GIULIANOVA – Due marinai salvi (Marco e Stefano Marchegiani), uno disperso (Maurizio Fagone). Un peschereccio, il “Diana Madre”, della flottiglia di San Benedetto del Tronto con tre marinai a bordo, di età compresa tra i 38 e i 40 anni, è affondato poco prima delle 18, per le pessime condizioni del mare Adriatico, a largo della costa di Giulianova. Un marittimo è riuscito a raggiungere la riva a nuoto e dare l’allarme, un altro è stato salvato mentre cercava di raggiungere a nuoto la costa, mentre il terzo è attualmente disperso. Le ricerche sono condotte dai sommozzatori dei Vigili del Fuoco.

I due marinai salvi si trovano attualmente presso l’ospedale di Giulianova. A quanto ci ha riferito la Capitaneria di Porto, le ricerche sono state sospese e riprenderanno nella mattinata di domani.
Secondo la prima ricostruzione (scriviamo alle 19 e 45) sul posto sta cercando di avvicinarsi una motovedetta ma i soccorsi sono difficoltosi. Uno dei due feriti ha raggiunto il molo a nuoto, per salvare il secondo è stato necessario l’intervento dei mezzi della Capitaneria di Porto e del gommone della Croce Rossa Italiana. Entrambi i feriti hanno riportato conseguenze fisiche leggere, uno soltanto dei due ha dovuto far ricorso all’assistenza medica direttamente a bordo dell’ambulanza del 118 di Teramo. Al momento non si ha notizia della sorte del terzo componente dell’equipaggio del peschereccio. Le ricerche sono attualmente in corso. Pare che la barca avrebbe avuto difficoltà all’imboccatura del porto al momento del rientro proprio in concomitanza con il verificarsi di una tromba d’aria che avrebbe spostato il peschereccio sugli scogli provocando l’allagamento delle stive.

Nel gennaio 2008, il peschereccio Diana Madre era stato protagonista di un fatto di cronaca meno drammatico, cioè la collisione con un altro peschereccio sambenedettese a 8 miglia dalla costa. Non ci fu nessuna conseguenza per i marittimi imbarcati. Si spera che anche questo episodio si risolva bene.

UN POMERIGGIO DI MALTEMPO A San Benedetto ancora devono toccare terra diverse imbarcazioni. Molti marittimi affermano che il rientro in porto è stato molto difficoltoso e che le loro navi hanno imbarcato acqua nelle stive. Il pericolo maggiore è proprio all’imboccatura del porto, dove il forte vento e il fondale basso rischiano di provocare collisioni con le scogliere dei due moli.

Le condizioni del mare sono peggiorate improvvisamente nel primissimo pomeriggio, intorno alle 14. Gli aggiornamenti meteo davano una forte tempesta in arrivo da Ancona, così molte barche sambenedettesi che si trovavano in battuta di pesca nelle acque meridionali delle Marche hanno cominciato il rientro in porto mentre nei loro punti di pesca il mare era ancora tranquillo, per evitare di imbattersi nella burrasca.