla sua posizione e quindi alla città il non voler dare atto di riconoscere la Pro Loco Sambenedettese ??. Sulla sua persona è il primo intervento che invio nei tre anni… Leggi il resto »
non mi pare che la pro loco sia molto attiva dal punto di vista delle iniziative, né mi spiegherei il motivo di una moltiplicazione degli enti che si occupano di promozione turistica. La mia impressione è che la pro loco sia una sorta di gruppo elettorale in vista della candidatura di Marco Calvaresi alla poltrona di sindaco per il centrodestra nel 2011. Non siete d'accordo?
Sig. Santarelli Francesco prima di Lei c’era un certo ROAR. Forse Lei ha memoria corta , anzi cortissima, la PRO LOCO funziona e funziona anche molto bene. Perchè Lei non si chiede, invece, se è giusto o ingiusto NON procedere al riconoscimento di una realtà del territorio sambenedettese?. Lei però la risposta me la gia data.. La Pro Loco se venisse riconosciuta darebbe molto fastidio al giocattolo di qualche politico. Le altre associazioni turistiche svolgono un servizio intercomunale, lei lo sa?, la Pro loco solo quello locale. In merito al pezzo dell’assessore Sorge sulla partecipazione o meno del Comune nelle… Leggi il resto »
Marco Calvaresi non ne avrebbe bisogno, ma in quanto collega e amico mi sento di dover rispondere alla dichiarazione-provocazione di Santarelli che vuole rimarcare il fine ‘politico’ delle attività di Calvaresi. Tra l’altro non mi sembra sia la prima volta che, specie su questo giornale aperto ai commenti on line di chi vuole dire la sua, si citi (a sproposito) Marco Calvaresi come possibile candidato a sindaco di SBT. Credo di conoscerlo sufficientemente bene per dire con certezza che lungi da lui l’idea di candidarsi ad una possibile poltrona di sindaco, benchè ne abbia le credenziali: con assoluta certezza posso… Leggi il resto »
Io credo che una realtà che, nel bene o nel male, raccoglie migliaia di iscritti e simpatizzanti e si pone come punto di riferimento operativo debba essere rispettata e riconosciuta; che sia riconducibile a un'area politica poco importa. Non credo che una amministrazione comunale abbia il dovere nè tantomento il diritto di discettare sulla provenienza politica dei membri e dei rappresentanti delle organizzazioni o sulle loro intenzioni. Anzi, l'atteggiamento di chiusura dell'amministrazione sambenedettese sta ottenendo l'effetto contrario, dal momento che spinge lontano da sè tutti i cittadini che alla pro loco partecipano, favorendo una caratterizzazione politica della pro loco stessa.… Leggi il resto »
La Pro loco non può essere riconosciuta perchè significherebbe mettere un ulteriore gallo in una piccola aia già molto affollata