SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Se la Riviera delle Palme è ormai una unica città, non c’è di che preoccuparsi. Nella speranza, però, che qualcosa si muova. La Fondazione Carisap fa sapere di aver ricevuto, dal Comune di Grottammare, la disponibilità ad ospitare l’opera (un investimento di circa 10 milioni di euro) che dall’autunno 2007 è stata offerta al Comune di San Benedetto. Come si ricorderà, era stata individuata l’area dello stadio F.lli Ballarin, ma impedimenti di natura legale non permettono l’alienazione di quegli spazi a privati prima di dieci anni dall’avvenuta acquisizione dal demanio.
Così la Fondazione, attraverso il presidente Vincenzo Marini Marini, scrive in una nota stampa: «Facendo seguito al comunicato stampa del 7 agosto scorso concernente l’oggetto, in ossequio al principio di trasparenza che ispira la propria attività, la Fondazione, nel ribadire la propria preferenza per la realizzazione dell’opera architettonica nel Comune di San Benedetto del Tronto, informa di aver compiuto una verifica sulla possibilità di realizzare il progetto in altri Comuni della costa. Al riguardo la Fondazione esprime la propria soddisfazione perché il Comune di Grottammare ha fornito un riscontro positivo ed ha espresso anch’esso l’auspicio che di preferenza l’opera si realizzi a San Benedetto; pertanto la Fondazione ritiene che il progetto nella zona costiera – a beneficio dell’intero territorio di riferimento – potrà realizzarsi».
Continua la nota: «Peraltro la Fondazione, attesa la preferenza verso il Comune di San Benedetto del Tronto, ha informato immediatamente il Comune di questa disponibilità ed ha rinnovato la richiesta all’Amministrazione di sapere se l’operazione proposta – nei modi e nei termini già resi noti al Comune nella prima metà del 2008 – fosse realizzabile nel Comune di San Benedetto del Tronto».
Pubblichiamo nel formato Pdf tre documenti: il comunicato del 7 agosto scorso in cui la Fondazione Carisap faceva presente di essere disponibile ad individuare altre aree della Riviera delle Palme. La lettera di risposta del sindaco di Grottammare, Luigi Merli, del 26 agosto scorso. E la lettera inviata dalla Fondazione Carisap al sindaco Gaspari lo scorso 16 settembre.
In particolare Merli ha scritto: «E’ nostra opinione che la Riviera delle Palme rappresenti ormai di fatto un’unica realtà sociale ed economica e, di conseguenza, che la localizzazione di questo grande investimento, in un luogo specificato piuttosto che in un altro, sia ininfluente rispetto alla necessità delle comunità rivierasche. Comprendiamo, tuttavia, che l’originaria collocazione nell’ambito del territorio del Comune di San Benedetto rimanga l’obiettivo principale della Fondazione e, pertanto, nell’esprimere la nostra disponibilità, teniamo a precisare che non vorremmo in alcun modo entrare in concorrenza con la comunità sambenedettese che è oramai un tutt’uno con la nostra».
Chi realizzerà, però, l’opera? L’archistar franco-svizzera Bernard Tschumi si era recata a San Benedetto, camminando per gli antichi e gloriosi gradoni, ed era pronta a firmare il fabouloso progetto. Non è detto che, da archistar quale indubbiamente è, sia ancora disponibile a farlo.
Intanto la Fondazione chiede a Gaspari: «Si invita ancora codesto Comune a dare riscontro alla citata lettera del 29 luglio 2009, così da mettere la Fondazione in condizioni di poter realizzare l’opera a San Benedetto ovvero, in subordine a Grottammare».
L’assist c’è. Vediamo se Giovanni Gaspari saprà segnare il gol. In panchina c’è Luigi Merli che scalpita.
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La Fondazione non attenderà in eterno… si è già mossa, si muoverà verso altri lidi che seppur vicini sono sempre altrui!!
Svegliamoci cari amministratori altrimenti San Benedetto sarà solo la DISCARICA della regione Marche (vd. cassa di colmata) o lo zimbello del turismo (Vedi euro a Nettuno).
