ASCOLI PICENO – Il Piceno può stare tranquillo, lo sciame sismico non lo raggiungerà nel modo devastante con il quale ha squassato l’aquilano. Non c’è «alcun rischio» per il territorio di Ascoli Piceno in relazione al terremoto che ha colpito l’Abruzzo. C’è di più. Il sisma «non si sta spostando verso nord, e verso le Marche».
Ad esprimere queste rincuoranti concetti è stato il professor Marco Cattaneo dell’Istituto nazionale di Geofisica, nel corso di una riunione del Comitato della Protezione civile ad Ascoli.
Il dirigente regionale della Protezione civile Roberto Oreficini e l’assessore regionale Sandro Donati hanno spiegato che la mappa degli oltre 300 interventi fatti indica una situazione sotto controllo. I rischi di staticità «sono pari a zero, con pochissime dichiarazioni di inagibilità, e solo per fessurazioni degli intonaci». Nei giorni scorsi i vertici dell’amministrazione provinciale di Ascoli hanno comunque chiesto ufficialmente al Governo l’inserimento del Piceno nell’elenco delle aree danneggiate dal sisma, con l’estensione dei possibili benefici di legge per la riparazione dei danni subiti.
Nelle province di Ascoli e Fermo sono 900 gli sfollati abruzzesi che vengono ospitati in 13 alberghi e presso abitazioni private.
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Sono Marco Cattaneo, il dirigente di ricerca INGV intervenuto ieri nella riunione del comitato di Protezione Civile (e' stata fatta una sintesi tra il mio nome e quella del collega Giancarlo Monachesi, intervenuto anche lui alla riunione). Vorrei precisare che il titolo da voi riportato travisa non poco quanto affermato da noi nella riunione: non abbiamo detto che il Piceno non e' a rischio sismico, abbiamo solo specificato che tale rischio non e' sensibilmente modificato dalla sequenza dell'Aquilano, e abbiamo illustrato il livello di rischio delle varie aree del Piceno. A volte semplificare troppo i concetti porta a fare affermazioni… Leggi il resto »
Gentile dottor Cattaneo, ci perdoni per la svista sul suo nome di battesimo.
L'abbiamo corretta.
La ringraziamo per la precisazione e per l'attenzione, comunque nell'incipit del pezzo si cerca di spiegare chiaramente che il rischio sismico di cui si parla nell'articolo è quello collegato agli eventi ben noti nell'aquilano. Lungi da noi affermare che il Piceno sia al riparo tout court dal rischio di terremoti, cosa purtroppo non vera.
buon lavoro
cortesi saluti
Visto i recenti fatti avvenuti in Abruzzo e la conseguente attenzione sull'argomento sarebbe interessante se la redazione integrasse nell'articolo i livelli di rischio delle varie aree del Piceno illustrati dai signori Marco Cattaneo e Giancarlo Monachesi.
Sono assolutamente d'accordo con quanto affermato dal Prof. Cattaneo sul fatto di non cadere nel panico causato da notizie incontrollate ma contemporaneamnete lo invito in futuro, o meglio invito l'INGV e la Protezione Civile, a valutare però con maggiore attenzione e con meno pregiudizi quelle informazioni che invece sono il frutto di una seria e verificabile azione di monitoraggio ambientale anche quando non sono direttamente coordinate dai loro Enti, visto che in Italia, fortunatamente, esiste ancora un gran desiderio di scoperta e di ricerca, spesso svolta da volenterosi che mettono al servizio della comunità i frutti del loro operato. L'invito… Leggi il resto »
Concordo con @meteorivierapicena
Per Pasqua son venuti a trovarmi degli amici di Brescia, e son rimasto sorpreso quando han detto che in 60 anni non hanno mai sentito un terremoto.
Di anni ne ho 31 e credo di aver sentito almeno una decina di terremoti a San Benedetto….giusto per dare una dimostrazione empirica che da noi il rischio sismico NON è NULLO.