ASCOLI PICENO – I sindacati confederali presentano la “Marcia per il lavoro del Piceno” di sabato mattina, una manifestazione per portare all’attenzione del Governo la situazione di crisi che ha investito drasticamente tutto il territorio piceno. Due cortei in contemporanea, che partono entrambi alle nove, uno da piazza della Stazione a Castel di Lama e uno da contrada Sant’Anna a Centobuchi. L’arrivo di entrambi è previsto a Spinetoli in piazza San Paolo, intorno alle 12.
«La nostra è una manifestazione programmata da tempo e già annunciata nel corso del consiglio comunale e provinciale congiunto dello scorso Agosto», affermano Giancarlo Collina della Cgil, Rolando Galanti della Cisl e Giuseppe Pacetti della Uil, nella conferenza stampa di presentazione della manifestazione.
«Vogliamo chiedere risposte concrete a Governo e istituzioni. La protesta parte dalla vertenza Manuli ma riguarda tutte le situazioni di difficoltà che si riscontrano nel territorio provinciale. Per questo vogliamo dare un segnale forte, quello di bloccare la Salaria, e anche una collocazione geografica ben precisa in grado di rappresentare una parte ampia di territorio».
La manifestazione è organizzata da Cisl, Cgil e Uil e vede l’adesione della Regione Marche, della Provincia di Ascoli Piceno, dei Comuni del Territorio Piceno e delle associazioni in rappresentanza delle imprese artigiane, commerciali e cooperative.
La partecipazione è aperta a tutti, lavoratori e lavoratrici, istituzioni e forze politiche. Saranno rappresentate le scuole, che rischiano tagli per 400 unità, i disoccupati e le varie aziende del territorio (Manuli, YKK, Itac, Orogel, Novico e tante altre).
«Vogliamo mantenere viva la discussione sulle politiche sociali – affermano ancora i sindacati – e chiedere la riconvocazione del Tavolo ministeriale per i progetti da inserire nel Protocollo Valtronto-Valvibrata. Senza un sistema progettuale serio non si ottengono finanziamenti, come invece avvenuto già in altre realtà come per esempio quella piemontese con il progetto agroalimentare di cui anche il territorio piceno, in particolare nella zona sambenedettese e in quella dell’entroterra, avrebbe bisogno. Anche i Comuni – proseguono – dovranno fare il loro dovere, finanziando e avviando i progetti programmati, anche per rimettere in moto il settore edile che ha visto negli ultimi anni il licenziamento di 1000 dipendenti, che non si vedono ma che hanno ammortizzatori per un massimo di dieci mesi soltanto».
«La realtà è complessa, riuarda tutti – concludono – per questo l’obiettivo della manifestazione è quello di far capire al Governo che è un intero territorio quello che si muove».
Questi gli obiettivi e le motivazioni. Ma non può passare inosservato lo svolgimento, nello stesso momento della giornata, del corteo dei lavoratori riunitisi durante il presidio Manuli sotto il nome dei “Coordinamento dei Lavoratori del Piceno” e che si svolgerà ad Ascoli con arrivo davanti al Palazzo della Prefettura (raduno allo stadio “Del Duca” alle 10).
«Se renderanno chiaro chi organizza e chi aderisce – spiegano i sindacati – e se l’iniziativa dei lavoratori non è contro di noi ma finalizzata esclusivamente alla salvaguardia dei propri posti di lavoro, chiederemo di spostarla al pomeriggio e diremo ai nostri lavoratori di partecipare anche a quella».
Al momento dovrebbero aderire al corteo di Ascoli il Sdl e l’Ugl, mentre da parte delle forze politiche e dai sindaci dei comuni arrivano appelli all’unità ed è probabile che entrambi i cortei verranno presenziati.
A Spinetoli parleranno due operai e alcuni sindacalisti, prima fra tutti la segretaria confederale Cgil lSusanna Camusso; non parleranno politici e sindaci.
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Forse ho capito male, ma vuol dire " se scioperate la mattina allora siete contro di noi" ? Ma allora l' altra parte potrebbe dire la stessa cosa capovolgendo l ' orario?
Ma alla fine chi sciopera è il lavoratore o il sindacato?
diciamo chiaramente che il sindacato vuole far comprendere (capire?) che il potere sugli operai è roba LORO e che nessuno si può permettere di avere iniziative o idee al di fuori del sistema che ci ha portato dove siamo arrivati oggi (!).
Quindi meglio "dividere ed imperare" che salvaguardare gli interessi dei lavoratori.
Preferisco la manifestazione di Ascoli, preferisco la libertà….
«Se renderanno chiaro chi organizza e chi aderisce – spiegano i sindacati – e se l'iniziativa dei lavoratori non è contro di noi ma finalizzata esclusivamente alla salvaguardia dei propri posti di lavoro, chiederemo di spostarla al pomeriggio e diremo ai nostri lavoratori di partecipare anche a quella».
"..diremo ai NOSTRI LAVORATORI (?????) di partecipare…
Ma ho letto bene? Ma il lavoratore è un cittadino libero oppure dopo il datore di lavoro risponde anche al datore sindacale…e poi come visto viene massacrato dagli uni e dagli altri!!
Pensa…pensa con la tua testa ed applica il senso critico.."Libero" Lavoratore
Ma una persona razionale che ha compreso la situazione del Piceno con quale faccia può chiedere la salvaguardia del posto di lavoro???? Il Sindacato è rimasto all'800??? I tempi cambiamo e le ideologie diventano obsolete, un ritorno ai fondamentali è necessario. E' chiaro e lampante che le multinazionali presto lasceranno il Piceno e nessuno può farci nulla ( a meno che non arrivi Chavez e decida di espropriale ;) ). Perchè invece il Sindacato non pensa a come queste persone possano essere rioccupate attraverso una crescita dell'imprenditoria locale???? Per risolvere l'occupazione servono più start-up e tassi di crescita maggiori, Queste… Leggi il resto »
Comunque una manifestazione organizzata da lavoratori, senza appoggi politici di nessun tipo, è una cosa ben diversa da una classica manifestazione sindacale. Non è una cosa che succede tutti i giorni, questo fa capire davvero il livello di incazzatura della gente e di sfiducia verso qualsiasi tipo di istituzione.
Quindi non vedo chi debba ottenere notorietà o la prima pagina sui giornali. Secondo me sarà è un successo già solo se ci saranno tv e giornali a prescindere dal numero di partecipanti.