Da Riviera Oggi n. 725

RIPATRANSONE – Continua la nostra inchiesta alla scoperta delle strutture ricettive ripane. Immerso nelle verdi colline marchigiane, circondato da vigneti e uliveti, l’hotel-ristorante “Il tuo Corbezzolo” è una vera oasi di quiete e tranquillità.
La proprietaria Susan Glaser si è trasferita da Francoforte a Ripatransone da oltre otto anni insieme al marito, per realizzare un desiderio: «Dopo dieci anni di vacanze trascorse nello splendido borgo medievale, avevamo voglia di trasferirci per godere ogni giorno delle bellezze di questi posti straordinari».

Un hotel che può ospitare fino a 32 persone e che lavora prevalentemente con clienti stranieri: «I nostri ospiti provengono quasi tutti dalla Germania, dall’Austria e dalla Svizzera. Non adottiamo – spiega la titolare – una particolare forma di promozione turistica per attrarre questo tipo di clientela. Abbiamo anche dei clienti italiani che scelgono da oltre cinque anni la nostra struttura, ma sono dodici famiglie che costituiscono solo una piccola percentuale sul totale dei nostri ospiti. Evidentemente siamo diventati ormai un punto di riferimento per i vacanzieri tedeschi».

Purtroppo la particolare posizione, abbastanza vicini al mare ma non tanto da raggiungerlo a piedi, non aiuta la struttura che invece vorrebbe puntare anche sul turismo della Riviera. «L’ideale – continua Susan Glaser – sarebbe riuscire a coniugare le attrattive dell’entroterra con il mare. Occorre una maggiore collaborazione tra tutti gli imprenditori, non solo quelli del settore turistico. Abbiamo tante bellezze, storiche, artistiche, paesaggistiche, ma non siamo in grado di sfruttarle. Bisogna puntare su ciò che abbiamo, non inventare cose straordinarie: i vini, la cucina, l’arte, la natura».
La collaborazione tra le diverse associazioni che operano nel settore della promozione turistica, ma anche la cooperazione tra le diverse realtà imprenditoriali, sembra essere la possibile soluzione per cercare di rilanciare il turismo ripano. «Gli imprenditori devono lavorare insieme senza aspettare finanziamenti e aiuti dalla Provincia o dalla Regione, bisogna muoversi, avere più spirito imprenditoriale».

Ma se non si promuove il territorio, se mancano i servizi, se non ci sono le strutture adeguate per attrarre i turisti, come si può diventare una meta di vacanza ambita? «Basterebbe poco – spiega Susan Glaser – non servono grandi opere. Dei sentieri, per camminare tra i vigneti e magari arrivare nella cantina dove si produce il vino, per fare degustazione e scoprire le varietà di questo prodotto tipico. Delle piste ciclabili che accompagnerebbero il turista nella scoperta delle colline ripane. Dei maneggi attrezzati, insomma piccole cose, che non rovinano il territorio ma anzi lo rendono fruibile e lo valorizzano».

Da sei anni i titolari sono impegnati nella realizzazione della manifestazione “Oktoberfest”, l’evento che caratterizza la fine dell’estate ripana: «Il primo anno abbiamo organizzato la festa nel nostro ristorante. Le specialità gastronomiche tedesche e la birra tipica bavarese hanno conquistato l’amministrazione comunale che ci ha chiesto di organizzare la stessa manifestazione nella piazza principale di Ripatransone. È nata così la collaborazione con il Comune, e l’evento ormai è diventato un momento importante di coesione per i tedeschi che risiedono nel Piceno ma anche per i marchigiani che vogliono gustare le specialità bavaresi».

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