SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il punto Pro Loco di Via Montebello è da oggi ufficialmente sede informativa dell’Unpli (Unione Nazionale Pro Loco d’Italia), l’unica dell’intero Piceno. L’importante riconoscimento è stato sottolineato dalla consegna di una targa e dalla partecipazione del neo presidente della Provincia Piero Celani.
«Un punto di riferimento per tutto l’ascolano», come ha spiegato Marco Calvaresi, presidente della Pro Loco rivierasca, «ma anche di Fermo, visto che l’Unpli ha optato per l’apertura di un unico ufficio».
Non è però ugualmente mancata l’occasione per discutere dell’attuale situazione territoriale, considerata la presenza del Presidente e dei due nuovi consiglieri provinciali Pasqualino Piunti e Bruno Gabrielli.
«Noi non saliamo sul carro dei vincitori – ha ammonito Calvaresi – ma siamo riconoscenti a chi è sempre stato dalla nostra parte. Abbiamo bisogno di un nuovo progetto, serve una rinnovata strategia territoriale».
Una strategia moderna che Celani sposa in pieno: «Questa zona necessita di un suo marchio, da vendere complessivamente. La divisione con Fermo è stata una disgrazia, ma allo stesso tempo può trasformarsi in un vantaggio. Una provincia più piccola infatti risulta più facilmente sponsorizzabile». Ciò significa che «non verranno più promossi singolarmente centri come Ascoli, San Benedetto o i Sibillini, ma questi diventeranno un tutt’uno per offrire al turista un pacchetto completo, assente da ogni campanilismo».
Per ottenere i risultati auspicati sarà ovviamente indispensabile un’ottima comunicazione, legata ad una ritrovata identità del luogo, ma pure ad una obbligata integrazione tra cultura e turismo: «Oggi i due concetti purtroppo non si incontrano. Senza una corrispondenza biunivoca tra i due concetti non andiamo da nessuna parte».
Riuscire negli intenti auspicati sarà tuttavia arduo senza una manifestazione di rilievo che rappresenti il Piceno a livello internazionale ed anche in questo caso Celani pare avere le idee ben chiare: «Sono un fautore dei grandi eventi. Non va dimenticato che da sindaco di Ascoli portai il Giro d’Italia in città. Nella Riviera delle Palme sono vitali, a patto che non siano finalizzati a se stessi».
Piunti infine ha invitato tutti a non sottovalutare il turismo religioso e della terza età: «Una fascia quest’ultima altamente potenziale ma colpevolmente poco considerata».
D’accordo il compagno di partito Gabrielli che a sorpresa è tornato a parlare del concorso di Miss Italia: «Dovremmo tornare ad esplorare eventuali possibilità. La kermesse di Mirigliani rappresenta una grossa chance di pubblicità».
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Il futuro Assessore provinciale Bruno Gabrielli è partito con il PIEDE GIUSTISSIMO.
Tentare di riportare MISS ITALIA nel Piceno da una ulteriore prova di capacità amministrativa e di attaccamento al territorio.
Solo un Sordo/muto e tre ciechi hanno messo in discussione le peculiarità di MISS Italia in termini promozionali del Territorio ,mare – collina- montagna.
Per chi non lo sà il Consiglio Comunale ha votato il divieto a sponsorizzare manifestazioni tipo MISS ITALIA da parte del Comune.
Una ignobile vergogna.
C'è solo da attendere ,ma non tanto.
Il consiglio comunale ha votato di non devolvere denari pubblici a concorsi di bellezza e a privilegiare invece le attività portate avanti dalle associazioni del territorio per far crescere una manifestazione autoctona che sia caratterizzante e identitaria. Lo ha fatto su mia iniziativa e ne vado fiero. Per me di "ignobile vergogna" ci sono solo i centinaia di migliaia di euro pubblici delle nostre tasse dati agli organizzatori di manifestazioni di nessuna utilità sociale e di scarsissimo rilievo promozionale. Con meno soldi avremmo potuto fare come macerata (musicultura), senigallia (summer jamboree), viareggio (carnevale), melpignano (notte della taranta) e così via,… Leggi il resto »
Vi pregherei di inserirmi a onoratissimo titolo nella categoria dei sordomuti e dei ciechi.
