SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il sindaco Giovanni Gaspari interviene, con una lettera, sul tema dell’alcolismo e il disagio giovanile, sollevato da don Gianni, parroco della Santissima Annunziata, nell’articolo da noi pubblicato.
Caro don Gianni,
ho letto la tua lettera e ne ho molto apprezzato i contenuti, non perché volessi indugiare nella contemplazione di un fenomeno preoccupante, ma per la grande umanità e la speranza che la tua riflessione induce, come la luce che filtra forte dalle fessure di una porta.
Non parliamo di un’abitudine come un’altra, destinata a passare come gli anni, ma del dilagante fenomeno dell’alcolismo tra i giovani. E non di un fenomeno che riguarda solo zone limitate, ma di qualcosa che viaggia rapido oltre le frontiere, con la facilità cui ci abitua ogni giorno la tecnologia. Vediamo giovani con una bottiglia in mano in molte città italiane ed estere: singoli, gruppi, una distesa che al tempo stesso è e rappresenta la società moderna. Non basta un colpo d’occhio per vedere o capire, come tu stesso dici, quando parli del dolore che hai provato. Non basta tirare fuori dal cilindro le colpe reali o presunte degli uni e degli altri, l’esempio non dato dagli adulti, il dialogo che non nasce causa shopping. È un fenomeno complesso, con molte e diverse cause dietro di sé.
“Organizzar e transumanar”, diceva Pasolini. La nostra società è popolata di gesti virtuali, mancanti della consistenza dell’azione in prima persona. Forse questa “facilità diffusa” intorpidisce, differisce le decisioni, diffonde quella temperatura confortevole che asciuga bisogni e prosciuga la capacità di sognare un obiettivo da costruire con impegno e fatica. Si beve di sera non per lo svago che segue il giorno, ma in una condizione “offline”. Non credo esistano untori che portano i nostri ragazzi sulla cattiva strada. Forse ci sono “effetti collaterali” da conoscere ed evitare. Per esempio possiamo non abusare di strumenti tecnologici, la cui potenza riduce l’impegno richiesto agli utenti.
Ma non vorrei parlare soltanto in astratto. L’alcolismo è un fenomeno da contrastare in concreto. Tralascio di ricordare le polemiche che avevano accompagnato alcuni precedenti provvedimenti della mia Amministrazione, come certe limitazioni nella vendita degli alcolici, con particolare riferimento ai contenitori di vetro fuori dai locali. Ritengo che quei provvedimenti fossero giusti, forse non sufficienti. È il motivo per cui mi appresto ad emettere una nuova ordinanza, in virtù della quale dall’una alle sette del mattino è vietato a chiunque il consumo di bevande alcoliche in aree pubbliche, come giardini, parchi, piazze, strade, fatta eccezione per le superfici di somministrazione autorizzate.
Intanto è stata predisposta una delibera di indirizzo, in virtù della quale il Comune non concederà più il patrocinio e contributi alle iniziative che incentivino l’uso dell’alcol, tranne che non si tratti di manifestazioni di nicchia, diverse da quelle adunate in cui si possano ricreare le stesse situazioni spiacevoli nei luoghi pubblici, con distesa di bottiglie da raccogliere, al termine delle iniziative stesse.
Con questo non temiamo di agire sugli effetti tralasciando le cause. La quiete pubblica è un bene primario, da tutelare senza indugi. Pensiamo inoltre che il meccanismo del consumo di alcol vada fermato. Semplicemente, non vogliamo più vedere quello che anche tu hai visto, caro don Gianni, o quello che chiunque può vedere su youTube, che riguarda esterni ed interni di alcuni dei nostri locali. Scene che debbono farci riflettere e soprattutto preoccupare. Gli spazi in cui non si potrà bere sono luoghi pubblici, deputati alle relazioni umane, e non all’autismo dell’alcol.
Da alcuni mesi abbiamo inoltre coordinato controlli sistematici sulle strade tra tutte le forze dell’ordine, che effettuano verifiche mediante etilometro e ritirano patenti in caso di guida in stato di ebbrezza. Il Comune, in particolare, ha rafforzato l’organico della Polizia municipale, disponendo turni anche in ore notturne (in particolare nei fine settimane), presidiando il territorio in maniera più efficace, in estate come in inverno.
Anche l’assessorato alle Politiche della città solidale ha promosso diverse iniziative sulla sicurezza in generale, e l’alcolismo in particolare. Infatti, se è dilagante l’uso dell’alcol, è straripante l’abuso delle sostanze stupefacenti, in particolare cocaina, che sta invadendo la nostra città. Una sostanza che viene percepita quasi come una “non-droga”, mentre gli effetti sui neuroni è devastante, e ci consegna una generazione fragile.
