SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Più di quattro ore di discussione nella seduta serale del consiglio comunale aperto sull’emergenza economica ed occupazionale del Piceno. Molte enunciazioni d’intenti, numerosi politici presenti.
Il sindaco Gaspari nel suo discorso di apertura ha parlato di «crisi, non di uragano». Tuttavia, ha sostenuto, l’intervento correttivo del settore pubblico è fondamentale.
«Abbiamo aumentato di 30 mila euro il fondo per i contributi sugli affitti. Vogliamo dare la mensa scolastica gratis ai figli di persone in mobilità o cassa integrazione. Le nostre case parcheggio ora però sono terminate, abbiamo assegnato gli ultimi 20 alloggi popolari. Ora o l’Erap fa partire i lavori nell’ultimo lotto alla Santissima Annunziata oppure ceda il compito a qualcun altro».
Sul fronte delle infrastrutture, il sindaco ha citato i passi avanti per la metropolitana di superficie, il sottopasso di via Pasubio, la richiesta di un milione e 300 mila euro al Genio Civile Opere Marittime di Ancona per l’ampliamento dello scalo d’alaggio necessario per dare impulso alla cantieristica.
E ha ribadito un concetto di cui si parla da un anno a questa parte. «Negli accordi presi con la giunta regionale, vogliamo far diventare San Benedetto il secondo polo logistico delle Marche. Ma serve un porto meglio collegato con le principali arterie di traffico».
Concretamente, siamo sicuri che ci saranno le condizioni e la fattibilità? «Sì – dichiara il sindaco in Consiglio – questo non andrà in contraddizione con la qualità della vita e la vivibilità di San Benedetto per i cittadini e i turisti. Puntiamo anche alla nascita, finalmente, del Parco Marino del Piceno».
DATI PREOCCUPANTI La crisi c’è eccome, e non è nuovissima. Lo dicono i dati presentati all’assise: 784 persone nelle liste di mobilità a San Benedetto, contro le 765 del Comune di Ascoli; un calo di quasi la metà degli occupati nel settore della filiera ittica dal 1995 a oggi; 270 occupati in meno nella cantieristica, sempre nello stesso periodo. Un 12,7% in meno di immatricolazioni di auto nuove nell’ultimo anno. Sessanta aste fallimentari andate deserte su 71 aste che si sono tenute.
«Siamo ai vertici nazionali per investimenti immobiliari – ha detto il sindaco – ma abbiamo bisogno di uno slancio all’edilizia sociale e convenzionata».
Sul piano dell’emergenza abitativa, il segretario regionale di Confesercenti Paolo Perazzoli ha lanciato la proposta di pensare a una società pubblica e privata, che gestisca un patrimonio edilizio destinato alle giovani famiglie, facilitando l’accesso al credito tramite sistemi di garanzia.
«Parlare di infrastrutture va bene, ma qui dobbiamo guardare a oggi, domani, non a fra dieci anni. Ho riserve sul polo logistico, se pensiamo ad un porto tipo Ancona. Non ci possiamo permettere piloni di cemento fra le case, il turismo ne morirebbe», ha aggiunto Perazzoli, chiedendo il massimo slancio al Comune nell’approvazione del nuovo Piano di Spiaggia per facilitare le imprese, chiedendo pure celerità alla Regione nell’attuazione delle politiche di prestito d’onore.
Molti gli interventi dei politici presenti. L’assessore regionale Sandro Donati e il presidente della Provincia di Ascoli Massimo Rossi hanno elencato i provvedimenti e gli stanziamenti già presi dai rispettivi enti, indicando nell’ambiente e nella cultura possibili leve strategiche per il futuro dell’economia locale. Rossi ha ribadito: «Noi politici dobbiamo metterci in discussione, non ci sono bacchette magiche. La metropolitana di superficie è fondamentale per rendere più economici i costi di trasporto per le imprese. Ma dovremo investire anche sul capitale umano, facendo corsi di formazione».
Luciano Agostini ha chiesto misure per sostenere le imprese, ma anche per aiutarle a nascere, e insistito sulla viabilità a sud di Pedaso.
Tommaso Caroselli Leali, vicepresidente provinciale di Confindustria, ha chiesto la chiusura della società Piceno Consind, e insistito sul “know-how” imprenditoriale come elemento più prezioso che va disperso quando un’azienda chiude. Mandozzi ha proposto una drastica riduzione della burocrazia, Ciccanti ha ripreso il tema di un cambio nel modello economico locale, da perseguire tenendo ferma la qualità delle produzioni.
