SAN BENEDETTO DEL TRONTO -Domenica la trasmissione “Report” di Rai Tre ha affrontato il tema dell’ “Eredità” del nucleare italiano.
A fine puntata, parlando del “nuovo nucleare”, Sigfrido Ranucci e Milena Gabanelli hanno segnalato un’autentica “bomba” (nucleare) legislativa contenuta nell’art. 15 del Disegno di Legge collegato alla Finanziaria: DDL 1441-TER, “Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia”. Assegnato alla “10ª Commissione permanente” (Attivita’ produttive, commercio e turismo) in sede referente il 5 agosto 2008 e approvato dalla Camera il 30 ottobre, il DDL arriverà in Senato venerdì (7 novembre) prossimo.
Nell’intervista andata in onda, Scajola (Ministro per lo Sviluppo Economico) non ha saputo replicare a Ranucci: «L’articolo 15 della delega prevede addirittura il commissariamento degli enti locali non consenzienti. Questo me lo conferma?» ha chiesto Ranucci. «Guardi io non lo ricordo questo punto, può darsi che ci sia. Le assicuro che io sono uno attento, mi sembrerebbe forte, non lo ricordo però» ha risposto Scajola. Un’evidente violazione degli articoli 117 e 118 della Costituzione. Nello spirito, una violazione generale della Legge Fondamentale.
Il criterio generale è quello della reintroduzione dell’energia nucleare in Italia tramite lo strumento della “delega” al Governo.
Se mai dovesse avere un futuro il nuovo programma nucleare italiano, il Governo potrà procedere con lo strumento dell’ “autorizzazione unica” e del “procedimento unico” e contro la volontà delle popolazioni e degli organi locali che le rappresentano. Avrà la “possibilità di dichiarare i siti aree di interesse strategico nazionale” e difenderli militarmente. Anche i cittadini di San Benedetto sono avvertiti.
ARTICOLO 15 DEL DISEGNO DI LEGGE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE
Art. 15.
(Delega al Governo in materia nucleare).
1. Il Governo, nel rispetto delle norme in tema di valutazione di impatto ambientale e di pubblicità delle relative procedure, è delegato ad adottare, entro il 30 giugno 2009, uno o più decreti legislativi di riassetto normativo recanti criteri per le discipline della localizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione elettrica nucleare nonché dei sistemi di stoccaggio dei rifiuti radioattivi e del materiale nucleare e per la definizione delle misure compensative da corrispondere alle popolazioni interessate. I decreti sono adottati, secondo le modalità e i princìpi direttivi di cui all’articolo 20 della legge 15 marzo 1997, n. 59, e successive modificazioni, nonché nel rispetto dei princìpi e criteri direttivi di cui al comma 2 del presente articolo, su proposta del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, previa acquisizione del parere della Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e successive modificazioni, e successivamente delle Commissioni parlamentari competenti per materia e per le conseguenze di carattere finanziario. I pareri delle Commissioni parlamentari sono espressi entro sessanta giorni dalla data di trasmissione degli schemi medesimi. Con i decreti di cui al presente comma sono, altresì, stabilite le procedure autorizzative e i requisiti soggettivi per lo svolgimento delle attività di costruzione, di esercizio e di disattivazione degli impianti di cui al primo periodo.
