ASCOLI PICENO – Il progetto per la zona Sentina è stato approvato dai sindaci dei Comuni di Ascoli e San Benedetto del Tronto, Guido Castelli e Giovanni Gaspari, e presentato nell’ambito del programma europeo “Life +” (scadenza il 15 settembre). Tale progetto prevede la rinaturalizzione della zona umida retrodunale, cioè quella a ridosso del mare dove pure sono presenti un’antica torre e uno stagno d’acqua dolce, e si spera possa accedere ad un finanziamento che garantirebbe la copertura del 75% della spesa necessaria alla realizzazione delle opere più importanti di salvaguardia della zona, che ammonta a 1.200.000 euro.
La rinaturalizzazione prevede una serie di interventi di ripredisposizione dell’area nel pieno rispetto dei vincoli che lo “status” di Riserva Naturale impone.
Ma a destare qualche preoccupazione in più è la zona immediatamente alle spalle della zona umida, la cosiddetta seconda fascia o zona “di protezione”, e per la quale sono necessari investimenti significativi.
«Ci è imposto un diktat morale su questa zona – afferma Castelli – e cioè quello di veder rispettata la volontà del Marchese Sgariglia che donò questa area al Comune di Ascoli affinchè da essa ci si potesse fare del bene ai poveri. E’ necessario dunque che tale zona produca reddito».
E in questo si fa appello alla collaborazione di imprenditori che abbiano idee innovatici sulla destinazione d’uso dell’area e il coraggio di fare investimenti.
Si parla di campi da golf, centri equestri, o altre attrattive per sviluppare forme di turismo sostenibile. Le idee possono essere veramente tante, si spera solo che qualcuno si faccia avanti per proporle.
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"«Ci è imposto un diktat morale su questa zona – afferma Castelli – e cioè quello di veder rispettata la volontà del Marchese Sgariglia che donò questa area al Comune di Ascoli affinchè da essa ci si potesse fare del bene ai poveri. E' necessario dunque che tale zona produca reddito». Castelli afferma, senza mezzi termini, che reddito = fare del bene ai poveri. Mi sento di affermare con sicurezza che l'equazione è del tutto errata. I poveri ci sono perché c'è chi punta a fare reddito (che non va confuso con la giusta remunerazione o guadagno per il proprio… Leggi il resto »
Tratto dall'articolo. Tale progetto prevede la rinaturalizzione della zona umida retrodunale, cioè quella a ridosso del mare dove pure sono presenti un'antica torre e uno stagno d'acqua dolce, e si spera possa accedere ad un finanziamento che garantirebbe la copertura del 75% della spesa necessaria alla realizzazione delle opere più importanti di salvaguardia della zona, che ammonta a 1.200.000 euro. Però vorremmo sapere in anticipo che tipo di lavoro si andrà a fare e i relativi costi, perché siamo stufi di vedere i nostri soldi spesi a vanvera e soprattutto senza risultato, 1.200.000 euro sono tanti anzi tantissimi speriamo che… Leggi il resto »
Purtroppo un campo da golf non è compatibile con la RINATURALIZZAZIONE della Sentina. Sarebbe ottimo invece riuscire a creare percorsi (equestri o meno) che permettano ai turisti di percepire da vicino la natura del luogo.
Ormai di tutte le chiacchiere che vengono fatte su quel fazzoletto di terra, non se ne può più!
Facciano quello che vogliono, purché diventi accessibile a tutti e abbia una finalità precisa.
Oggi che cos'è la Sentina? Una discarica formalmente ambientalista? Un pezzo di terra incolto? Una zona buona per un rave-party? Un'area a luci rosse per la riproduzione delle zanzare?
Il termine "rinaturalizzaazione" è davvero paradossale, direi comico: in modo artificiale, si vuole rendere la natura tale.
Mah, come avere il caminetto a gas con la legna finta in casa.