Il consigliere regionale Guido Castelli ha protestato contro la programmazione omogenea per territori della distribuzione dei fondi comunitari da parte della Regione, chiedendo un occhio di riguardo per il Piceno in difficoltà, scagliandosi contro l'”Anconacentrismo”.
Il consigliere comunale Bruno Gabrielli ha definito “nuovo carrozzone” il Parco marino del Piceno, mentre Ben Hamed, consigliere aggiunto sull’immigrazione, ha contestato la proposta di una tassa sul rinnovo del permesso di soggiorno. Interventi anche da parte di Piunti (An), Primavera (Prc), dell’assessore comunale alle Politiche della città solidale Emili, che ha introdotto il tema del reddito minimo garantito. Ultimo intervento da parte del consigliere dei Verdi Andrea Marinucci sull’ambiente e sulla tutela dell’agricoltura locale come strumento di destagionalizzazione del turismo
Lascia un commento
Nutro molte perplessità sul polo logistico, San Benedetto mi sembra la città meno adatta. Direi che a San Benedetto di case ce ne sono tante, se si continua a costruire potrebbe scoppiare una bolla oltre ormai all’assenza di adeguati servizi per la popolazione. Alla voce infrastrutture è scomparsa la circonvallazione collinare? Si erano spesi soldi per delle consulenze se non sbaglio… ora non si fa nulla? Vedo un Rossi confuso sulla metropolitana di superficie: cosa centra con i costi di trasporto delle imprese? Inoltre quali sono “le possibili leve strategiche per il futuro dell’economia locale”? Dal vicepresidente di confindustria mi… Leggi il resto »
E’ abbastanza evidente che questa giunta, appoggiata da ex-amministratori pubblici, stia facendo tutto il possibile per inflazionare il settore immobiliare a SBT. Con le giuste proporzioni, vorrei ricordare che il quartiere di Harlem a New York, divenne estremamente malfamato proprio a causa della speculazione edilizia. Costruirono troppo, le case restarono invendute e furono acquistate o occupate dagli attuali residenti. A SBT potrebbe accadere una cosa del genere se si continua di questo passo, oltre a rendere la riviera un cumulo di cemento. Perché non parlano chiaramente? Perché ci lasciamo prendere in giro? Direttore, per favore, li metta in difficoltà. Chieda… Leggi il resto »
Non ricordo bene se è stato il Sindaco di Ascoli Celani o qualcun altro, ma pare abbia detto che il Piceno è dotato di infrastrutture molto valide.
Perché, allora, averne delle altre?
Sfruttiamo quelle che ci sono, magari incentivando gli imprenditori locali (non accecati dal dio profitto).
Ho capito male?
A tale proposito invito tutti a partecipare alle riunioni di quartiere, soprattutto se in presenta di amministratori, e a chiedere esplicitamente PERCHE' fanno certe scelte e quale guadagno c'è per la popolazione. Infine gustarsi le arrampicate sugli specchi.
che c'entrano le case con le infrastrutture ? come si fa a paragonare new york a san benedetto ? Io l'altra sera sono andato in comune, purtroppo le ricette che ho sentito non mi sembrano buone, anche xche le infrastrutture hanno bisogno di tempo, mentre le crisi è attuale. Casoli, presidente dell' ELICA, e deputato PDL, qualche mese fa ebbe una bella idea in merito all'occupazione, e cioè invece di mandare meta dei dipendenti in CASSA INTEGRAZIONE, ha proposto di ridurre gli orari di lavoro e anche lo stipendio naturalmente.. un vecchio motto comunista lavorare meno lavorare tutti. Casoli secondo… Leggi il resto »
Difendo Gundam dicendo che ha specificato di fare le "giuste proporzioni"…. è ovvio che non si può paragonare New York a San Bendetto però il caso di Harlem insegna molte cose. I prezzi delle case a San Benedetto sono molto alti (paragonabili ai quartieri residenziali di Milano), un eccesso di offerta potrebbe non essere assorbito dalla domanda del mercato. Se si interviene per abbassere il prezzo potrebbe esserci una esplosione demografica per cui la nostra città non è pronta (regge a fatica per qui 45000 abitanti che ci sono) rischiando il collasso delle misere infrastrutture e servizi. Se questo non… Leggi il resto »