2. La delega di cui al comma 1 è esercitata nel rispetto dei seguenti princìpi e criteri direttivi:
a) previsione della possibilità di dichiarare i siti aree di interesse strategico nazionale, soggette a speciali forme di vigilanza e di protezione;
b) definizione di adeguati livelli di sicurezza dei siti, che soddisfino le esigenze di tutela della salute della popolazione e dell’ambiente;
c) riconoscimento di benefici diretti alle persone residenti ed alle imprese operanti nel territorio circostante il sito, con oneri a carico delle imprese coinvolte nella costruzione o nell’esercizio degli impianti e delle strutture;
d) previsione delle modalità che i produttori di energia elettrica nucleare devono adottare per la sistemazione dei rifiuti radioattivi e dei materiali nucleari irraggiati e lo smantellamento degli impianti a fine vita;
e) identificazione delle modalità di esercizio del potere sostitutivo del Governo in caso di mancato raggiungimento delle necessarie intese con i diversi enti locali coinvolti, secondo quanto previsto all’articolo 120 della Costituzione;
f) previsione che la costruzione e l’esercizio di impianti di produzione di energia elettrica nucleare, impianti per la messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi o per lo smantellamento di impianti nucleari a fine vita, siano considerate attività di preminente interesse statale e, come tali, soggette ad autorizzazione unica rilasciata, su istanza del soggetto richiedente e previa intesa con la Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, con decreto del Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare;
g) previsione che l’autorizzazione unica sia rilasciata a seguito di un procedimento unico al quale partecipano le amministrazioni interessate, svolto nel rispetto dei principi di semplificazione e con le modalità di cui alla legge 7 agosto 1990, n. 241; l’autorizzazione deve comprendere la dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza delle opere, l’eventuale dichiarazione di inamovibilità e l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio dei beni in essa compresi; l’autorizzazione unica sostituisce ogni provvedimento amministrativo, autorizzazione, concessione, licenza, nulla osta, atti di assenso e atti amministrativi, comunque denominati, previsti dalle norme vigenti, costituendo titolo a costruire ed esercire le infrastrutture in conformità del progetto approvato;
h) previsione che le approvazioni relative ai requisiti e alle specifiche tecniche degli impianti nucleari già concesse negli ultimi dieci anni dalle Autorità competenti di Paesi appartenenti all’Unione europea siano automaticamente valide in Italia;
i) previsione che gli oneri relativi ai controlli di sicurezza e di radioprotezione siano a titolo oneroso a carico degli esercenti le attività nucleari e possano essere svolti, in tempi certi e compatibili con la programmazione complessiva delle attività, avvalendosi anche del supporto e della consulenza di esperti di analoghe organizzazioni di sicurezza europee;
l) identificazione degli strumenti di copertura finanziaria e assicurativa contro il rischio di prolungamento dei tempi di costruzione per motivi indipendenti dal titolare dell’autorizzazione unica;
m) previsione delle modalità attraverso le quali i produttori di energia elettrica da nucleare dovranno provvedere alla costituzione di un fondo per il «decommissioning»;
n) previsione di opportune forme di informazione diffusa e capillare per le popolazioni coinvolte al fine di creare le condizioni idonee per l’esecuzione degli interventi.
3. Nei giudizi davanti agli organi di giustizia amministrativa che comunque riguardino le procedure di progettazione, approvazione e realizzazione delle opere, infrastrutture ed insediamenti produttivi concernenti il settore dell’energia e relative attività di espropriazione, occupazione e asservimento si applicano le disposizioni di cui all’articolo 246 del codice di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163.
4. Nel comma 4 dell’articolo 11 del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79, dopo le parole «fonti energetiche rinnovabili», sono inserite le seguenti: «energia nucleare prodotta sul territorio nazionale». [4. Il gestore della rete di trasmissione nazionale assicura la precedenza all’energia elettrica prodotta da impianti che utilizzano, nell’ordine, fonti energetiche rinnovabili, sistemi di cogenerazione, sulla base di specifici criteri definiti dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas, e fonti nazionali di energia combustibile primaria, queste ultime per una quota massima annuale non superiore al quindici per cento di tutta l’energia primaria necessaria per generare l’energia elettrica consumata].
5. Disposizioni correttive e integrative dei decreti legislativi di cui al comma 1 possono essere emanate, nel rispetto delle modalità e dei princìpi e criteri direttivi di cui ai commi 1 e 2, entro un anno dalla data della loro entrata in vigore.
6. Dall’attuazione del presente articolo non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Ai relativi adempimenti si provvede con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.
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L'Italia è una Repubblica Parlamentare:. Definizione:Nel sistema politico detto repubblica parlamentare il parlamento è l'unica istituzione a detenere la rappresentanza della volontà popolare, in quanto tale elegge in modalità differenti sia il governo che il presidente. Il presidente ha una funzione di garanzia verso le parti politiche e di rappresentanza dell'unità nazionale, per ciò usualmente non ha forti poteri di influenza politica sulle istituzioni. Il parlamento si rapporta con il governo tramite il voto di fiducia, in questo modo esso ha perennemente il controllo sull'agire dell'esecutivo con la possibilità di revocarlo e nominarne un altro. Il giudizio sull'operato di una… Leggi il resto »
La lettera "c" del punto 2, penso farà gola a molti sindaci e se la nostra città fosse scelta, finalmente diventeremo famosi.
