SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un mix di giovani e veterani del centrosinistra locale si sono riuniti in municipio nella mattinata di martedì per presentare il comitato cittadino a sostegno della mozione per Ignazio Marino segretario nazionale del Partito Democratico. Una sfida complessa, che vedrà il medico genovese contrapporsi a Pierluigi Bersani e Dario Franceschini in una competizione elettorale suddivisa in due fasi.

«Alla prima – ha spiegato il coordinatore della mozione pro-Marino Stefano Giammarini – parteciperanno solo gli iscritti, mentre nella successiva, prevista per il 25 ottobre, potranno votare tutti, anche i non tesserati».

Marino, 54 anni e Senatore dal 2006, è da sempre sostenitore di una legge che tuteli i diritti dei gay e delle coppie di fatto, nonché di norme in materia di testamento biologico. Battaglie che nel corso dei mesi l’hanno reso un modello per le comunità omosessuali e che da alcune parti gli hanno regalato, soprattutto in occasione della vicenda Englaro, l’etichetta di “laicista”.

«Una semplificazione mediatica che non accettiamo», è stata la risposta dei sostenitori sambenedettesi. «Marino offre soluzioni su diverse tematiche, quali la crisi, il lavoro, l’ambiente e la sua è soprattutto una candidatura per qualcosa e non contro qualcuno».

Tra i simpatizzanti del chirurgo ci sono, a sorpresa, pure il segretario comunale del Pd Felice Gregori e l’ex parlamentare Pietro Paolo Menzietti. «Ho optato per questa via – ha dichiarato quest’ultimo – perché percepisco la voglia di costruire un partito dei cittadini, con i quali discutere costantemente. Una politica dunque sincera e leale con il popolo».

«Per la prima volta – ha aggiunto Gregori – ho deciso non per influenze ideologiche, bensì leggendo la mozione, che ho trovato più concreta rispetto alle altre».

Sostengono la “mozione Marino” anche il consigliere comunale Gianluca Pasqualini, Luca Paciello, Jacopo Vesperini, Gianluca Pompei, Marco Giobbi, Antonio Marcelli, Renato Novelli, Federico Olivieri e Giovanni Corradetti.