SANT’EGIDIO ALLA VIBRATA – Domenica 13 gennaio, alle ore 11 a Sant’Egidio alla Vibrata l’Associazione “dalla parte giusta per la tutela del cittadino” spiegherà ai cittadini come ottenere il rimborso di 87 euro – oltre agli interessi legali – da parte della Banca d’Italia per la sottrazione del “reddito di signoraggio”, illecitamente incamerato dalla Banca e spettante invece ai cittadini.

La somma è stata determinata dal Giudice di Pace di Lecce Cosimo Rochira, nella sentenza n. 2978/2005 depositata presso la cancelleria il 26 settembre 2005, contro la Banca Centrale d’Italia S.p.A., che è stata condannata a risarcire il danno a tutti i cittadini che ne faranno formale richiesta, oltre agli interessi legali.

«Il diritto di signoraggio – spiega Rochira nella sentenza – nasce in passato, quando la circolazione era costituita soprattutto da monete in metalli preziosi (oro e argento). Il sovrano, ponendo la sua effigie sulla moneta, ne garantiva il valore. In cambio di questa garanzia, tuttavia, tratteneva per sè una certa quantità di metallo: l’esercizio di questo potere sovrano veniva chiamato signoraggio». In definitiva, si tratta di una sorta di “reddito monetario” che la Banca d’Italia ha incassato regolarmente e a giudizio del giudice Rochira, illegittimamente. «Il Consulente Tecnico di Ufficio – prosegue la sentenza – ha chiarito che il reddito dell’Istituto dovrebbe vedere lo Stato quale principale beneficiario e non gruppi di privati, quali le banche, che di fatto sono proprietarie della Banca d’Italia».

Per il giudice, quindi la sottrazione del reddito da signoraggio in danno alla collettività è di 87 euro per singolo cittadino residente alla data del 31 dicembre 2003, per un controvalore di 5.023.632.491 euro che deve essere restituito.

Domenica mattina, quindi, il presidente dell’associazione “dalla parte giusta per la tutela del cittadino” Settimio Ferranti, con un apposito modulo, darà la possibilità a tutti i cittadini di chiedere alla Banca d’Italia S.p.A. la corresponsione della somma di 87 euro – oltre agli interessi legali – a titolo di risarcimento del danno, derivante dalla sottrazione del “reddito di signoraggio” illegittimamente percepito e distribuito a privati.

Ferranti mette a disposizione di tutti i cittadini il numero di telefono (338.2074265) e l’indirizzo mail settimioferranti@libero.it per eventuali informazioni e delucidazioni.