SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Vigilare, vigilare e ancora vigilare sul fatto che il materiale fangoso che viene sversato nella cassa di colmata del molo nord del porto non contamini l’ambiente marino circostante. Questo è l’imperativo che come stampa, come cittadini e come sambenedettesi, ci sentiamo di fare alle istituzioni che sono coinvolte nell’operazione di deposito dei fanghi e delle sabbie dragate dal porto canale di Senigallia, trasportate a San Benedetto via mare.
Un appello che si fa ancora più forte dopo che abbiamo potuto constatare i dati delle analisi chimiche e microbiologiche compiute da un laboratorio privato per conto di un cittadino sambenedettese, l’imprenditore ed ex assessore Nazzareno Torquati. E dopo aver consultato specialisti e ragionato sui dati che ci troviamo di fronte.
Dunque, ecco cosa emerge di significativo dal campione consegnato al Laboratorio Bucciarelli di Ascoli. Innanzitutto il piombo. Le analisi sul campione di fango rilevano che la concentrazione di piombo è di 9,840 parti per milione. Un materiale, quello depositato nella cassa di colmata, che secondo il dottor Bucciarelli può essere assimilato a un fango di depurazione (civile o aziendale).
La presenza di piombo, nelle discariche, è un fatto normale. L’importante è che resti circoscritto negli spazi della discarica stessa, evitando ogni contatto con l’ambiente esterno. Il piombo, come ogni agente inquinante di natura chimica, è più pericoloso e persistente degli agenti inquinanti microbiologici, la cui presenza va scemando a contatto con l’ambiente nel corso di un tempo più breve. A proposito di agenti microbiologici, la concentrazione di spore di batteri mesofili anerobi nel campione analizzato dal laboratorio Bucciarelli è di 96mila unità formanti colonie per grammo. Una concentrazione alta ma in un certo senso normale in questo tipo di fanghi. Sarebbe anormale se non ci fossero, queste spore che provocano cattivi odori. Rimanendo sui batteri, le analisi rilevano 100 unità su grammo di Escherichia Coli, 400 unità per grammo di streptococchi fecali. Relativamente ai metalli pesanti, invece, si registrano 0,290 parti per milione di mercurio e 0,820 parti per milione di cadmio.
Ripetiamo: agenti inquinanti fisiologici nei fanghi di escavazione di un porto canale. Ma l’importante è che rimangano circoscritti, ermeticamente confinati nella cassa di colmata sulla quale il Genio Civile Opere Marittime realizzerà una nuova banchina portuale. Anche perché quella cassa non verrà coperta a brevissimo termine. E sicuramente non è stata coperta in questi giorni, compreso nel week end piovoso che ci siamo lasciati alle spalle.
Intendiamoci: nessuno fra gli enti pubblici ha sostenuto che quel materiale fosse un ameno riempitivo per orti e giardini. L’Arpam, l’agenzia regionale per la protezione ambientale che compie i controlli per gli enti pubblici, ha sostenuto che si tratta di materiale non compatibile con il ripascimento del litorale. Stessa sorte toccò a una parte di sabbia scavata dai fondali del porto sambenedettese nel 2008 e disposta nella cassa di colmata l’anno scorso. Sempre l’Arpam ha però stabilito che non si tratta di “rifiuti speciali” da conferire nelle discariche apposite (leggi qui la rassicurazione contenuta nel sito del Comune di San Benedetto).
I teloni speciali attorno alla cassa di colmata sono stati disposti per impermeabilizzarla. Le istituzioni vigilano e non abbiamo ragione per ritenere che non siano state rispettate tutte le prescrizioni di legge.
Ma abbiamo questi dati e abbiamo ritenuto doveroso e di interesse pubblico divulgarli. Senza allarmismi di sorta, ma solo perché si tratta di un fatto. L’unica conclusione che traiamo, e che non ci stanchiamo di ribadire, è che bisogna avere la massima certezza sulla impermeabilità della cassa di colmata, sull’assenza di rischi di tracimazione e di ogni tipo di eventuale contaminazione dell’ambiente circostante. Sia ora, durante la fase di riempimento della cassa di colmata, sia in futuro, quando la cassa diventerà una banchina del porto.
