SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dai diamanti non nasce niente, diceva De Andrè. Aggiungiamo che a San Benedetto, da un campo incolto, in una zona di periferia, nasce un nuovo e (si spera) ben attrezzato campo da rugby.
Una delle priorità dell’amministrazione comunale, così viene definita da viale De Gasperi il nuovo impianto nel quartiere Agraria.
Mercoledì i tecnici del Comune e i vertici della Soltec Rugby Samb si sono incontrati per mettere a punto alcune questioni tecniche: costi dell’impianto, opere a carico della società di palla ovale, convenzione fra l’ente pubblico e la società per la gestione.
Dopo la prossima chiusura del Ballarin, dunque, i rugbisti nostrani e gli appassionati dello storico sport – fra i quali c’è anche il sindaco Gaspari, ndr – avranno il loro nuovo “tempio” in via Terracini, al confine ovest della zona di edilizia popolare Santissima Annunziata.
Un campo incolto, appunto, a pochi metri dal ponte dell’autostrada A 14 che attraversa perpendicolarmente la strada Salaria lanciata verso l’entroterra.
Stando a quanto afferma l’architetto del Comune Luigina Zazio (deus ex machina del nuovo piano regolatore della città) non ci sarà bisogno di varianti urbanistiche visto che la zona è già destinata ad attrezzature sportive. Un risparmio di tempo, senz’altro, anche se nessuno si sbilancia sull’inizio dei lavori e sulla data d’apertura.
Se ne parla già da circa un anno [CLICCA QUI], anche se il ritardo può essere legato alla definizione del futuro dello stadio Ballarin, in sospeso per molto e concepito solo negli ultimi mesi dopo la proposta della Fondazione Carisap.
Si stima che il rugby in Riviera coinvolga circa 300 persone; almeno 140 i tesserati. Il nuovo campo sarebbe a disposizione anche delle squadre dei Comuni limitrofi come Ascoli, Castel di Lama, Offida e Tortoreto.