SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Una critica politica pesante, tanto più perché viene da un esponente ormai più che decennale del centrodestra cittadino, consigliere comunale, già presidente del consiglio comunale nella giunta Martinelli. Parliamo di Giorgio De Vecchis. Tesserato di diritto al Popolo della Libertà, secondo quanto egli ritiene, in quanto tesserato di Alleanza Nazionale fino al suo recente scioglimento nel partito berlusconiano. E mai uscito dal partito né per sua espressa volontà – così ci conferma, smentendo la «voce» secondo la quale sarebbe passato al “gruppo misto” in consiglio comunale – né per volontà degli organi del partito. Insomma, non è stato mai espulso formalmente anche se, come dice lui stesso, «voglio vedere se c’è qualcuno che mi caccerà perché ho il coraggio di dire la verità».
Una premessa, De Vecchis. Il suo giudizio sul sistema politico attuale è molto negativo. Tanto più lo è per la politica sambenedettese, che è quella che ora maggiormente ci interessa. Ci può spiegare le motivazioni?
«Le strutture che la Costituzione designa come basi del vivere democratico, i partiti politici, democratici non sono affatto. Il centrodestra, di cui ho fatto parte per anni, e di cui faccio tuttora parte, non fa eccezione. Anche il Pdl è un potentato, tutto il contrario di un’associazione democratica dove vige il dibattito interno prima delle scelte».
Si spieghi più approfonditamente. E prima di tutto una domanda. Ma lei è o non è un componente del Pdl? Qualcuno l’ha cacciata? Lei si è dimesso?
«Rispondo con una domanda. Il Pdl esiste a San Benedetto? Se sì, dove si riunisce ufficialmente? Non si sa. Esiste il gruppo consiliare? No. Io ho rinnovato la tessera di An per l’ultimo tesseramento nell’autunno 2008. Ora dovrei essere un tesserato di diritto del Pdl. Sa che le dico? Dopo le elezioni, e dopo un periodo personale molto travagliato, voglio dire tutto ciò che penso della classe dirigente del Pdl. Senza timore di farmi cacciare. Anzi, voglio farmi cacciare, ma dire quella che per me è la verità. Se non lo hanno fatto finora, se non mi hanno cacciato, è perché non hanno argomenti».
C’è chi come Nicolino Piunti sostiene che lei non potrebbe far parte del Pdl perché nell’ultima campagna elettorale ha sostenuto Massimo Rossi di Rifondazione.
«Una bugia colossale, fornisca le prove che io lo abbia fatto pubblicamente. Nel chiuso dell’urna, di fronte alla mia coscienza, certo che posso aver preferito Rossi, anche nel 2004 lo feci. Meglio una persona capace come lui che il candidato del Pdl. Ma pubblicamente non mi sono mai espresso, avrebbe significato fornire un’arma a questo sistema di potere chiuso. Sa che c’è? Secondo me, Nicolino Piunti esprime concetti che gli vengono suggeriti da altri. Anche la falsa notizia della mia entrata nel gruppo misto è stata diffusa ad arte».
A chi si riferisce?
«A chi l’ha diffusa. Nel Pdl non c’è nulla che si avvicini a un dibattito interno, escono fuori idee come quella di dare Villa Rambelli alla Fondazione Carisap che oltre a non stare in piedi non sono mai state discusse. Piunti e Gabrielli sono le “prime scelte” di un sistema feudale del Pdl, che ha i suoi vertici in Ceroni, Ciccioli, e poi Santori e Castelli. Politici che si pongono sotto un marchio, quello del Pdl, ma fuggendo ogni dialettica interna. La base? Non c’è più».
Eppure hanno sottratto la Provincia alla sinistra…
«Celani chi l’ha designato? In due anni non si è fatto nessun direttivo comunale di An. A Carnevale ho assistito casualmente a un comizio di Celani (poco prima che venisse sfiduciato da sindaco di Ascoli) assieme a Piunti e Gabrielli. Noi abbiamo proposto la candidatura a consigliere di Luigi Ursini. È stata mai discussa? Ci hanno mai detto il perché della non candidatura? No».