Mi sembra di ricordare che gli italiani hanno votato con un referendum, il
NO AL NUCLEARE.
Il nostro governo se ne sta fregando….. con il consenso dell'opposizione.
In Italia la prempotenza e l'ignoranza dei nostri parlamentari e delle aziende che essi rappresentano, non sembra avere fine.
V E R G O G N A
l'argomento nucleare è uno dei tanti slogan di questo nuovo governo squadrista guidato dal piduista berlusconi contornato da veline e tirapiedi travestiti da ministri.gli altri paesi del mondo stanno dibattendo su come smaltire e chiudere le centrali nucleari ,il nostro nuovo governo parla di costruzione di nuove centrali nucleari in barba a un referendum democratico che non lo vuole. cosa succederà ai comuni che rifiutano il nucleare?manderanno squadre di picchiatori come hanno fatto ieri sera alla rai? mi auguro che berlusconi dopo questi mesi di spot e auto celebrativi si occupi finalmenti dei problemi del paese."della prostituzione"le puttane rimangono felici… Leggi il resto »
Io credo che proposte come il nucleare, di questi tempi, servano a tenere vivo il dibattito tra cittadini, e forse a distoglierlo dai veri problemi che ci affliggono. Disoccupazione, crisi finanziaria (ma c'e'? le ditte chiudono qui, ma gli stessi poi aprono in Cina.. quindi la crisi e' solo di noi "poveracci" a quanto sembra!), corruzione, classe politica e dirigente INADEGUATA al momento storico (in realta' lo sarebbe anche se fossimo nel Neolitico). Il risultato? Popolo di sinistra e popolo di destra contrapposti, e il "terzo" gode. Un cliche' collaudatissimo! Ma per rimanere in tema, penso che in Italia, con… Leggi il resto »
Lo scorso 30 ottobre il consiglio comunale ha votato all'unanimità, quindi compresi i rappresentanti del PD (che a livello nazionale non si sono mai espressi nè a favore nè contro), di AN, Forza Italia e UDC (che invece a livello nazionale hanno fatto del ritorno al nucleare il loro cavallo di battaglia), la mozione presentata dal sottoscritto (capogruppo dei VERDI) SAN BENEDETTO COMUNE DENUCLEARIZZATO. In pratica ci siamo impegnati a dichiarare il nostro territorio indisponibile ad accogliere qualsivoglia attività legata alle centrali nucleari e San Benedetto del Tronto “comune denuclearizzato” a garanzia dei cittadini residenti, di tutti i nostri turisti… Leggi il resto »
L'Enel sta partecipando in Francia alla costruzione di nuove centrali nucleari (che è la primaria fonte di produzione di energia elettrica in Francia). Sicuramente è un indice di come si stia cercando di accrescere le comptenze sul tema.
La cosa tragicamente "divertente" della puntata di Report è notare come tutti i fautori del nucleare "astratto" pensino poi, concretamente, che il loro territorio non è adatto. Invito i favorevoli (con particolare riferimento ai parlamentari favorevoli) al ritorno del nucleare ad individuare sotto casa loro un sito adeguato. Invece ogni volta ci si sente rispondere la stessa cosa: "questo territorio ha già pagato…" per delle dighe, per delle centrali, per delle discariche, per l'erosione dovuta agli insediamenti umani, per il cemento… spero sia vicino il giorno in cui ci renderemo tutti conto che l'intero territorio italiano "ha già pagato" per… Leggi il resto »
Attento Daniele Primavera, puoi venir accusato di NIMBY.
Il futuro in USA: integrazione, internet, energie alternative, opportunità.
Il futuro in Italia: razzismo, tv in mano al governo, nucleare, clientelismo.
scusate il disturbo ma credo che voi state parlando di cose che NON SI VERIFICHEREBBERO MAI.
