SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Con delibera del 16 ottobre 2008 il Comune di San Benedetto intende addivenire ad una transazione riguardo il contenzioso tra quest’ultimo e la Picena Ambiente Energia SpA in merito al project-financing della discarica situata in zona Ponterotto. Contenzioso venuto alla ribalta recentemente, ma che era prevedibile da tempo per come si erano messe le cose.
In breve, visto che viale De Gasperi (il Comune) non ha più voluto la centrale a biomasse e cogenerazione (per cui protestò non poco il quartiere Ponterotto), nel frattempo divenuta non più conveniente alla società di progetto per le norme modificate sui Certificati Verdi, la Picenambiente Energia ha chiesto al Comune un milione e 300 mila euro di danni. Visto anche che nel frattempo non è stata accettata la proposta di modifica del progetto verso il fotovoltaico.
Da viale De Gasperi, ora, è stato risposto un no deciso alla richiesta di danni: al massimo la società di progetto potrà pensare alla gestione post mortem con un corrispettivo dal Comune, che già ora spende 180 mila euro all’anno per tale importante operazione, effettuata in convenzione da una ditta esterna. Che è Picenambiente Spa, la società “madre” e azionista di Picenambiente Energia.
L’atto approvato dalla giunta, secondo il consigliere di opposizione Bruno Gabrielli, avrebbe però ripercussioni negative sulla collettività sia in termini ecologici che economici. In tempi in cui la percentuale delle polveri sottili è quasi raddoppiata la realizzazione del project avrebbe potuto risparmiare tutto viale De Gasperi e l’ospedale dall’inquinamento delle caldaie domestiche, che in quella zona sarebbero state sostituite dall’energia termica prodotta nella centrale di Ponterotto (ricordate i tubi del teleriscaldamento che spuntavano dall’aiuola spartitraffico?).
«Quello economico è invece un problema più complesso – insiste Gabrielli – ma non per questo meno grave». Come si legge anche in delibera, adempiere agli obblighi di legge sulla discarica costerà comunque al Comune almeno un milione 400 mila euro.
«Somma che si poteva risparmiare se l’attuale Giunta e qualche presidente di quartiere poi diventato consigliere (Sergio Pezzuoli, ndr) avessero portato avanti il project invece di fare, del suo affossamento, un cavallo di battaglia in campagna elettorale».
La convenienza per la società di progetto nel realizzare la centrale sarebbe venuta a mancare perchè la nuova Finanziaria dell’allora governo Prodi aveva tolto la possibilità di poter usufruire dei “certificati verdi”.
Secondo Gabrielli è un’intepretazione errata: «Il decreto specifica che, dal taglio, sono fatti salvi tutti quegli impianti che sono già in fase di “concreta realizzazione” come lo era a suo tempo quello di Ponterotto».
Solo che, secondo Gabrielli, la Conferenza dei Servizi, che in genere deve rilasciare il suo parere in un termine massimo di 90 giorni : «Ha stranamente, e non esito a dire colpevolmente, continuato a rimandare il tutto alle calende greche. Il fatto è che certi dirigenti dovrebbero operare sempre in clima di assoluta indipendenza dal clima politico nel quale operano».
L’ex assessore della giunta Martinelli annuncia che quanto prima chiederà al Collegio dei Revisori una verifica dell’ultima delibera di giunta in quanto gli appare strano che si possa affidare la gestione “post-mortem” della discarica alla stessa Picena Ambiente Energia la quale, oltre ad essere in regime di liquidazione, non sarebbe attrezzata a svolgere un lavoro del genere in quanto gli scopi originari erano altri. Anche se la gestione post mortem della discarica per 30 anni, a onor del vero, rientrava nelle finalità dell’accordo fra la società e il Comune, previa produzione di energia.
Infine Gabrielli intende presentare una segnalazione alla Corte dei Conti.
Lascia un commento
Vorrei che qualcuno del comitato di queartiere che espone lo slogan in figura spieghi il motivo del suo dissenso.
