MARTINSICURO – Con un colpo di Stato guidato dal generale Guido Scaramazza nasce nella notte tra il 7 e l’8 giugno 2009 la Repubblica Marinara di Martinsicuro, la cui sovranità di stato è subito riconosciuta dal governo di Birlandia e dal Regno Unito delle Cantine di Tollo. Un nuovo Stato con tanto di Presidente del Consiglio, leader dell’Opposizione, Presidente della Repubblica, Ministri, Sottosegretari, Ambasciatori, portaborse e perfino rifugiati politici: non stiamo parlando di fantastoria della città truentina, bensì di Facebook, su cui è stato creato un goliardico gruppo di aggregazione teso a riscoprire valori e tradizioni locali.

Il progetto è partito da un’idea di Matteo Bianchini, che ha voluto così incentivare tra tutti coloro che entrano a far parte del gruppo la difesa delle origini e delle tradizioni tipicamente martinsicuresi.  

«L’idea è venuta da un’esigenza profonda che ho avvertito – ha affermato Bianchini – dato che i più giovani stanno perdendo sempre più il contatto con le proprie radici e con le tradizioni tipiche del nostro territorio». Parallelamente al gruppo – che al momento conta 381 membri – è stato ideato anche il quiz “quanto sei martinsicurese”, un’applicazione multilevel in cui i martinsicuresi possono rispondere a domande su modi di dire, casate, termini dialettali tipici di Martinsicuro per testare la propria conoscenza della città.

«Certo i più giovani – aggiunge – dimostrano difficoltà crescenti ad affrontare domande che livello dopo livello, aumentano di difficoltà, ma quando mi dicono: “lo faccio con mia nonna a fianco” beh possiamo dire che il processo di recupero delle nostre radici in un certo senso è stato avviato».

Ma la Repubblica Marinara di Martinsicuro oltre che nel mondo virtuale vuole manifestare la propria esistenza anche in quello reale: ecco quindi che i suoi “cittadini” hanno deciso di organizzare il primo “Aperitivo di Stato” che si terrà domenica 19 luglio dalle 19,30 in poi presso il ristobar “Cibo Amore e Fantasia” in via A. Moro. Un modo per divertirsi socializzando nel nome della salvaguardia delle più veraci tradizioni cittadine.