SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’amministratore della Fifa Security Fabio D’Angelo interviene a proposito delle ultime notizie da viale dello Sport. L’agenzia che cura il servizio steward allo stadio Riviera delle Palme vanta un credito di 40 mila euro dalla dirigenza Tormenti (prestazioni fornite da gennaio a maggio, dice) e il 9 giugno ha fatto pervenire una notifica di pagamento tramite gli ufficiali giudiziari al sodalizio rossoblu. Specifica D’Angelo: «La notifica è un atto dovuto, necessario a garantire i diritti della Fifa Security che ha notificato alla Sambenedettese il recesso per inadempienza con applicazione della penale. L’atto non prelude necessariamente una istanza di fallimento, la Fifa Security non ha alcun interesse a far fallire la Samb».

D’Angelo corregge poi quanto affermato dal direttore generale Giulio Spadoni e che è stato riportato sul sito ufficiale della Samb, che da mercoledì sempre per ragioni legate all’attuale caso è sambenedettesecalcio.it e non più sambcalcio.it.

«La Fifa Security per i servizi prestati non deve avere poco meno di 10mila euro come citato nel comunicato stampa, deve averne 40.476. In merito a quanto citato nel comunicato stampa e relativo alle garanzie del pregresso da parte di Spina, si precisa che lo stesso avrebbe garantito il pagamento solo qualora fosse diventato presidente della sambenedettese. Allo stato attuale il presidente della Samb è Giovanni Tormenti e a lui sono stati notificati gli atti. Il nostro legale ha notificato tramite lettera raccomandata la messa in mora per i debiti non pagati dalla Sambenedettese il 24 aprile scorso in risposta all’ennesimo espediente della famiglia Tormenti di dilazionare per l’ennesima volta quanto giustamente vantato da chi aveva lavorato».

Poi una considerazione rivolta a Spadoni che accusa la Fifa Security di “mancanza di buon gusto” per non avere atteso nella pretesa dei crediti: «A chi si permette di fare considerazioni sui proprietari della Fifa Security, che sono e non che “si dicono” tifosi della Samb, rispondiamo che prima di parlare farebbero bene a conoscere la storia e la militanza che possono vantare e quello che hanno fatto, prima come tifosi e poi, da cinque anni, come società che garantisce il servizio steward».
I 4752 euro relativi alla gestione Spina, precisa la Fifa rettificando quanto detto dal sito ufficiale della Samb, non sono stati ancora incassati.

Poi una stoccata alla proprietà Tormenti: «Di salvatori della patria ne abbiamo conosciuti tanti da Mastellarini in poi, tutti animati da grandi propositi, a chiacchiere. Nei fatti noi come altri lavoratori del pronto soccorso, i tecnici impiantisti, i responsabili della sicurezza, abbiamo sempre dovuto sospirare per avere quanto dovuto; nel precedente fallimento abbiamo perso 14mila euro, ma in tutto il campionato nonostante non venissimo pagati abbiamo sempre garantito un servizio puntuale e professionale con circa 70 steward a partita; il nostro personale è stato sempre e puntualmente pagato da noi, è troppo facile fare i salvatori della patria con i soldi degli altri».

Fabio D’Angelo poi cita un incontro nella sede di viale dello Sport avvenuto in prossimità della gara casalinga del 2 maggio, alla presenza di Marcello Tormenti, Sergio Spina, Pierluigi Tassotti, Giulio Spadoni e il delegato per la sicurezza ingegner Daniele Boaretto. Riferisce D’Angelo che già in quella sede tutti erano al corrente della notifica di messa in mora del 24 aprile: «Venne raggiunto un accordo e la Fifa security, come altre volte, si è resa disponibile a garantire il servizio, quindi lo svolgimento delle gare; nello stesso incontro Marcello Tormenti garantiva il pagamento delle pendenze pregresse entro il 31 maggio 2009, mentre Spina si impegnava e garantiva il pagamento delle sole partite relative alla sua gestione, non essendo ancora proprietario della Sambenedettese».