SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un’oasi nella foce nell’Albula, un nuovo ponte sospeso ciclopedonale per l’attraversamento della foce del torrente, una pista ciclabile a raso da questo nuovo ponte al mercatino di via Marinai d’Italia, e poi la creazione di un sottopasso ciclopedonale sotto al ponte ferroviario e, last but not least, nuove ringhiere e marciapiedi più larghi nelle strade parallele all’alveo, una su tutte via Montello.
Ci sono novità dunque nella laboriosa vicenda della riqualificazione dell’alveo del torrente Albula, dopo la recente delibera della giunta Gaspari.

Mentre sono ancora in corso gli studi e i lavori idrogeologici per la sicurezza del torrente dal rischio di esondazioni, è stato ridefinito il progetto per il tratto urbano, per il quale da anni sono disponibili due milioni e 400 mila euro di fondi statali.

Sono state apportate delle modifiche al progetto preliminare approvato dalla giunta Martinelli nell’aprile del 2005. Sostanzialmente, si legge della delibera, gli interventi vengono localizzati maggiormente sulla foce, dove non esistono problemi per il deflusso delle acque, e viene mantenuta la percorrenza ciclabile lungo il torrente localizzata però a livello stradale e non lungo l’alveo.
Storicamente l’Albula, anche se di dimensioni ridotte, rappresenta un potenziale pericolo di esondazione, e per questo sono in corso una serie di opere lungo l’asta del torrente che ne dovranno diminuire drasticamente la pericolosità.

Insieme con la ferrovia costituisce uno degli ostacoli da scavalcare o attraversare per la mobilità cittadina.
La foce in particolare, in piena zona turistica, potenzialmente una stupenda visuale sul mare, si trova in condizioni che definire pietose appare come atto generoso.

Questi in sintesi gli obiettivi del progetto per come sono esposti in delibera

A) Realizzazione oasi presso la foce dell’Albula (previsione di spesa 639mila euro);

B) Ponte sospeso ciclopedonale alla foce dell’ Albula (379.360 euro);

C) Pista ciclabile a raso dal nuovo ponte al mercatino di via Marinai d’Italia (73.268 euro);

D) Sottopasso ciclopedonale a lato del ponte ferroviario (316mila euro)
E) Sostituzione ringhiere e allargamento marciapiedi lungo il torrente (402.578);

Per ciò che riguarda gli obiettivi C, D, E, si tratta di aree destinate alla viabilità ed aree destinate a verde pubblico, pertanto la realizzazione della pista ciclabile è perfettamente aderente alle destinazioni di piano. Per gli obiettivi A, B si parla di aree nelle quali la progettazione deve essere di natura pubblica e oltre a prevedere una riqualificazione dell’area deve essere indirizzata a opere che favoriscano la mobilità pedonale e ciclabile. Per la collocazione delle opere il progetto dovrà conseguire l’autorizzazione paesaggistica e dovrà esser valutata eventualmente la necessità di una verifica di valutazione di impatto ambientale.
Le opere previste ricadono in buona parte all’interno della proprietà comunale (lotti D ed E), mentre i lotti A, B, C ricadono in aree la cui competenza spetta al Demanio dello Stato, al Demanio Marittimo, al Demanio Fluviale da cui il Comune dovrà acquisire le autorizzazioni.

L’attraversamento della linea ferroviaria è assoggettato al relativo parere tecnico e rappresenta una voce di particolare onerosità ma non costituisce un limite alla fattibilità.

Riguardo gli studi geologici e geotecnici, si legge in delibera che dall’esame delle relazioni si è potuto desumere che l’intervento, per la sua natura (sistemazioni prevalentemente a terra), e per la natura dei carichi indotti nelle fondazioni, non presenta impedimenti geologici che ne impediscano la realizzazione.