Ma il Comune da solo non può farcela. Abbiamo bisogno di un’azione coordinata tra il pubblico, le associazioni, le parrocchie, e le famiglie. Occorre che queste ultime non subiscano e accettino passivamente tali riti, di figli che vivono di notte, e la domenica prendono contatti con il mondo esterno alle 13, alle 14 o più tardi ancora. C’è bisogno anche di una vigilanza da parte della famiglia, pure in una clima favorito dal pubblico. Noi ci faremo interpreti, presso le associazioni di categoria, della opportunità di rivedere gli orari di apertura dei locali. Alle associazioni chiediamo un’assunzione di responsabilità in questo senso.
La fermezza dei no è la certezza delle regole, che dobbiamo apprezzare come una strada che percorriamo, e non percepire come il limite ad uno slancio senza punti di riferimento. Rinunciare alla bottiglia non è un divieto, ma la proposta che facciamo ai nostri giovani, di vivere diversamente il proprio tempo, o più intensamente le proprie giornate, senza per forza scavare buche di notte, da riempire ad ogni costo.
Caro don Gianni, speriamo che questo vento che si comincia a respirare, questo sogno che riprende piede di un mondo migliore, possa arrivare in fretta anche da noi, e coinvolgere anche le giovani generazioni. I giovani passino da un vuoto da riempire, alla costruzione di un mondo migliore, visto che tanti ne hanno bisogno, e aspettano.
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Come al solito, la parola d'ordine è VIETARE! Ordinanze per VIETARE, per CONTRASTARE, per REPRIMERE. Ma non capite che c'è bisogno d'informazione e di dialogo??? E' più facile vietare, con un intervento burocratico: un foglio di carta, qualche riga scritta sopra, una firma ed è fatto: VIETATO. E non si capisce che in questa maniera non si ottiene nulla, se non (magari) di traferire l'abuso di alcool nei locali pubblici (ripeto, si controllano le Carte d'Id dei minorenni???) o nelle case (come avviene negli States o nel Nord Europa). Cari amministratori, siete davvero comici. Anzi, tragicamente comici. Occorre parlare con… Leggi il resto »
Sig. Gaspari, sono davvero commosso dalla sua lettera, davvero, un esempio di Veltronismo mica da ridere… capisco che siamo quasi in periodo carnascialesco ma insomma… chi non ha un cuore forte potrebbe non sopravvivere a cosi' "tante" emozioni e pillole di saggezza in poche righe. Addirittura riesce a citare dal manuale del "perfetto compagno" una frase di Pasolini… che non ci sta mai male… Lo stesso Pierpaolo in una bellissima intervista alla domanda su cosa consigliasse ai giovani ed alle nuove generazioni lui rispose in maniera molto semplice "di amare la verita'"… e sono sicuro che lei non si e'… Leggi il resto »
Bene, caro Sindaco. Vedo con piacere che cominciamo bene e qualcosa comincia a muoversi. Sono un genitore e queste cose mi stanno a cuore. Nel post di Don Gianni avevo suggerito che era necessario agire a più livelli famiglia,politici,religiosi. Il religioso, Don Gianni si è mosso, il Sindaco si è mosso, la famiglia è qui e molti giovani hanno già risposto al post precedente. A questo punto perchè non creiamo un gruppo di lavoro di rappresentanti di questi 4 soggetti per andare oltre alle solite enunciazoni e sterili prese di posizione? Per fare cosa? Per dare risposte concrete ai giovani… Leggi il resto »
Mah, io continuo a vedere un noto locale a PdA che serve alcool (pessimo) a ragazzini, che accorrono a frotte, a prezzi irrisori , anzi incentivando il consumo… Magari sarà pure in regola, ma certo non è un bello spettacolo.
io penso sia un provvedimento positivo. Il problema infatti è spegnere l'incendio, prima condizione per sperare che torni a crescere qualcosa. Non so a cosa serva flagellarsi come fa Gundam (che immagina chissà quali profondità trascurate dentro i gggiovani: se bevono, invece, questa è in primo luogo una scelta loro, solo in secondo o terzo o quarto luogo una colpa degli altri). E non so a cosa serva avventurarsi in nebulosi ragionamenti e dietrologie come Franti, che a dispetto del suo nick fa l'anima bella, sempre immaginando un "mondo vero" dietro la miopia degli altri. Il provvedimento è positivo, per… Leggi il resto »
Caro sig. Landolfo,il locale in questione è sicuramente il Florentia. Lei ritiene che chiudendolo il problema del consumo di alcolici tra i giovani sarebbe finalmente debellato? Proviamo! Magari al posto del Florentia apriamo un bar dove si servono alcolici di qualità a prezzi elevati,almeno avremo degli ubriachi 'd'elite' i cui schiamazzi saranno meno fastidiosi rispetto agli attuali! Non è chiudendo i locali dove si servono alcolici che si risolve il problema.