Cosa c'entra la teledipendenza con la sponsorizzazione di marchi come quello di Miss Italia o Veline? Se il primo poteva si' risultare "sconveniente" per un mancato ritorno d'immagine sulle reti rai (che sbattevano la diretta della prefinale alle 11.55 di sera), il secondo ha regalato alla Riviera grande promozione.
L'ideologia di certa sinistra, che vede come il demonio la televisione per una sorta di pregiudizio personale, non puo' pero' influenzare il lavoro dell'amministrazione sulla sponsorizzazione del territorio.
L'idea del marchio del territorio girava nell'aria da tempo. In se non è una cattiva idea ma il problema è vedere l'uso che se ne farà: se viene usato solo per fare propaganda e mettere questo bollino su qualche depliants non serve a nulla. Se invece lo usiamo abbinato magari ai prodotti enograstronomici del territorio, insieme alla cooperazione di tutti gli attori del settore per entrare nella grande distribuzione, non solo promuoveremo il territorio con ciò che lo rappresenta ma aiuteremo anche il tessuto industriale. In definitiva abbiamo un'opportunità resta da vedere se sapremo capaci di sfruttarla o, ancora una… Leggi il resto »
errore, non c'è alcun pregiudizio contro la televisione. Avrei potuto citare, come manifestazione autoctona, anche il festival di sanremo, seguito di certo dalla tv più di miss italia. Quello che condanno è l'idea che ci si debba rassegnare ad acquistare spazi televisivi anziché cercare di meritarseli investendo sulle risorse locali. È tipico di una cultura priva di idee e senza rispetto per il denaro.
Egregio signor Primavera, lei dice che "Con meno soldi avremmo potuto fare come macerata (musicultura), senigallia (summer jamboree), viareggio (carnevale), melpignano (notte della taranta) e così via"
peccato che negli ultimi anni non abbiamo fatto ne quanto lei propone ne promozione a livello nazionale di alcun tipo.
Invece investire soldi pubblici nella trasmissione di Mengacci ha un alto ritorno di immagine vero?
Andiamo bene, se ricominciamo a parlare di miss italia…..
Gli eventi di propaganda del territorio devono essere coerenti con una strategia orientata al lungo periodo.
A San Benedetto manca una strategia turistica determinata e condivisa (colpa anche della frammentazione delle associazioni) quindi ogni evento di qualsiasi natura si dimostra di fatto inappropriato poichè non motivato da obiettivi da soddisfare.
IL DIRETTORE “CI METTE IL CARICO”
Parole sante Alessandro 84
Criticare già fin da adesso,prima ancora di incominciare,la dice lunga della politica del parlare e non del fare.
Io mi attengo al programma del Presidente Celani,dove alla base c'è una integrazione mare monti con la creazione di un marchio che possa rilanciare questo territorio pieno di risorse.
Certo si farà sempre di più di 15 anni di nulla fatta dalle amministrazioni di sinistra in questo campo.
Spiderland, mi spiace contraddirla sul "caso Mengacci".
Di fronte ad un investimento relativamente contenuto, "Cuochi Senza Frontiere" ha regalato alla Riviera un importante ritorno d'immagine, andando oltretutto a corpire un target "commerciale" di pubblico maturo-anziano che, piaccia o non piaccia, risulta il punto di forza della nostra citta'.
Due ore di spot al nostro lungomare, all'entroterra, alle zone limitrofe; ma anche promozione di piatti tipici. Di piu' non si poteva chiedere.
a me dispiace invece che le mie istanze molto circostanziate, magari sgrammaticate, e NON ANONIME , vengano cancellate.
bravo Zarè.