SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si è svolta nella mattinata odierna, martedì 2 dicembre, un incontro tra l’amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Giovanni Gaspari e dal tecnico incaricato di redigere il nuovo Piano regolatore generale, architetto Luigina Zazio, e i rappresentanti delle associazioni di categoria dei concessionari di spiaggia.
Erano presenti, per l’Itb Italia Giuseppe Ricci, per la Confesercenti Paolo Perazzoli, per la Confocommercio Maria Angellotti. L’Itb Italia ha accolto con piacere l’incontro e l’apertura al dialogo dimostrata dall’amministrazione comunale, pur riservandosi di esprimere dei pareri più chiari al termine del giro di consultazion, il prossimo 9 dicembre. Infatti l’intenzione dell’architetto Zazio riguardo il prossimo Piano di spiaggia è di analizzare la situazione di tre differenti “sistemi” della spiaggia sambenedettese, ovvero la zona di Porto d’Ascoli, in via San Giacomo, quella degli chalet di facile rimozione e il sistema, invece, degli stabilimenti “storici”.
Ricci dell’Itb afferma di apprezzare soprattutto l’ipotesi di poter adeguare gli spazi attualmente dedicati alle cabine (1,50 per 1,60 metri), magari attraverso l’unione di due spazi contigui in uno più confortevole, adeguandolo di servizi e comfort al passo con i tempi e non più negli abituali spazi angusti.
Tra gli argomenti in fase di studio da parte dell’architetto Zazio anche la capacità di ampliare la fascia di pavimentazione temporanea fino a 35 metri dall’arenile. «Siamo in attesa di conoscere definitivamente il quadro della Zazio – commenta Ricci – anche se noi poniamo due paletti: il primo, che pur considerando i diversi “sistemi” della spiaggia sambenedettese, occorre la massima uniformità nell’applicazione delle regole, per evitare di fare figli e figliastri. Secondariamente, chiediamo al Comune di permettere agli imprenditori turistici balneari di poter investire, e quindi, di adottare misure utili al turismo sambenedettese. Ad esempio, per la zona di San Giacomo, esiste un nuovo Piano di spiaggia, ma nessuno vi si è adeguato».
Ricci suggerisce anche di «spingere il Piano di spiaggia verso la destagionalizzazione delle nostre strutture, in modo da poter fare turismo non solo d’estate ma anche in primavera e autunno»