Eppure Pasqualino Piunti ha registrato il maggior numero di preferenze individuali della Provincia…
«Dipende solo dal suo presenzialismo continuo. Ha parlato di buche e asfalti di ogni singola strada di San Benedetto. Logico che poi, una volta che ne viene asfaltata una, la vecchietta pensa che è stato per merito di Piunti. Stare all’opposizione con questa amministrazione e questa burocrazia comunale è facile».
Almeno l’amministrazione Gaspari è riuscita a vendere i due immobili comunali di via Paolini 18 e via Cairoli 28 a un prezzo triplo di quello che stimò il tecnico incaricato da Martinelli…
«Già, e dov’erano Piunti e Gabrielli, che ora passano per “il nuovo”, quando abbiamo presentato la mozione per bloccare la vendita delle scuole del Paese Alto? Martinelli se la prese con me e Benito Rossi, poi si tagliò le gambe da solo».
Qual è l’obiettivo della sua denuncia? Risvegliare la base che lei giudica addormentata?
«Voglio stanare le storture di questo sistema feudale, e farlo dal di dentro, ora, dopo la vittoria elettorale del Pdl. La “morte” della democrazia nel Piceno è specchio di quanto avviene a livello nazionale, dove i parlamentari non vengono eletti dal popolo ma dai partiti o dai consorti. Nel centrosinistra, a livello locale, non spiccano certo per democraticità. Gaspari si sta massacrando da solo, e il suo immobilismo amministrativo per me deriva dal “freno” che gli stanno dando alcuni consiglieri del Pd meno ossequiosi degli altri. Non dimentichiamo che su sette consiglieri del Pd, cinque dichiararono di volere Massimo Rossi alla Provincia».
Un j’accuse veramente a sorpresa di Giorgio De Vecchis dopo un lungo periodo di silenzio. Le sue considerazioni sono abbastanza pesanti, seppur rimaste nell’ambito esclusivamente politico, per passare inosservate. Sicuramente il Pdl, o meglio i suoi attuali maggiori responsabili citati in causa, vorranno chiarire se veramente all’interno del neonato Pdl, la libertà di scelta dei propri rappresentanti sia solo nel nome e non nei fatti. E’ in pratica questa la sintesi delle rabbiose domande di Giorgio De Vecchis, al quale abbiamo dato disponibilità per un’intervista-denuncia, esclusiva per sua scelta, come la daremo a Pasqualino Piunti e a Bruno Gabrielli (per restare tra i politici sambenedettesi) appena lo vorranno.
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Sistema feudale: un bello slogan da applicare alla politica italiana. La sinistra ci prova malamente con le Primarie (si fa per dire) senza purtroppo alcun effetto, tanto che il sistema feudale permane anche lì. Occorre dar ragione a De Vecchis. Il giorno in cui si apriranno critiche ad uno dei padroni dei partiti, come prassi democratica imporrebbe, allora faremo un passo avanti. Non mi risulta che vassalli, valvassori o valvassini abbiano mai portato vere critiche politiche (ad eccezione dei furbacchioni tipo Lombardo), e lor signori sono al loro posto, inamovibili come solo ad un capo viene permesso, dal 1994.
Adesso che si è sfogato gettando veleno nel piatto dove ha mangiato e dove vorrebbe ancora mangiare,speriamo che il buon De Vecchis cominci a produrre qualcosa,perchè di lui si ricordano solo esternazioni contro i suoi colleghi di coalizione.
In passato Martinelli,oggi Celani,Castelli,Piunti,Gabrielli ecc.
Ma visto e considerato che solo due mesi fà questi signori hanno conquistato il Comune e la Provincia di Ascoli Piceno,la sensazione forte è che come al solito De Vecchis sia mosso più dall’invidia che dal sacro furore democratico ed istituzionale.
