PESCARA -Ancora strascichi di Pescara-Samb, la partita “maledetta” del 20 gennaio 2003, quando le tifoserie di Pescara e Samb (circa 2500 i rossoblu al seguito nel posticipo serale di quel lunedì), nel tentativo di scontrarsi, misero in scena ripetuti scontri con le forze dell’ordine.
Dall’Abruzzo giunge notizia che ventuno poliziotti del reparto mobile di Roma, presenti proprio a quell’incontro, dovranno comparire in Tribunale il prossimo 23 giugno perché accusati di aver fatto irruzione, il 20 gennaio 2003, in un bar-pizzeria vicino allo stadio di Pescara, dove erano presenti degli avventori risultati però estranei ai disordini che avvenivano all’esterno. Questi ultimi sarebbero stati colpiti, o sarebbero riusciti ad evitare i colpi dei poliziotti.
Gli agenti di polizia sono stati rinviati a giudizio per lesioni volontarie aggravate, violenza privata, abuso e danneggiamento dal gup del tribunale di Pescara, Maria Michela Di Fine. I poliziotti, secondo l’accusa, avrebbero anche danneggiato arredi e suppellettili del bar.
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finalmente qualche buona notizia in questo stato di regime,anche se sappiamo che la legge non essendo uguale per tutti non punirà questi individui solo per la divisa che indossano(scuola diaz a genova insegna).
per rimanere in ambito di manifestazioni sportive sarebbe giusto indagare anche i reparti celere di samb-teramo e samb-genoa giusto per segnalare i primi due esempi eclatanti che mi vengono in mente.per chi come me ha seguito la squadra anche in trasferta ce ne sarebbero di esempi…
c'è sempre l'indulto