SAN BENEDETTO DEL TRONTO – «È il segnale di un’economia che riparte», dice soddisfatto il sindaco Gaspari. E rende noto che sono sette le richieste pervenute agli uffici urbanistici del Comune per avere il permesso di trasformare altrettante palazzine residenziali in strutture alberghiere. Un segnale di controtendenza, in una città che fino a pochi anni fa assisteva invece all’abbandono di numerose strutture alberghiere, trasformate in appartamenti o residence.
Un caso emblematico della nuova tendenza è quello del nuovo hotel in costruzione sul lungomare, vicino al torrente Ragnola.
Le concessioni urbanistiche comunali, e anche le leggi regionali, negli ultimi anni hanno cercato di arginare la tendenza a smobilitare gli hotel, concedendo premi volumetrici agli imprenditori alberghieri che scelgono di continuare a gestire quelle che sono le strutture tipiche del turismo sambenedettese.
Ora c’è una nuova norma, contenuta nel Piano Casa recentemente approvato dal consiglio regionale in seguito al Piano approvato dal governo Berlusconi. Spiega Gaspari: «Assieme al sindaco di Pesaro Ceriscioli abbiamo richiesto e ottenuto l’inserimento nel Piano Casa regionale di una norma che prevede la concessione del 35% di volumetria in più per gli hotel che vengono demoliti e ricostruiti».