Io credo che il teleriscaldamento sia solamente un modo per ottimizzare l'efficenza energetica, non vedo dove siano tutti questi lati negativi.
Ieri sera sono stato a Fermo ad ascoltare il Dottor Stefano Montanari (invitato dal movimento che si oppone alla centrale a biomasse che vogliono costruire e che per domenica sera hanno invitato Paul Connet a Campiglione di Fermo alle ore 21:00). Il Dottore ha chiarito che dal punto di vista sanitario una centrale a biomasse pone dei seri problemi, specialmente se costruita in un centro densamente abitato, soprattutto dicendo che dalle biomasse escono anche sostanze altamente nocive, oltre al fatto che una recente normativa assimila alle biomasse i rifiuti solidi urbani (ai quali forse hanno tolto qualche elemento altamente tossico),… Leggi il resto »
Alessandro, non sai che SBT è diventata la città dei NO??
Secondo me la spiegazione piu' semplice è che la gente non ha una visione del bene comune ma soltanto del proprio orticello.
Dato che i residenti del ponterotto non ci guadagnavano nulla hanno detto di no.
Per marucci:
Da quello che avevo capito la centrale non era a biomasse ma alimentata con il legname delle potature delle piante.
L'avevo notato…… E' diventata la città che vuole tornare all'età della pietra. Vorrei sottolineare che è vero che qualsiasi fonte energitica che brucia "qualcosa" ha delle emissioni (è ovvio…..) ma esistono sistemi di smaltimento delle emissioni molto efficienti per cui si abbattono effettivamente le emissioni di circa il 99%. Non serve uno scienziato per dire che se brucia del carbone inevitabilmente si produrranno dei solfati (è normale…) ma la malafede di alcuni "esperti" sta nel non dire che esistono dei sistemi di abbattimento dei solfati che vengono utilizzati per produrre sottoprodotti commerciali come la calce viva. Ogni sistema, se opportunamente… Leggi il resto »
Per spirito:
Ieri hanno detto anche quello: "potatura delle piante".
Pare che le potature non sono assolutamente sufficienti a far funzionare una centrale (ne occorrerebbe una quantità enorme).
infatti…le potature non bastano nella nostra zona, infatti, chi ha letto bene tutti i documenti, sa che nel caso di mancanza di combustibile naturale, si possa ovviare con i RSU (rifiuti solidi urbani)….per una struttura che comunque è molto inquinante, e da realizzare in una zona che, da quello chew si evince da alcuni commenti, nessuno conosce bene. 50 anni di discarica con effluvi, via vai di camion che arrivavano da più parti delle marche, è collocata in una zona di fabbriche e con la zona industriale zona industriale di acquaviva a meno di 1 kilometro. Al termine della "vita… Leggi il resto »
per spirito: Ho dimenticato di dire che le potature fanno parte effettivamente della categoria "biomasse", quindi, la centrale è a biomasse. Il dottor Montanari ha spiegato anche la faccenda dei filtri che arriverebbero al 99 per cento (al limite ne mancherebbe sempre uno all'appello, ma ci sarebbe anche dell'altro), ma essi sono efficaci sulle polveri primarie, mentre per le polveri secondarie non possono nulla perché si formano fuori del camino e non sono né poche, né innocue, anzi (ha prodotto numerosi dati suoi e di altri scienziati europei ed americani). Il residuo che resta è si inerte, ma non innocuo… Leggi il resto »
@... giovanni marucci: il tuo discorso ha alcune lacune tecniche: 1) la storia delle poleveri primarie e secondarie non esiste poichè i filtri vanno messi a freddo ovvero fuori dal camino copo che le emissioni si sono raffreddate altrimenti si comprometterebbe l'efficacia del filtro. 2) Le ceneri sono stabili (intendo per esempio il particolato ma anche alcuni solfati) vengono trattati in modo da far completare le reazioni radicaliche rendendole quindi veramente inerti (non reagiscono chimicamente con nulla) e sono dei sottoprodotti commerciali come ti dicevo prima per esempio la calce viva. Per ulteriori approfondimenti rimando al solito libro (che cito… Leggi il resto »
Per quanto riguarda il link postato da Giovanni marucci mi semra che sia un inceneritore soltanto più sofisticato e attento ai problemi delle emissioni.