Calino49, qua il veleno lo stai sputando fuori tu e sarei curioso anche sapere il perché ma soprattutto chi ti manda: visto l’astio e la malafede presenti nelle tue affermazioni sembra tanto un commento su “imbeccata” di qualcuno interessato molto da vicino. Detto questo, ti chiarisco che a differenza della tua concezione del far politica, bene sintetizzata dal verbo MANGIARE, Giorgio De Vecchis si è sempre contraddistinto per la ricerca di legalità, trasparenza e dialettica democratica, sia nelle vesti di presidente del consiglio comunale che di consigliere. È proprio per la coerenza e l’onestà intellettuale nel portare avanti questi VALORI… Leggi il resto »
"carlino49" come altri nei post elezioni provinciali…. iscritti ad hoc .
La cosa divertente del PDL, è che se anche volessi iscrivermi al partito…non saprei dove farlo!
Una considerazione: L'analisi politica fatta dal De Vecchis,ricorda colui che,fantasma tra la folla vive di episodi di estraneità(Derealizzazione) per cui egli vive una sorta di anestesia generale nei confronti degli altri e del mondo che lo circonde. Penso che all'origine della sua derealizzazione ci siano forti stress o traumi,come da lui affermato nell'articolo quando dice di provenire da un momento personale molto travagliato. Non si può affermare nello stesso momento di far parte di un partito(sia PDL o altro)e contemporaneamente dichiararsi dissidente. Non si può criticare i rappresentanti del PDL(Ceroni,Ciccioli,Santori,Castelli,ecc.ecc) democraticamente elette da un Congresso Nazionale e regolate nel loro… Leggi il resto »
Caro Nicolino Piunti, grazie al suo intervento ho scoperto cose nuove, e le sono profondamente grato. Ho scoperto che il suo concetto di democrazia all’interno di un partito presuppone l’impossibilità di criticarne i vertici “Non si può criticare i rappresentanti del PDL(Ceroni,Ciccioli,Santori,Castelli,ecc.ecc) democraticamente elette da un Congresso Nazionale”, l’impossibilità di esporre divergenze “Non si può vivere la vita politica di un partito essendo sempre contro(siano cose che persone)”. Lei dice “Partecipare ad una associazione o ad un partito vuol dire condividerne le regole poste alla loro base ed accettare le decisioni unanime o a maggioranza decise”, ma secondo lei questo… Leggi il resto »
Sig Calino 49 secondo il vecchio proverbio, un colpo alla botte, un colpo al cerchio, e’ chiaro che Lei ha rotto la botte. Di parte e’ dire poco, la sua posizione. Dipingere il de vecchis come un contestatore fine a se stesso e’ ingeneroso, affermazioni, le sue, personalissime, fossi in Lei le eviterei. Non lo conosco, ma ho tanto letto di lui, delle sue battaglie politiche a favore della collettivita’. Per carita’, la democrazia e’ sacra e ognuno puo’ esprimere le sue opinioni, ma queste non devono essere generiche e tendenti solo a gettare fango sulle persone. La corda tirando… Leggi il resto »
Per correttezza,mi preme evidenziare l'incongruenza dei moralisti di turno,che chiedono un comportamwnto moralistico degli altri e non si accorcono che essi per prima hanno avuto un proprio comportamento non morale. A parte le variie disquisizioni trattate sull'argomento PDL,mi fa specie che il sig.Patrizio B. partendo da un presupposto di non conoscenza del De Vecchis disquisisce e fa la morale al sottoscritto,tacciandomi di essere immorale a trattare il De Vecchis così sulla stampa. Premesso che io ho contestato dei fatti reali,ti prego sig.Barbizzi P. di non fare la morale alla mia persona,perchè non c'è niente di immorale nel mio modo di… Leggi il resto »
Prima di andare a letto mi concedo sempre una capatina su internet cosi' non poteva mancare una panoramica su Sambedettoggi. Apro ed ecco la risposta di calino49…non poteva mancare!! oramai e' una mission con destinazione infausta. Eh! no! cosi' non va', si confonde la vita personale con la vita professionale, si persegue e perseguita senza sapere che un giorno le cose potrebbero cambiare. Chissa' quanti fatti potrebbero avvenire, nulla di trascendentale, la vita e' questa.
Buonanotte calino49. A presto.