Daniele sei un ragazzo intelligente non fare strumentalizzazioni gratuite.
Voi tutti sapete che San Benedetto da ogni parte la vediate è un luogo improponibile e non capisco ,sinceramente, tutte ste chiacchiere da bar e da persone che hanno anche delle responsabilità amminstrative.
Caro Andrea, a parte il fatto che il ritorno al nucleare è una delle più grosse "coglionate" propagandate da questa maggioranza, rimane sempre valido il detto "tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare". Penso infatti che tra le farsesche dichiarazioni di Berlusconi & C (quelle che mi fanno più ridere sono quelle del ministro dell'Ambiente Prestigiacono, paladina dell'ambiene si, ma quello inquinato dalle fabbrichette dei soliti imPRENDITORI) e la fattibilità "pratica" sul territorio ce ne passi eccome, penso infatti che qualsiasi realtà locale che si vedesse "nel mirino" del nucleare si opporrebbe in maniera tale da… Leggi il resto »
Marucci, infatti il problema è proprio la mentalità NIMBY, ma al contrario. Il problema non è che dobbiamo convincerci tutti a subire tacitamente le conseguenze delle scelte, ma che dovremmo responsabilizzarci per non obbligare noi stessi a farlo. Non so se mi spiego. Se il problema è l'energia, l'ottimo non sarebbe facilitare la convinzione di una popolazione locale a subire la scelta di una centrale nucleare perchè "qualcuno deve pur farlo". L'ottimo è stabilire norme e prendere abitudini (tutti) che permettano di fare a meno di una tecnologia fortemente inquinante, fondamentalmente instabile e non sicura, la cui eredità ce la… Leggi il resto »
Vesperini vorrei sapere da dove proviene questa tua certezza?
Dato che uno studio del cnr (che credo qualcosa ne capisca) ha indicato in sbt uno dei 12 posti dove costruire centrali nucleari.
Sbt non e' sismica, ha uno spazio abbastanza grande alla sentinae ha acqua in abbondanza grazie al mare, quindi posto perfetto
Mariano hai ragione! Il nucleare è un settore estremamente regolamentato e la location di San Benedetto viola alcune di queste norme (per esempio distanza minima da centri abitati, rischio alluvione…..)
alessandro84: le zone non sismiche presenti in Italia sono tutte fortemente antropizzate, in teoria non esisterebbero siti adeguati per la costruzione di centrali nucleari. Purtroppo il disegno di legge potrebbe ovviare a questo "inconveniente": comma 2 lett. e) f) g). usando la "forza" scogliendo gli enti locali ribelli e non asserviti…
Esatto Andrea. E ti dirò di più: in italia non esistono zone non antropizzate. Sfido chiunque a trovare un quadrato di anche solo 10 km di lato senza neanche un paese… per di più in zona non sismica. E comunque, zona sismica o no, rimane un fatto: il nucleare non è e non sarà mai "sicuro". Certo, le centrali moderne sono più sicure di quelle anni '60 o di chernobyl (invito a leggere su wikipedia la storia "tecnica" dell'incidente: ha del grottesco), ma il rischio di contaminazione massiva è comunque troppo grave per essere corso, per quanto remoto esso sia.… Leggi il resto »
Stiamo ai fatti, la lista dei siti deputati a poter accogliere le centrali di nuova costruzione non è ancora nemmeno all'esame del governo e già parliamo di "difendere" la vita di qualcuno. Inoltre, credo che non si possa essere antinuclearisti alla sentina e poi se la centrale viene costruita a 300 km di distanza chissenefrega… Insomma se dobbiamo difendere le vite di qualcuno le dobbiamo difendere su tutto il suolo italiano (non basta, ricordate dove è arrivata Chernobyl?). Per capirci è come l'immondizia di Napoli che nessuno vuole. Pongo un altro problema, forse più annoso delle centrali nucleari, è imminente… Leggi il resto »
Sono d'accordo con voi sul fatto che l'energia nuclere oramai è superata, il futuro risiede nelle energie alternative e nelle fonrti rinnovabili. Tuttavia è bene sapere che il costo di impianti altenrativi (fotovoltaico, eolico) a parità di resa con il nucleare ha un costo di realizzazione di gran lunga superiore. Avete idea di quanti pannelli solari ci vogliono per avere una produzione di energia pari a quella di una centrale nucleare? Forse non vi rendete conto. Sono d'accordo con l'incentivazione al privato che decide di installare l'impianto per se stesso, ma quando parliamo di settore pubblico, ci vuole qualcosa che… Leggi il resto »
Bene tutti sono d'accordo sulle energie rinnovabili. Ma mi spiegate allora perchè a Ponterotto tutti si sono opposti alla centrale di teleriscaldamento a legno che comporta l'eliminazione di parecchie caldaie, una notevole efficienza termica e come pro qualche decina di camion in più che passavano sulla strada. E basta. Oppure perchè molti si sono opposti a centrali eoliche sulle nostre montagne per l'impatto ambientale? oppure perchè a fermo sono nati comitati per la relaizzazione di centrali a biomasse o ad olio di semi di girasole?