Grande opera… Bernard Tschumi: grande architetto… Stiamo forse diventando un pò massoni?
Se penso a tutte gli errori fatti da questa amministrazione, mi viene da piangere!
Ma la DISCARICA di colmata è una GRANDISSIMA opportunità. Già, e i 10,000,000 euro della Fondazione persi, cosa sono?
Continuo a non capire la posizione della fondazione Carisap. Vogliono investire in un'opera che sia un vanto per la città e per la fondazione stessa? Benissimo. Ma perchè chiedere la proprietà del terreno in cui si realizzerà l'opera o anche la concessione della gestione dell'opera stessa? L'intenzione della fondazione è quella di fare' una donazione o un investimento? Altra domanda: la fondazione vuole uno spazio in cui poter realizzare quello che vogliono loro o quello che vorrebbero i cittadini che vivono nei pressi di quello spazio che da pubblico diventerebbe privato con gestione privata? Mi sembra che la confusione derivi… Leggi il resto »
Gaspari ritiene che la discarica sia un'opportunità più grande per la città rispetto ai 10 milioni di euro per un'opera per la cittadina.
@Live: le questione della proprietà è per motivi contabili, sulla destinazione d'uso dovrebbe essere il comune a decidere visto che ci mette il terreno. Comunque non c'è da preoccuparsi ora questa "bega" se la prenderà il comune di grottammare!
Perché non ci facciamo le fognature per tutta la città?
Ogni 100 metri, magari scriviamo che le fognature sono state offerte dalla fondazione Carisap.
Anche sulle varie brochure potremo reclamizzare l'opera.
L'unica pecca sarà che i turisti non potranno più immaginarsi a Venezia quando c'è l'acqua alta.
Caro Live,
qui abbiamo già scritto un anno fa (11 novembre 2008)
http://www.sambenedettoggi.it/2008/11/11/63721/se-marini-marini-svelasse-la-cosa/
http://www.sambenedettoggi.it/2008/11/11/63717/caso-ballarin-una-figuraccia-cercata-con-tenacia/
questo due anni fa (4 dicembre 2007)
http://www.sambenedettoggi.it/2007/12/04/47266/san-benedetto-chiedi-e-ti-sara-dato/
E' vero che la Fondazione non ha mai detto cosa voler realizzare. Ma è anche vero che da due anni chiede al Comune indicazioni sulla "Cosa" (abbiamo pubblicato lettere con queste indicazioni). L'amministrazioni da due anni è inchiodata. Se non fa questo passettino così a lungo richiesto…
I 10 milioni di euro sono solo fumo negli occhi (come il grande archistar). Infatti all’inizio sembrava una donazione poi con il passare del tempo, scoprendo una carta alla volta, è apparso chiaro che la fondazione vuole fare un immobile su una terra donata dal comune di SBT. La cittadinanza aveva chiesto una attrazione turistica (acquario o similari), e allora si sono impantanati. La lettera di Merli è fantastica e va parafrasata: se SBT vuole prendersi questa fregatura se la prenda pure; se mangia la foglia e rinuncia definitivamente, possiamo trattare, “MA SU ALTRE IPOTESI DI LAVORO”
direttore PEROTTI,
ULTIME NOTIZIE : non è uno schero , ECCO PERCHE?
trovata l'area per fare la l'opera che vuole fare la Fondazione Cassa di Risparmio, ecco perchè c'è tanto movimento a San Benedetto , Ecco perchè il Sindaco DICE : grande opportrità per SAN BENEDETTO…….
L'opera? VERRA REALIZZATA SOPRA LA CASSA DI COLMATA.
Opera unica….
Zare' pubblica sto pezzo non fare il cattivo…. scherziamoci come il pesce d-aprile…. grazie.
Una grande opera, di importanza storica, che questa nazione salverà
Per la grande opera tutti i sudditi in città, grideranno viva sua maestà
Una grande opera macchina economica che i massoni rifocillerà
è la grande opera, stupido chi sciopera, quante bastonate prenderà.
Mi viene soltanto la voglia di citare Caparezza……