ASCOLI PICENO – Il Piceno può stare tranquillo, lo sciame sismico non lo raggiungerà nel modo devastante con il quale ha squassato l’aquilano. Non c’è «alcun rischio» per il territorio di Ascoli Piceno in relazione al terremoto che ha colpito l’Abruzzo. C’è di più. Il sisma «non si sta spostando verso nord, e verso le Marche».
Ad esprimere queste rincuoranti concetti è stato il professor Marco Cattaneo dell’Istituto nazionale di Geofisica, nel corso di una riunione del Comitato della Protezione civile ad Ascoli.
Il dirigente regionale della Protezione civile Roberto Oreficini e l’assessore regionale Sandro Donati hanno spiegato che la mappa degli oltre 300 interventi fatti indica una situazione sotto controllo. I rischi di staticità «sono pari a zero, con pochissime dichiarazioni di inagibilità, e solo per fessurazioni degli intonaci». Nei giorni scorsi i vertici dell’amministrazione provinciale di Ascoli hanno comunque chiesto ufficialmente al Governo l’inserimento del Piceno nell’elenco delle aree danneggiate dal sisma, con l’estensione dei possibili benefici di legge per la riparazione dei danni subiti.
Nelle province di Ascoli e Fermo sono 900 gli sfollati abruzzesi che vengono ospitati in 13 alberghi e presso abitazioni private.