Da Riviera Oggi n.794

 

MARTINSICURO – Le analisi sulle risorse idriche del territorio furono richieste dall’amministrazione Caputi con la delibera 921 del 31/12/96, e furono eseguite su numerosi pozzi dislocati tra Martinsicuro e Villa Rosa. I risultati dello studio furono terminati a novembre ‘97, come indica la data sul fascicolo. Ma da allora del documento si perdono le tracce. L’amministrazione Caputi cadde dopo alcuni mesi (il fascicolo non fu consegnato in tempo?) e in Comune si insediò la giunta Micozzi. Ma nemmeno allora si intraprese una definita campagna di sensibilizzazione e di prevenzione per arginare il fenomeno dell’inquinamento delle falde, come indicato nella relazione (per una precisa volontà politica o perché il dossier era passato inosservato?). Nel 2002 al governo torna il centrosinistra con la Maloni, e sul territorio vengono avviate solo alcune opere di bonifica inerenti situazioni palesemente compromesse, come ad esempio nel caso dei terreni di Spassopoli. Sembrerebbe, da alcune prime informazioni reperite – ma avremo modo di tornare in maniera approfondita sull’intera vicenda – che col nuovo cambio di amministrazione nessuno fosse a conoscenza delle analisi effettuate ormai diversi anni prima.

Eppure il tecnico richiama ad una certa urgenza di intervento quando parla di «una falda che presenta in alcuni  punti uno stato precario» e di «una degradazione delle risorse idriche da considerarsi un problema di rilevante importanza».

A Villa Rosa da qualche mese l’Arta ha provveduto ad eseguire delle analisi sul terreno adiacente l’ufficio postale. Pare che in passato l’area sia stata adibita a discarica abusiva di materiali pericolosi e pertanto potrebbe essere stata soggetta ad inquinamento. Sulla vicenda è in corso anche un’indagine della Forestale. Campioni di analisi sono stati prelevati non solo dal terreno ma anche dalla faglia acquifera sottostante. Se dai risultati si dovesse evincere che sull’area e nelle acque sono presenti valori inquinanti al di sopra del limite consentito, il Comune dovrebbe sobbarcarsi spese ingenti per la bonifica di una vasta zona compresa tra la chiesa, l’ufficio postale e il distretto sanitario.