(A questo punto però una domanda sorge spontanea: perché i fanghi, paragonabili a quelli di depurazione di una fabbrica, vengono trasportati dalle “nobili” Marche Nord alle plebee Marche sud? Marche sporche ci chiamano. Comincio a capire perché. Nota Del Direttore)
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Resta la problematica di fondo: quella è e rimarrà una discarica, la cui istituzione non è stata minimamente gestita dal punto di vista politico e della partecipazione. Una vasca la cui impermeabilizzazione è fondamentale (perchè il piombo finirebbe nelle alghe, nei pesci, negli organismi marini, e dunque nella catena alimentare) ma che non avrà durata eterna, che dunque renderà complesso qualunque intervento su quell'area per decenni. Una discarica posta in una zona che la stessa ARPAM classifica (classificava?) come balneabile, e quindi potenzialmente turistica, e di certo non più distante di 50 metri da una spiaggia libera tutt'oggi praticatissima. Una… Leggi il resto »
direttore sono esterrefatto…guardi sono veramente allucinato… e lo dico perchè ho un po’ di esperienza in queste cose… e devo dire che è agghiacciante., chiedo al Sig. Primavera di lasciare da parte un momento la questione politica….ma di prensdere in considerazione esclusivamente la questione ambientale… che è GRAVISSIMA. Mi spiego. La ditta Picenambiente scarica i fanghi del depuratore civile presso la discarica Relluce di Ascoli Piceno, e saltuariamente presso la discarica So.GE.Nu.S di Ancona, il depuratore civile di Ascoli anche, il depuratore Industriale di Ascoli (quello in zona Maltignano per intenderci) scarica i fanghi di depurazione presso la discarica So.ge.nu.s… Leggi il resto »
tempo fa, se non ricordo male, il vostro giornale si era occupato delle vongolare che pescavano troppo vicino alla riva. Fu una denuncia lasciata cadere troppo presto. Perché quello sì era inquinamento immediato: causa, effetto. Chi fa il bagno al pomeriggio si becca la “schiumetta” da idrocarburo della mattina. E nessuno vigila. E’ vero, il problema in Italia sono sempre e soltanto i controlli. Quanto a Primavera, forse è troppo giovane per sapere che il terzo braccio del porto è previsto in piani regolatori vari da decenni. Il fatto che ora si proceda non comporta che si torni ancora e… Leggi il resto »
Carissimo Direttore mi scusi se intervengo, ma leggendo il suo articolo ed informandomi attraverso alcuni altri siti marchigiani dedicati alle cronache locali, stamattina ho avuto una grande rivelazione… La nostra S. Benedetto da sempre votata al turismo marino cambierà radicalmente faccia: diventerà, infatti, regina del turismo termale, ovvero dei fanghi!!! Perdoni l’amara ironia, ma dopo Senigallia anche Fano si prepara a dragare il suo porto canale e con la benedizione della Regione e della nostra Amministrazione a spedirci i suoi fanghi, più o meno contaminati ed inquinanti. Basti dare una occhiata al seguente link: http://www.fanoinforma.it/Cronache/art14291/7_settembre_09/Fano_per_il_dragaggio_del_porto_di_fano_bisognera_attendere_la_prossima_settimana.html Mi chiedo come cittadino: ma… Leggi il resto »
Facciamoci del male, andiamo avanti così che ci fa bene, perchè tutte ste' pippe sulla qualità della vita, la svolta ecologia e tutte le menate ambientaliste…..CHIACCHIERE.
Merttiamola così, se sul tavolo di Pietro, Paolo. Andrea e chi ci vuol essere, arrivasse un foglio con i risultati di alcune analisi catastrofiche, cosa accadrebbe……o è la solita VERNIA…..
Sì ambientalisti, sempre. non secondo le collocazioni temporali…
Gianfelice, guarda, io non capisco come fai a dire certe cose. Davvero, nonostante l'impegno, non ci riesco. Trova una riga dei miei interventi in cui abbia contestato il terzo braccio. Cosa c'entra se è previsto da cinquant'anni? Il problema sollevato è se lo si fa con materiale da discarica o no. Forse lei è troppo vecchio – al contrario di me che sono troppo giovane – per preoccuparsi di cosa sarà di quel sito tra trent'anni, magari pensa di non esserci più. E' probabile che io ci sia e di certo ci sarà mia figlia che avrà la mia età… Leggi il resto »
volevo solo dire che gli enti preposti, come riferisce Panichi, assicurano di svolgere tutto a norma di legge. Quello che lamento è l'allarmismo eccessivo che c'è a San Benedetto, che arriva al ridicolo di immaginare una centrale nucleare alla Sentina. A San Benedetto non si può spostare una pietra che si strepita e si grida alla cementificazione, al disastro ambientale, alla fine del mondo. Insomma calma! Non siamo a niente di tutto questo. Non abbiamo alcuna Punta Perotti, non abbiamo alcuna Grotta Azzurra inquinata. Provate a viaggiare di più. Vi renderete conto che San Benedetto è ancora un luogo in… Leggi il resto »
Primavera, ma lei pensa a quel che accadrà tra 20 o 30 anni …
E' da un bel pezzo che questo tipo di approccio non si usa più: è da età della pietra, è contro lo sviluppo, è da conservatori, forse nemmeno trendy.
Siamo nella società del tutto e subito, dell'immediato.
Il domani? Ma chi se ne importa, tanto non sappiamo se ci arriveremo, quindi pensiamo agli interessi immediati.
Riassunto dell’estate di un sambenedettese:
1. mi sono rattristato nel vedere decine e decine di turisti in attesa sul lungomare dei bus per il centro, che non passavano mai.
2. sono rimasto sconvolto dalla sporcizia delle spiagge libere, anche in quelle adiacenti allo stabilimento balneare frequentato dal nostro assessore super-ambientalista.
3. scopro in questi giorni che il Soviet anconetano ha decretato il porto di nuova SBT discarica delle Marche, e dal sindaco neppure un commento.
Ma quanta ipocrisia,ma cosa pensate il ripascimento fatto lo scorso anno sulla riviera delle palme per voi è sabbia compatibile?
Il nostro porto è meno inquinato di Senigallia o Fano?
Per chi ha avuto il coraggio di fare un bagno a sbt questa estate sa di cosa stò parlando.
Per tornare sulla cassa di colmata domani passate per la spiaggia libera vicina c'è un pò d'acqua che esce sicuramente compatibile
Fabrizio Falaschetti,
ciò che hai scritto è una grandissima sciocchezza.
Prima del ripascimento erano state fatte analisi di compatibilità, con esito positivo.
Se fai il bagno ad agosto, purtroppo di becchi l'acqua caldissima, fiumi di olio e abbronzanti oltre che tutto il resto. La colpa non è tanto della sabbia.
Ciao Gundam buona visione
http://www.youtube.com/watch?v=sGUSAp4_sLE