Prima di costruire un impianto nucleare è necessario uno studio di fattibiltà, successivamente verrà fatta una conferenza dei servizi, poi stabilito chi dovrà costruire partono i lavori……Prima di 25/30 anni l'impianto non potrà essere operativo, nel frattempo le scorte di uranio potrebbero essere finite dato che, ad oggi, si stima che termineranno nei prossimi 15-20 anni. Inoltre un impianto nucleare produce ENERGIA TERMICA corrispondente al 10% del fabbisogno nazionale. Il fotovolatico può coprire il 15% del fabbisogno energetico (termico ed elettrico) con il vantaggio FONDAMENTALE di non produrre scorie e quindi NON DOVER cercare siti per lo stoccaggio di materiale… Leggi il resto »
Si, come dice Federico forse si crerebbero molti posti di lavoro, ma non sarebbero mai abbastanza rispetto a quelli che perderemmo: io, e credo il 100% di italiani, non andrei mai a fare le mie vacanze all'ombra di una centrale nucleare, e bagnarmi nel mare con cui viene raffreddata..Quindi tutto questo guadagno non c'e': il turismo morirebbe. E poi vorrei far riflettere sul fatto che in un paese come l'America, senza dubbio all'avanguardia e che necessita di energia in quantita' paurosa, e' stato eletto proprio quel candidato che ha dichiarato come priorita' il no al nucleare e il si ad… Leggi il resto »
Io studio ingegneria per l'ambiente ed il territorio. Come me ci sono tanti altri studenti che frequentano questa facoltà. L'ingegnere nucleare è quello che fa il progetto della reazione e realizza tutti i procedimenti necessari e di controllo alla reazione. Una volta costruita la centrale ci può lavorare all'interno anche un ingegnere ambientale, non è necessaria la laurea in ingegneria nucleare. Affermi che il fotovoltaico può coprire il 15% del fabbisogno energetico nazionale. Non ho ninente da obbiettare, ma considera che per coprire questa percentuale bisogna coprire grandissime quantità del nostro territorio nazionale di pannelli per un costo di realizzazione,… Leggi il resto »
Il 15% del fabbisogno con il fotovoltaico??? Mi sembra un po' troppo….. In italia si produce 301299 GWh, il 15% corrisponde a 45194GWh (dati presi dal sito di TERNA) ora 0,025 mq di panneli solari forniscono 0,0000054 GWh (dati di un produttore) quindi per avere quel fabbisogno si devono avere circa 209231 Kmq coperti da pannelli fotovoltaici…. Ovveroo mezza italia coperta di pannelli solari!!! Non la vedo molto fattibile come soluzione. E poi il restante 85% che facciamo??? Non voglio sostenere il nucleare però è da considerare come fonte di diversificazione di produzione. Poi per i siti c'era il famoso… Leggi il resto »
@buono
Per conoscere il perché a Fermo si è formato un comitato, basta andare sul sito http://www.comitatogirola.it/index.asp dove lo spiegano e dove è possibile visionare delle conferenze molto interessanti.