Gianfelice, non c'e' nessuna anima bella dietro il mio intervento e probabilmente piu' che problemi di "miopia" abbiamo solo opinioni differenti. Io sono arrabbiato per la totale incoerenza dei nostri governatori, che praticano quotidianamente l'inciucio, soffro per una citta' appiattita e irriconoscibile ormai e se permetti mi "incazzo" a sentire una pagina di luoghi comuni sull'alcol e di democratica "repressione". Chi beve se vuole l'alcol se lo procura stai tranquillo, come la coca, pasticche ed altro… il problema e' ben diverso e piu' profondo, io ho messo l'accento su questo e sul fatto che non voglio sentir parlare di partecipazione… Leggi il resto »
Sig. Sindaco ma Lei sta parlando come uno sceriffo del texas……..perchè dal contenuto del suo (pour parlè) predica bene ma razzola male!!!! mi permetta ….perchè non si toglie la stella che ha sul petto… e cominci a parlare da genitore??? dato che ha tanto decantato il suo mezzo secolo??? e penso che Lei abbia famiglia con prole, forse questo(problema) pensa che non lo tocchi??? cominci Lei a dare l' esempio, magari non proponendo come qualche lettore ha ricordato, le varie summer game e mi limito a non aggiungere altro, senza nessun tipo di controllo da parte Vostra in primis e… Leggi il resto »
Vi sto leggendo con attenzione e così altre pagine (oggi piove e si sta a casa). Ma proprio non è possibile spogliare le proprie legittime opinioni di quel tanto in più di livore d'origine partitica per cui quello che dice il presunto avversario politico va sempre non solo contraddetto (e non c'è niente di male) ma soprattutto demolito con distruttivo sarcasmo (altra cosa sarebbe la creativa ironia)? Credo proprio che, nonostante la pioggia, me ne andrò a fare una passeggiata e dopo pranzo a vedere la samb.
Galie… non so cosa intendi ma nello specifico ho sempre votato a sinistra nella mia vita, proprio in virtu' di questo il senso di dolore e delusione per l'apatia e l'ipocrisia dei politici che io ho scelto mi sento di di dire certe cose…
L'elettore di sinistra e' purtroppo piu' critico di altri anche nei confronti di se stesso…
La citazione del titolo dell'opera poetica di Pier Paolo Pasolini è sbagliata. Il titolo corretto è "Trasumanar e organizzar" e non "transumanar". E visto che il sindado cita Pasolini, mi permetto di riportare quello che scriveva trent'anni fa, non alieno al problema dell'alcolismo tra i giovani: ”La televisione, e forse ancora peggio la scuola d’obbligo, hanno degradato tutti i giovani e i ragazzi a schizzinosi, complessati, razzisti borghesucci di seconda serie”. ”Bisogna abolire immediatamente la scuola dell’obbligo, abolire immediatamente la televisione che con i loro modelli rendono i giovani insieme presuntuosi e frustrati, “aggressivi fino alla delinquenza” e “passivi fino… Leggi il resto »
Un grazie a don Gianni Croci Il disaggio dell’alcol è uno dei tanti problemi della comunità umana. La vostra riflessione ad alta voce è stata un invito al dibattito e al confronto, siamo in tanti che hanno sentito il bisogno di confrontarci nella diversità di pensieri, lei ha aperto un dialogo sincero tra la gente semplice e quell’impegnata in diversi ruoli sia politici sia istituzionali. Per cercare di rimuovere i tarli che si annida nella società è necessario combatterli e sconfiggere i loro artefici. Una società che non combatte per estirpare questi criminali che la disonora non può essere da… Leggi il resto »
…io quello che penso e' che Don Gianni e' comunque stato sincero sia nel suo atto che nella sua lettera e questo e' comunque un cosa da riconoscere oltre alla denuncia fatta (che pteva considerarsi "scontata"…). La stessa cosa non la sento ne da parte di Gaspari ne di Piunti che altro non fanno che una guerra da borghesi (la parola e' vetusta ormai ma non piu' del loro modo di fare politica). Grazie Don Gianni… io penso che comunque il Florentia non sia il problema… dovremmo tornare tutti per un po' all'essenzialita' e condivido cio' che Marucci ha scritto… Leggi il resto »
Alcune considerazioni sul problema di giovani ed alcolismo, che certamente è un problema che non investe solo la comunità locale ma come ad intere nazioni, per questo potremmo definirlo piaga sociale. Gli interventi del parroco, del sindaco e del consigliere, al di la di paternalismo d’occasione e demagogia facile, sottolineano come stiamo discutendo a livello locale, e come in questa dimensione la comunità può effettivamente concentrare gli sforzi per ottenere risultati. Misure efficaci da adottare da parte dell’amministrazione comunale dovrebbero vertere sul lato della prevenzione sui giovani: campagne di sensibilizzazione nelle scuole sulle conseguenze del consumo dell’alcol, incontri con i… Leggi il resto »