ASCOLI PICENO – Ascoli non è Roma, per carità. Se ci fossero dubbi, il sito viamichelin.it segnala che tra Piazza del Popolo e Piazza Montecitorio ci sono 191 chilometri di distanza, per 3 ore e 1 minuto di viaggio. Dunque – sia detto, ovviamente, con il sorriso, ma senza perfide ironie – se il deputato dell’Udc Amedeo Ciccanti era in convalescenza per un intervento al piede eseguito all’Esperia Hotel di Modena il 28 giugno («con 60 giorni di riposo e 40 giorni di riabilitazione», leggi qui), aveva tutte le migliori e più ovvie ragioni del mondo per restare a casa piuttosto che nel recarsi alla Camera dei Deputati per le votazioni sullo scudo fiscale. Faceva bene anche se il suo nome è stato ripreso da giornali e siti di tutta Italia che vogliono sapere perché quella pattuglia di deputati dell’opposizione non si sia presentata al voto. Prima, si suol dire, la salute, poi il resto. Ce lo hanno insegnato le nonne, ci mancherebbe.
Tuttavia, se nella nostra posta elettronica, oggi, 6 ottobre, alle ore 16 e 4 secondi, abbiamo ricevuto un comunicato stampa da parte proprio dell’onorevole Ciccanti, con titolo Verbale della seduta del comitato provinciale del 2 ottobre 2009 (scarica Pdf allegato sulla destra, sotto la foto, ndr), e nelle prime due righe leggiamo: La seduta viene aperta dal segretario provinciale Marco Lorenzetti, che illustra l’ordine del giorno. Come previsto al primo punto, prende la parola l’onorevole Amedeo Ciccanti per fare il punto sulla situazione politica nazionale locale e proporre l’approvazione del seguente documento… Beh, il sorriso resta, e, pur senza perfide ironie, come può un cronista persino poco attento non notare che proprio nello stesso giorno, 2 ottobre, alla Camera la legge sullo scudo fiscale passava con 20 voti di scarto tra maggioranza e opposizioni, grazie all’assenza di 32 deputati di Partito Democratico (23), Udc (7), e Idv (1).
Insomma: nessuno ha indagato su dove si trovasse Ciccanti al momento del voto, dopo il suo comunicato in cui spiegava lo stato di convalescenza. Ma nessuno si aspettava che lo stesso Ciccanti comunicasse alla stampa e ai suoi elettori che in quel momento era impegnato in un incontro politico provinciale nel suo Piceno. Sia detto senza perfide ironie. Ma con l’ovvio sorriso sulle labbra.