Io ho assistito a due conferenze (Stefano Montanari e Paul Connett) ed erano stracolme di gente.
@federico Grassetti: senza contare le centrali autofertilizzanti di nuova generazione (non il superphoenix francese, progetto fallimentare….)
Il mio pensiero sul ritorno al nucleare non puo’ essere che negativo e provo a spiegarne i motivi. Prima di tutto quello economico, basta un solo discorso per dire quanto questo progetto sia folle. Occorrono decine di miliardi di euro per la costruzione delle centrali nucleari (ed altrettante risorse per la gestione e manutenzione di queste complesse strutture, e ancora ulteriori enormi risorse per lo smantellamento delle stesse dopo circa venti anni di vita media, e ancora le enormi risorse per la messa in sicurezza delle scorie e il controllo delle stesse per secoli…per non parlare della progressiva scarsità del… Leggi il resto »
Alessandro, scusa se ti correggo, ma con i dati che hai riportato la dimensione in superficie dei pannelli solari necessari a coprire il 15% è 209 Kmq. Di certo ragguardevole, ma non così tanto alla fine. Se non ho sbagliato io i calcoli, hai fatto l'errore di convertire i mq in kmq dividendo per 1000, mentre è noto che 1 kmq contiene 1.000.000 di mq. 209 Kmq non sono poi una superficie così ampia confrontata ai 300.000 kmq del territorio italiano: si tratta all'incirca dello 0,06%. Di certo una percentuale paragonabile (ma ad occhio direi minore) della superficie edificata; basterebbe… Leggi il resto »
http://www.cartografareilpresente.org/IMG/pdf/nucleairecivil.pdf
http://www.cartografareilpresente.org/IMG/pdf/scenarios-2.pdf
http://www.cartografareilpresente.org/article293.html
Avremmo anche noi il nostro Godzilla!
Che attrazione per i nostri turisti!
Ben venga la centrale, con perdite radioattive incluse!
http://www.lavoce.info/articoli/-300parole/pagina1000736.html
http://www.lavoce.info/articoli/pagina1000733.html
http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/ambiente/nucleare1/sondaggio-nucleare/sondaggio-nucleare.html
http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/ambiente/nucleare2/demos-nucleare/demos-nucleare.html
Visto che l'unico posto dove potrebbero fare una centrale nucleare è la sentina, perchè non giochiamo d'anticipo e ci costriamo un impianto eolico e/o fotovoltaico?
Sarebbe pure utile per la città e potrebbe integrarsi bene con il parco.
Un saluto a tutti e per evitare simili governi sarebbe meglio evitare di votare certi personaggi non credete?
Visto che il centrodestra ha ottenuto una maggioranza schiacciante devo dedurre che molti si stanno mangiando le mani…
i cittadini del PD e PDL vogliono le centrali nucleari,termovalorizzatori,ecc…..PUNTO
perchè portano due cose..soldi per la costruzione e lavoro (leggasi voti) da dare..
Le conseguenze di carattere ambientale e medico a chi non ha scrupoli NON interessa…non è MAI interessato..
Quello lo spiegano i “terroristi” come vengono definiti i cittadini che ragionano, s’infomano e valutano l’impatto che tali strumenti hanno sul territorio e sulla salute….
Ma la maggioranza non vuole ragionare oppure sapere..delega e basta…per poi lamentarsi per un tumore in famiglia….
Arrendetevi…
@silvestri: i "terrorist" sono quelli che dicono NO a prescindere.
Quelli che dicono no alle turbogas e agli inceneritori che hanno impatto ambientale trascurabile, perchè la tecnologia progredisce e sistemi di smaltimento delle emissioni sono sempre più frequenti.
recenti studi mostrano come impianti turbogas con appositi filtri restituiscano emissioni più pulite dell'aria di Milano.