Sembrerebbe (beneficio di ulteriori approfondimenti) che possa essere una buona strada da seguire
@... Alessandro84 perché non vai ad ascoltare Paul Connett e così porgli tutte le obiezioni possibili? Sarebbe interessante sapere cosa ha da dire al riguardo. Puoi anche contattare direttamente il dottor Stefano Montanari perchè uno che risponde alle mail ed i confronti sono sempre positivi. Stefano Montanari, comunque, gira un po' tutta l'Italia per conferenze e nelle nostre vicinanze capiterà sicuramente, anche quella potrà essere una buona occasione per confutare scientificamente le sue affermazioni. Sull'utilizzo delle polveri non è in discussione il fatto che siano inerti e che non reagiscano praticamente con nulla, il problema è che sempre polveri sono… Leggi il resto »
No, il link parla di un trattamento di rifiuti a freddo, da cui si riottiene materia prima (detto un po' grossolanamente).
Nessun incenerimento comunque.
Ma certo!!! Facciamo una bella centralina al Ponterotto e gli sfortunati abitanti di questo quartiere oltre al passaggio continuo di camion provenienti e diretti dalla zona industriale si debbono sorbire anche il via vai di camion della Picenambiente per portare il "materiale" da "bruciare"!! Cosa ne avranno in cambio? Il ringraziamente da parte degli abitanti di Viale de Gasperi che beneficeranno dell'energia prodotta oltre che dei bellissimi marciapiedi con tanto di piantine grasse ad abbellimento!!!! Ma ci rendiamo conto? Al ponterotto non hanno neanche una farmacia, ma è possibile che a SBT conta solo il Lungomare, il Centro e Viale… Leggi il resto »
guarda che il sito parla di bruciare una parte del raccolto, quindi…….
@Circo: è corretta l'osservazione sulla mancanza di servizi per il quartiere ma in tutta San Benedetto mancano servizi!!! Abbiamo un sindaco di sinistra che si occupa di tutelare gli interessi dei soliti potenti invece di tutelare le zone meno interessanti di San Bendetto ( e quindi viene totalemnte a mancare la funzione pubblica).
C'è anche da dire però che il tuo non è un modo corretto per trovare una soluzione al problema dei rifiuti.
Attenzione a dir troppi no si finisce come Napoli……..
Ho visitato meglio il sito e non parla di incenerimento nel trattamento, semmai potrebbe essere una delle destinazioni successive per una parte, ma questo non penso sia obbligatorio.
Ho visto anche il filmato che spiega come funziona e non c'è nessun incenerimento.
Questo è un sistema che sostituisce gli abituali cassonetti e che calcola automaticamente la quantità conferita dal contribuente ed il bonus applicato.
CIRCO, ma chi te lo ha detto che il Ponterotto non ha neanche una farmacia ??.
Dove vivi a MIlano ??
La conosci la farmacia DEL CASTELLO ??, si trova trecento metri prima della chiesa del Ponterotto vicino all'ex Mattatoio….
dove la volevi la farmacia sotto casa??.
la cosa incredibile di tutta questa discussione è che abbiamo i camion che attraversano la statale ed il centro cittadino per andare al porto e che emettono molto di più di una centrale a Biomasse. Paesi molto attenti all'aspetto ambientale e della salute, come l'austria, sono anni che utilizzano energie rinnovabili come le biomasse per la produzione di energie e per il teleriscaldamento che permette di eliminare anche le caldaie a casa. E' incredibile come gli stessi che condannano le società petrolifere si oppongono poi alle energie rinnovabili!!