@alessandro84 Mi scusi, lei parla di aria residua delle turbogas più pulita di Milano… ma l'ha mai respirata quell'aria!??!?! per favore, non diciamo baggianate e siamo realisti!! l'aria che si respira da noi, anche in piena zona industriale, sarà sempre più pura di una qualsiasi città del Nord! Per l'idea del nucleare, mi trovate nettamente contraria. Coscienti del fatto che il progetto, nonostante non sia neanche ancora ufficialmente discusso ai piani alti, non verrà messo in atto prima di 20-25 anni (come qualcuno ha evidenziato), credo che sia comunque necessario dimostrare chiaramente la nostra posizione a riguardo, per quanto possa… Leggi il resto »
Cara Anna87; ho visitato personalmente la centrale a trigenerazione Malpensa 2000 (50 MW di potenza elettrica + altri 10 MW di potenza termica) costituita da due turbine a gas + caldaia di recupero, e ti assicuro che dallo scarico non esce niente a parte la CO2 che NON è tossica ed è un normale prodotto della combustione (la emette anche l'uomo quando la respira). Ti assicuro che il Nord dell'Italia è altamente inquinato a casua della combustione degli autoveicoli, infatti nella suddetta centrale sita vicina all'omonimo aereoporto l'aria diventava irrespirabile quando decollava l'aereo certamente non a causa della centrale turbogas.… Leggi il resto »
Alessandro ma perché perdi tempo con questa questione.
E’ una bufala/barzelletta per avere un po di visibilità.
Dovevamo pensarci prima a costruire centrali nucleari, circa 20 anni fa, proprio quando la Francia costruiva molte delle sue centrali al confine con l’Italia e noi facevamo referendum per votare no sulla scia del terrore di Chernobyl. Diciamo no al nucleare ma non sappiamo che gli altri paesi ce le mettono al confine. Molto spesso ci lamentiamo del fatto che noi italiani rimaniamo indietro rispetto agli altri paesi per ciò che riguarda questioni come le varie liberalizzazioni del cavolo, ma non ci accorgiamo che gli altri paesi ci stanno fregando per ciò che riguarda lo sviluppo scientifico e tecnologico. Vorrei… Leggi il resto »
Mariano meno male… è un pezzo che lo vado dicendo…
Concordo anche con Faina25 ed aggiungo che laddove siano venuti fuori buoni risultati sulla ricerca (potrei citare 5 o 6 casi) abbiamo venduto i brevetti in pochi secondi per “fare cassa”. Faina25 ci siamo ridotti così perchè non ci sono più imprenditori capaci di rischiare in proprio in progetti industriali ma finanzieri speculatori della peggior specie.
ABRUZZO: TENTAZIONI NUCLEARI IN REGIONE. Il Consiglio Regionale Abruzzese ha bocciato la risoluzione presentata dall'esponente del Sole che Ride, Walter Caporali, che chiedeva esplicitamente di dichiarare l'Abruzzo "regione denuclearizzata" e di comunicare al governo l'indisponibilità a ospitare una centrale nucleare e siti di stoccaggio di materiale radioattivo. Ora questa magnifica regione, definita da tutti polmone verde d'Europa e sede di meravigliosi e storici parchi nazionali, in accordo con Berlusconi, potrà decidere di accogliere una centrale nucleare! Si rischia di perdere migliaia di posti di lavoro derivanti dal turismo, dall'agricoltura, dalla produzione di vino per seguire la follia nuclearista che ha… Leggi il resto »
Ancora con sta BUFALA DEL SECOLO del nucleare a San Benedetto!
Sfrinca ha decisamente ragione: teniamo da parte le questioni tecniche, una centrale nucleare alla sentina non ci entra neanche se usiamo il winzip!!!!
è ora ed anche passata che ci si renda conto che il nucleare è sorpassato
due valori :
1)il costo dell'uranio ( per alessandro84) materia in dorsale discendente ossia ad esaurimento
2) perchè nessuna assicurazione si presta al vantaggio di incassare strabiliandi premi a fronte di un rischio zero…..sarebbe bene capirlo, visto che le assicurazioni capiscono e fiutano l'affare anche più disumano
Ultima annotazione sull'accordo con la Francia che dimostra che siamo proprio un paese da terzo mondo a cui rifilare una tecnologia obsoleta..
svegliamoci oppure….
Penso che nessun vantaggio economico (anche se ci fosse) debba mettere a rischio, a SBT ed altrove,la salute nostra e delle future generazioni